Interrogato il sosia di Valpreda Era con Pinelli il 12 dicembre '69

Interrogato il sosia di Valpreda Era con Pinelli il 12 dicembre '69 A Milano, presente Bianchi d'Espinosa Interrogato il sosia di Valpreda Era con Pinelli il 12 dicembre '69 Nino Sottosanti deve chiarire perché il ferroviere gli consegnò un assegno di 15 mila lire, il giorno della strage (Dal nostro corrispondente) Milano, 26 febbraio. Antonino Sottosanti di 44 anni, detto « Nino il fascista », è stato interrogato stamane per circa quattro ore e mezzo dal giudice istruttore, dottor Gerardo D'Ambrosio, il magistrato che conduce la nuova indagine sulla morte di Pinelli, precipitato dal quarto piano della Questura, la notte del 15 dieembre 1969. Nino Sottosanti è talmente somigliante a Valpreda, che quando al tassista Cornelio Rolandi venne mostrata la sua fotografia disse: «Questo è Valpreda ritoccato ». Alla prima parte dell'inter¬ rogatorio era presente anche il procuratore generale della Repubblica dott. Luigi Bianchi D'Espinosa. Antonino Sottosanti è stato pure messo a confronto, per più di un'ora, con Lucio Pulsinelli, fratello di Tito Pulsinelli, uno degli anarchici processato per gli attentati compiuti in Italia nella primavera del 1969. L'interrogatorio proseguirà lunedi. Il Sottosanti si è presentato al Palazzo di Giustizia alle 9,30: vestiva un abito grigio chiaro, sicuro di sé. Dopo una breve attesa è stato introdotto nello studio del magistrato, dove è stato raggiunto dal procuratore generale della Repubblica, dottor Luigi Bianchi D'Espinosa E' uscit0 1U 11,0 per recarsi a prendere un calle al bar de! Palazzo di Giustizia. Appariva stanco e preoccupalo. Ai giornalisti che Io hanno avvicinato non ha voluto fare dichiarazioni e tanto meno spiegare i motivi della convocazione a Palazzo di Giustizia. «Non posso parlare — ha detto — perche sono vincolato dal segreto istruttorio. D'altra parte anche se lo potessi non avrei niente da aggiungere a quanto avete già scritto ». Dopo un quarto d'ora è tornalo rial dott. D'Ambrosio: il procuratore generale nel frattempo era uscito. L'interrogatorio era appena ripreso quando nello studio è stalo introdotto Lucio Pulsinelli che si è trattenuto lino alle 14. Si è appreso che Nino Sottosanti è stato messo a confronto con il giovane. Il Sol losanti è stalo interrogalo su alcuni particolari del 12 dicembre 1969, giorno della strage di piazza Fon-' tana. Egli si era recato da Pinelli per avere da lui un assegno di 15.000 lire: in casa dell'anarchico aveva mangiato anche un boccone. I due erano poi usciti: Pinelli era andato in un bar. Sottosanti a cambiare l'assegno. Secondo quanto è emerso dall'inchiesta, avrebbe potuto presentarsi in una banca della periferia entro mezzogiorno, mentre Sol tosanti sostiene di averlo cambiato prima della chiusura pomeridiana, il che gli avrebbe impedito di essere sul posto della strage. Fino al 12 dicembre Sol- tosanti era stato ospite della famiglia Pulsinelli, che gli aveva pagato il viaggio dalla Sicilia a Milano e dato un compenso per farlo testimoniare a favore di Tito Pulsinelli. « Nino il fascista » in quei giorni, dunque, non aveva urgente bisogno di denaro come ha sempre sostenuto per giustificare l'assegno di 15.000 lire avuto da Pinelli. E' un altro punto che Sottosanli dovrà chiarire lunedi prossimo. g. m. ' i Antonino Sottosanli

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