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NORD/SUD/Sportivo NORD/SUD/Sportivo Giagnoni, il calciatore, è il «faro» del Lecce - Da Ostuni il «mago» dei motori (Nostro servizio narticolare) Lecce, 25 febbraio. Non è famoso come suo fratello Gustavo, comunque sta con. quistandosi .anch'egli una buona fetta di gloria. Parliamo di uno dei 5 fratelli Giagnoni (il resto della famiglia è composto dal genitori e da 4 sorelle), Piero, 2!) anni appena compiuti, interno sinistro del Lecce, l'unica squadra delle tre serie nazionali rimasta imbattuta dopo tante giornate di gara. Piero domenica è comparso per alcuni attimi alla « Domenica sportiva » e gli sportivi ita- liani hanno cosi scoperto che l'allenatore Giagnoni ha un fratello calciatore. A Lecce, Piero è stimato da tempo e cosi sui campi avversari: atleticamente ben dotato, è il « cervello » della squadra. Affabile e sorridente, possiede una notevole padronanza della palla, tanto che l'hanno definito il « faro » del Lecce. Ovviamente è diventato uno degli idoli dei tifosi locali anche e forse soprattutto per la sua modestia: è un ragazzo davvero in gamba, molto colto (si è rimesso a .studiare, vuole il diploma). Dopo avere giocato nella sua città d'origine, Olbia, ed essere praticamente passato dal Cagliari, ha militato con Verona, Empoli, Cosenza, Trapani, Pescara e tluest'anno nel Lecce dove ha trovato l'ambiente ideale per valorizzare le proprie caratteristiche di calciatore. « Il mio "hobby" — dice — è la musica leggera. Anch'io canticchio qualcosa e dicono che me la cavo abbastanza bene. Sono un appassionato di calcio ma sopratutto un "fan-super" di mio fratello, l'allenatore del Torino, una squadra che ha davanti a sé un magnifico avvenire. Avrei desiderato conquistare la stessa popolarità di Gustavo come calciatore ma purtroppo ora. mai é tardi. Spero almeno di seguirne le orme come allenatore ». Sulla sua squadra, Giagnoni dice: « Il Lecce è una formazione ricca di temperamento, dotata di grande equilibrio: sono certo che riuscirà a vincere il campionato e a passare in serie B. Stavolta non ci bloccheremo proprio sulla dirittura d'arrivo ». E' quello che si augura anche l'ex juventino Corradi, attuale "trainer" del Lecce, il quale, seppure per colori diversi, continua anch'egli come Giagnoni a fare II tifo per il calcio tori- a. cai. Passione su 4 ruote Leonardo Cavallo ci viene affabilmente incontro nel garage che gestisce in compagnia del fratello Giuseppe. Cavallo é un preparatore dt motori e assetti per auto da corsa, forse non noto come i suoi colleghi torinesi ma non per questo meno privo di meriti. Piccolo, bruno, gesticola con le mani mentre parla con fare precipitoso, quasi avesse paura di perdere l'attenzione di chi l'ascolta. E' nulo a Ostimi ventott'annl fa da famiglia benestante «ma poi.con altri quattro fratelli i soldi diventarono pochi anche per mio padre. Sa, laggiù vivere in tanti è difficile e il lavoro allora era poco il. Approda a Torino a soli quindici anni. « Feci una gita per trovare un cugino. Avevo 10 mila lire in tasca, arrivai e et rimasi. Ero già allora un appassionato di motori. Trovai lavoro da Gianni Varese il preparatore e pilota che tutti conoscono, rimasi con lui per tre an.ii facendomi raggiungere da mio fratello Giuseppe 11. Nel '65 va in Svizzera presso uno zio ed entra a lavorare per sei mesi in un'officina della Mercedes dove amplia le sue nozioni in meccanica poi torna a Torino dove l'attende la moglie e si mette in proprio con una piccola officina ii con tanto coraggio e pochi soldi ii. Qui prepara la sua prima Fiat tH)0 che trasforma in 750 da 15U orari: « Nel borgo lo chiamavano il bolide blu n aggiunge Cavallo con soddisfazione. Fino alla gerenza dell'attuale garage dove elabora Fiat Abarth e Alfa Romeo. Intanto cura la messa a punto di una vecchia Abarth 850 comprata per poche lire, alla guida delta quale, nel '69 e '70 tra altre corse vince la sua categoria nella Zesana-Sestriere. « Faccio tuttora tanti sacrifici per la grande passione che io e mio fratello abbiamo per lo sport automobilistico dove si riesce se i soldi sono tanti. Il mio tempo libero lo passo in tuta e la mia borsa degli attrezzi per scaramanzia è ancora la valigetta nella quale misi i miei indumenti quando venni a Torino. Dove, grazie alla fiducia accordatami dagli abitanti, ho costruito la mia famiglia e la mia vita». g.d.e. Piero Giagnoni

Persone citate: Cavallo, Corradi, Giagnoni, Gianni Varese, Leonardo Cavallo, Piero Giagnoni