Carabiniere vede dalla finestra 2 banditi e spara: uno muore, l'altro fugge ferito

Carabiniere vede dalla finestra 2 banditi e spara: uno muore, l'altro fugge ferito Tragico conflitto a fuoco dopo una rapina in una banca nel Bergamasco Carabiniere vede dalla finestra 2 banditi e spara: uno muore, l'altro fugge ferito L'ucciso è un giovane di 24 anni - Ha sparato con la pistola al militare che, di guardia nel municipio di fronte all'istituto di credito, gli aveva ordinato di fermarsi ed è stato raggiunto dalia raffica di mitra mentre saliva in auto - Il complice (23 anni), sanguinante, si è fatto dare un passaggio da un automobilista, dicendo di essere stato coinvolto in un incidente - Poi si è dileguato in una pineta Altre due persone uccise in sparatorie a Roma e presso Milano I j uno dei banditi, colpito in pieno, è morto poco dopo il ricovero in un vicino ospedale; l'altro, ferito in modo leggero, è riuscito a farsi dare un passaggio da un automobilista cui ha detto di essere rimasto coinvolto in un incideni te. ed è fuggito in una pii lieta. (Dal nostro corrispondente) Bergamo, 23 febbraio, (u. g.) Conflitto a fuoco oggi a Casnigo, a 23 chilometri da Bergamo, fra un carabiniere e due rapinatori clic I uscivano da una banca, ar1 1 i L'ucciso e un giovane di \ 24 anni, Elio Vigori, di Villa | di Seno; il suo complice e i Alessandro Radici, di 23 an ! m- cne ?b'ta a Trescore Bai i neano.I due erano da poco I usciti dal carcere di Sant'A 5fta d.ove e™no Ìtatl.lrnPr" I conati perche indiziati di fa:- voreggiamento nella rapina di '. Concesio, nel Bresciano. , Poco prima di mezzogiorno i due banditi, armati di ri ì voltella e mascherati con pas samontagna, hanno fatto ir1 ruzione nella filiale della I « Banca Provinciale Lombar ! da ». nella piazza principale ; di Casnigo. gridando: « Mani j in alio, questa e una rapina ». ; Nell'istituto di credito erano ' il dirigente Camillo Carrara. : di 36 anni, il cassiere Emo i Serao, di 2(1. e quattro clien ti, fra cui tre donne, j « 7 due banditi — ha rac- contato il cassiere — erano molto decisi. Dopo averci minacciato, hanno superalo il bancone impossessandosi di circa 2 milioni di lire. Subito dop8 sono usciti per raggiun ! o o gere un'Alfa 1750 bianca tar¬ gala Brescia ». In strada, davanti alla porta della banca, i banditi sono stati visti, mentre si toglieva- o ,no le maschere dal volto, dal l a a r . i o o a , à carabiniere Antonio Lavardera. 20 anni, di Castelvetrano, il quale, affacciato alla finestra del municipio, di fronte all'istituto di credito, stava sorvegliando l'ingresso della Cassa di Risparmio. Visti i due giovani armati dirigersi verso un'auto in sosta, a poca distanza dalla banca, il carabiniere (che prima non li aveva notati perché avevano il volto scoperto e le armi in tasca ) ha intimato loro di rimanere immobili e gettare le rivoltelle. I due rapinatori, però, hanno proseguito e, raggiunta la vettura, sono saliti a bordo. Mentre l'auto aveva ancora gli sportelli aperti, un rapinatore Ila puntato la rivoltella contro il carabiniere e ha sparato un colpo, fallendo però il bersaglio. Antonio Lavardera allora, prima che il bandito potesse nuovamente premere il grilletto, ha imbracciato il mitra e ha lasciato partire una raffica in direzione della vettura: quatlru proiettili hanno mandato in frantumi il parabrezza della « 1750 ». mentre tre hanno colpito i rapinatori. Alle detonazioni sono seguite alcune grida di dolore e, proprio mentre sul posto giungeva il comandante della stazione dei carabinieri di Gandino, il bandito che si j era accasciato sul sedile è scivolato lateralmente, finendo a terra. In una mano stringeva ancora la rivoltella dalla quale era stato sparato il colpo, mentre a poca distanza era il bossolo. I carabinieri lo hanno subito soccorso e fatto trasportare all'ospedale, dove però le condizioni dell'uomo sono apparse disperate. Intanto l'altro bandito, approfittando del trambusto, è riuscito ad allontanarsi a piedi, attraverso una mulattiera che conduce a Colzate e incrocia una strada secondaria. E' stato proprio su questa via che il rapinatore ha fermato la vettura di una scuola guida. Al volante c'era l'istruttore Sante Bosio, di 26 anni, residente a Peai, una frazione di Gandino. Il bandito, avvicinatosi al finestrino, ha detto di essere riinasto ferito in un incidente stradale e ha poi chiesto di essere trasportato all'ospedale di elusone. L'istruttore ha subito spalancato lo sportello della vettura e, fatto salire lo sconosciuto, è ripartito dirigendosi a forte velocità verso l'ospedale. L'uomo, per rendere più spedita la marcia, aveva messo al finestrino un fazzoletto bianco, ma il rapinatore lo ha pregato di toglierlo, dicendo che le sue condizioni non erano poi tanto gravi. Il Bosio, allora, ha acconsentito rallentando la velocità. Giunto in prossimità dell'abitato di elusone, il bandito che dava evidenti segni II1di nervosismo, ha detto al conducente di sentirsi meglio e lo ha invitato a fermare l'auto. Il Bosio, pur perples-so per l'atteggiamento del i! rapinatore, quasi scusandosi, ha mormorato che era sua intenzione raggiungere la propria abitazione prima di andare all'ospedale, altrimenti i suoi parenti si sarebbero allarmati. Subito dopo, salutato con un cenno della mano l'istruttore della scuola guida, si è diretto verso una I pineta ed è scomparso. (Dalla redazione romana/ Roma, 23 febbraio. Un giovane di 24 anni. Giancarlo Brositti. è stato i ucciso la notte scorsa a col! pi di fucile da un guardiano 1 notturno, mentre cercava di introdursi con due complici in una villa alla periferia di Roma. L'autopsia ha accertato che la vittima è stata raggiunta al petto da due colpi sparati da distanza ravvicinata. Il sostituto procuratore della Repubblica, Claudio Vitalone, ha disposto che il metronotte. Nazareno Cavallaro, I di 34 anni, sia arrestato e I incriminato per omicidio col-1 poso determinato da eccesso di legittima difesa. L'episodio è avvenuto poco dopo l'una, nel giardino di un complesso edilizio al km 12 della via Cassia. Giancarlo Brositti, con due complici, rimasti sconosciuti, si era introdotto nel giardinetto sul quale si affacciano le fi- nestrn dell'appartamento di un avvocato. Nello stabile erano stati registrati durante la scorsa settimana tre tentativi di furto: Nazareno Cavallaro, che di giorno è autista delle linee Roma Nord e di notte fa il guardiano notturno, stava particolarmente all'erta. Sentendo rumori sospetti, il metronotte ha imbracciato ii fucile da caccia e si è avvicinato. L'illuminazione del vialetto era scarsa, ma sufficiente a rendere visibili tre persone, al di là della siepe; uno impugnava una torcia elettrica. Cavallaro ha detto d'aver sparato un colpo in aria e che i tre hanno accennato a reagire. « Uno impugnava una sbarra di ferro, e un altro ha tirato fuori una pistola — ha aggiunto il guardiano —. Mi sono spaventato, e ho fatto fuoco ». I due colpi hanno preso Giancarlo Brositti al polmone destro. I suoi amici lo hanno sollevato, pensando che fosse solo ferito, e lo hanno trascinato per alcuni metri. Poi sono fuggiti. (Dui nostro corrispondente) Milano. 23 febbraio, (g. m.) Un uomo è rimasto ucciso oggi a Carugate nel corso di un conflitto a fuoco con ì carabinieri. E' Rosario Procopio, di 44 anni, abitava a Pessano con Bornago. L'uomo stamani aveva avuto un litigio con un giovane, sembra per questioni di donne, e gli aveva sparato contro con il fucile da caccia, senza tuttavia colpirlo. L'episodio era venuto a conoscenza dei carabinieri, che nel pomeriggio si sono recati allo stabilimento di Carugate della «Compagnia Generale Trat- [ ! tori», dove il Procopio lavo 1 rava. per arrestarlo. Alla vista della pattuglia che era venuta a cercarlo, il . Procopio, che aveva ancora 1 con sé il fucile, ha sparato ] un colpo contro i militi, colpendo a una gamba il carabiniere Salvatore Scumace. I carabinieri hanno risposto al fuoco, colpendo il Procopio e uccidendolo. Casnigo (Bergamo). L'auto dei rapinatori sforacchiata dai colpi del carabiniere (Ansa)