In Germania grande attesa per le misure finanziarie di Tito Sansa

In Germania grande attesa per le misure finanziarie Giovedì le decisioni della Bundesbank In Germania grande attesa per le misure finanziarie Le voci d'una « strategia comune » governo-Banca centrale hanno arrestato la caduta del dollaro (ieri la quotazione a Francoforte è risalita) - Si dà per certa la riduzione del tasso di sconto 1 j j forte | neia 1 ! j j I j I j i 1 I j j I j 1 i tDal nostro corrispondente) Bonn. 21 febbraio. Sono bastate le voci di una «strategia comune» della Bundesbank e del governo di Bonn (per arginare e respingere l'afflusso di dollari) a fare risalire oggi alla Borsa delle valute di Francola quotazione della moamericana: da 3.1(0)0 marchi di venerdì (il punto più basso toccato dopo il j « realignment » di dicembre) I è passata in chiusura ufficiale a 3,1735. senza che la BauI ca Centrale fosse costretta a j intervenire con acquisti di I sostegno. Il mercato è vissuto nuI trendosi della speranza che i giov^ai. durante la riunione del consiglio centrale della \ Bundesbank, vengano adottaj te le misure segrete concordate venerdì scorso dal ministro dell'Economia e delle Finanze Karl Schiller con il vicepresidente della Banca Federale. Ottmar Emminger. Il « superniinistro » e l'uomo dì finanza, che fino a qualche giorno fa avevano vedute diametralmente opposte sulle cause della nuova marea di dollari e sui mezzi da adottare per fermarla, avrebbero ora convenuto che e ne- essano agire quanto prima. di comune accordo E' curioso clic Emminger. appresentante degli umbieni bancari, sia favorevole a misure di controllo dei capiali, mentre Schiller, del parito socialdemocratico, itisite per la libera circolazione mcdèldrn dei capitali e si oppone a misure dirigistiche. Emminger chiede che venga adottata la egge sui depositi obbligatori per i crediti assunti all'estero dai privati (cioè le industrie dovrebbero versare senza interessi una parte dei denari presi a condizioni favorevoli fuori dei confini), perché spera in tal modo dì rendere « poco interessanti » questi crediti. Schiller invece non vuole danneggiare, ma anzi favori- j re. l'industria tedesca e « punire » soltanto gli speculatori ! stranieri, e tenta dì indurre la Bundesbank a ridurre dal 4 al 3.5 per cento il tasso di i sconto. Diminuendo il costo del denaro — pensa il ministro — gli speculatori sarebbero indotti alla fuga, l'industria tedesca assumerebbe i propri crediti presso le banche tedesche. Nel 1971 — ha comunicato l'ufficio federale di statistica — il fatturato delle industrie tedesche è stato pari a 503 miliardi di marchi, il 6 per cento in più rispetto ai 52S.9 del 1970. L'export industriale è ammontato a 110 miliardi, l'i per cento in più sui 102,1, del 1970. A Fraucoforte e a Bonn si ritiene che giovedì verrà annunciata la riduzione del tasso di sconto e che forse la legge sui depositi obbligatori per i crediti all'estero verrà rinviata e messa « in frigorifero » per venire impiegata in caso estremo, se la corsa verso il marco, la « creatura preferita » degli speculatori, dovesse continuare. In tal caso la situazione diventerebbe problematica, poiché nuovi arrivi di dollari /con probabile crollo delle quotazioni I obbligherebbero la Bundesbank a fare nuovi acquisti di sostegno. Questi farebbero risalire la veduta americana, allontanandola dal limite inferiore di intervento (3.15 marchi). e farebbero aumentare te offerte di dollari, perché Oli speculatori avrebbero mio Vi utili. Tito Sansa j I I iIl " | Ottmar Emminger ti ci.) "

Persone citate: Francola, Karl Schiller, Ottmar Emminger, Schiller

Luoghi citati: Bonn, Francoforte, Fraucoforte, Germania