Scuola serale di magia con suono di chitarra

Scuola serale di magia con suono di chitarra Torino: nuovo corso delle scienze occulte Scuola serale di magia con suono di chitarra Ogni giovedì sera, il salone di via San Massimo è all'oliato - Si parla anche di agopuntura - Molti i giovani - Credono, o meglio vogliono credere, nei dischi volanti « La rotta degli Ufo passa sulla Valle di Susa » - Scoperte archeologiche del gruppo Il salone stretto e lungo come la navata di una chiesa e con la volta dipinta in blu. in via San Massimo a Torino, è sempre affollato il j ffit giovedì sera. Un pubblico ' '-sjì quanto mai eterogeneo ci va i J|| per apprendere qualche sor- j Hg preadente nozione nuova ma anche per trascorrere una piacevole serata. Ci sono i fans del Maestro, i vecchi amici con i quali, dopo, ma gari dividerà una bisboccia , j gastronomica in una delle rinomate piole della città. Poi ci sono i giovani, i prediletti del Maestro ul quale, per inciso, nulla ha a spartire con lo « spirito » che da lezioni per bocca di una me- ; . dium al mercoledì, ma è un ; bell'uomo snello ben ravviato e giovanile che somiglia a uno chansonnier). Giovani addentro fino al collo nelle scienze occulte, che si ripro- 1 mettono di riportare al sole. Neofiti ai primi passi nei misteri della magia. Studenti ancora scettici, ma attratti dalla curiosità e dalla fama del conferenziere. Di lui si dice che sia un mago, anche se fa di tuito per demitizzare se stesso e ! !a magia. A chi glielo chiede, dopo essersi fatta una risata, risponde: « Lo ero una volta. Poi Qualcuno mi ha ore- I stato un libro e si su che i libri sono come le ciliegie. Ne j ho letti tanti, ma ho smarrì- \ to la lampada dì Aladino ». E per tagliar corto magari prende la chitarra e invece della conferenza passa la se- j rata a cantare le sue canzoni — che mi dicono molto piacevoli — per tenere alle- i gra la compagnia. Ile NghNon dirò il suo nome, è un ticsuo desiderio, chiamiamolo per intenderci B. L.. che sono poi le sue iniziali. E' uno studioso di tutte le scienze non accademiche che posso no recar sollievo alla sofferenza umana: « Per prescrivere gli antibiotici bastano i medici», dice con un po' di ironia. Ma la sua specialità è la radioestesia unita alla cromoterapia, cioè ad una scienza che usa le frequenze dei colori per armonizzare certi squilibri nervosi che sarebbero alla base di tante malattie: un sistema a cui già s'interessava a Parigi il l'amo so Charcot. In queste settimane sta svolgendo in via S. Massimo un ciclo di conferenze sull'agopuntura cin e. L'ho preso in disparte, gli ho chiesto: — Scusi, signor mago, la mia ignoranza. Ma che cos'è la magia? — E' semplice, ha risposto. Se si toglie alla magia l'alone di mistero che piace agli interessati, non resta che un fenomeno quotidiano in cui siamo tutti coinvolti, dal fattorino al commendatore. — Mi spieghi come funziona. — E' facile, ha subito ribattuto. Quando diciamo Dio li benedica", facciamo della magia bianca Oliando diciamo: "Ti venga un accidente", tacciamo della magia nera. Il giusto la dei miracoli con lu sola sua presenza, Ma attenzione: c'è sempre un po' di sporco là dove si sente il bisogno dell'incenso... * * Lo spazio incalza e bisogna venire alla sua piU bella in- ta.il neimFirelil esbeapco« ni usesui Anca22l'iniabnodeveKioMseiDvenzione, la cosa a cui tiene chdi più: questo cenacolo di via San Massimo dove ogni sa-era vengono spiegale razio- innalmente le scienze occulte, e cercando le affinità. ì contai- Mti con le scienze note. « La limci vii là del covone ». cosi l'ha chiamala, e una geniale anticipazione di quella civiltà planetaria che ora sta appassionando la parte piU aperta ul nuovo e allo straordinario della gioventù, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Ogni scienza, chiara od occulta, una spiga. Bisogna riunire, rimescolare le spighe, perche l'uomo, in un nuovo umanesimo, ritrovi la propria armoniosa interezza spirituale e intellettuale, il senso della sintesi. Dio. Un gruppo di ragazzi e ra nBtazze torinesi ha raccolto il i dstio messaggio e, affascinati dcome tutti i giovani dal mi- vstero, cercano nei vari campi ndel sapere, anche in quello ; tocculto, le risposte ai loro ; tproblemi, l'evasione e lav- dventura. Del boom della ma- | Agià rappresentano l'altra faccia: anziché perdersi nei vicoli ciechi della magia nera, preferiscono affrontare Tignoto alla luce del sole, con spirito da pionieri. Si sono dati l'insegna di « Spazio 4 ». alludendo evidentemente alla quarta dimensione. Quasi un amdmelsti lavorano: in banca, nelle.dferrovie, alla Fiat. Molti i tecnici aggiornati in elettronica e in fisica nucleare, i più giovani studiano alle medie, ali ri sono all'università. Familiari alle ardue algebre del pensiero, stranamente s: ri- zRPaczI' '800. Laforgui che a parer zoro non è soltanto un deca idente, come la moderna cri-1 Cchiamano ad un poeta del- ! c tica sostielle: K Fu un profe. ta. un anticipai ore ». ci dice : il capogruppo, un bel giova- : ne alto con barbetta nera,, impiegato progettista alla Fiat. «Sognava umanità so- ! relle sperdute nello spazio e il giorno, a lui negato, in cui esseri di altri mondi sareb- bero giunti sulla Terra per aprire un dialogo fraterno con noi». Occorre dirlo? I ragazzi di « Spazio 4 » credono nei di- I scni volanti. Il loro tempo : libero è intenso, la loro vita : appassionante, fanno scavi , archeologici, indagini sugli. avvistamenti, tengono contat- ! ti con gruppi di studio in al-1 tre parti del mondo. Studiano l'astrologia, la radioestesia. le civiltà antiche, l'archeolo- già e tutte le scienze che pos- sono aiutarli a squarciare il mistero sui tt fratelli dell'Uni- verso ». I Sono fortunati: in Val di i Susa hanno tratto alla luce dalla terra dov'era sepolta da millenni una scultura in pie tra di stile tolteco, che giu stifica le più fantastiche ipo tesi sulle origini dei popoli, sulle loro antichissime rela zioni. su possibili comunioni extraterrestri. Nei libri d'ar te hanno scoperto quadri fa mosi con dipinti dischi volan ti al posto delle nuvole, co me nella « Leggenda della Croce » di Pier della France sca, che si trova ad Arezzo. Sanno che Anassagora nel 450 avanti Cristo vide un tra ve infuocato per parecchi giorni immobile nel cielo. che Tito Livio, Seneca, Benvenuto Cellini hanno lasciato testimonianze sugli « oggetti misteriosi ». E gioiscono di vivere in vicinanza di una delle due rotte degli Ufo (Ufo è la sigla che, in inglese, significa oggetti non identifi cati), la quale, secondo le car te ortoteniche dei gruppi di studio francesi, passa sopra la Valle di Susa. Mi sciorinano sul tavolo prove, testimonianze verbali, fotografìe. E infine, con aria di cospiratori, mi confidano: «.4oo;n)iio ragione di sospet tare che sul Musine c'è una base l'Io. A parte le decine di avvistamenti, pare che un contadino del luogo che aveva smarrito una capra, inseguendola nelle pieghe del monte, abbia visto tre uomini in tute bianche accanto ad uno strano ordigno ». E mi annunciano che con impazienza attendono l'estate per compiere sistematiche perlustrazioni sulla misteriosa montagna alle porte di Torino. — Ma ci credete davvero ai dischi volanti? — Si che ci crediamo, ri . sponde per tutti il giovane dalla barba nera. Ma anche 1 crediamo che non e impor tante che veramente esistano Questi nostri fratelli dello spazio. Ciò che per noi conta e accendere un fuoco nella nosira intelligenza e stimola re sempre di pm la nostrasete di supere. i Laura Bergagna ffit sjì J|| Hg . f: I 11 | I 1 ; li; I ' I ] I - ì i I I j | i i ; I I i i i I i | i 1 . ì Il rilancio dell'occultismo, di moda ora anche in Italia, e un fenomeno in gran pane rimbalzato dagli Slati Uniti. Nella loto. Louise Huebner, una delle più famose « streghe bianche » di Los Angeles durame un « rito » (Wilson)

Persone citate: Benvenuto Cellini, Laura Bergagna, Louise Huebner, Seneca, Tito Livio