L'opportunità del condono fiscale proposta da altri parlamentari di Mario Salvatorelli

L'opportunità del condono fiscale proposta da altri parlamentari Nonostante l'atteggiamento polemico del ministro Preti L'opportunità del condono fiscale proposta da altri parlamentari Le dichiarazioni dei senatori Anderlini (sinistra indipendente) e Serrentino (pli) - Polemica, poi rientrata, fra il ministro delle Finanze e l'organo consultivo sulla riforma tributaria (Nostro servizio particolare) Roma, 17 febbraio. Una polemica dichiarazione del ministro delle Finanze, nei confronti della Commissione interparlamentare consultiva, la replica del senatore Martinelli e nuove adesioni al movimento per il condono fiscale, sono le notizie che provengono oggi dal fronte, sempre più agitato, sul quale agiscono i protagonisti della riforma tributaria. Luigi Preti ha aperto le ostilità, dichiarando che «questa mattina il sottosegretario Macchiavelli si apprestava a presentare alla Commissione parlamentare consultiva per la riforma tributaria i testi dei due decreti delegati relativi all'imposta di registro e alla revisione della circoscrizione territoriale. Xa Commissione, però, ha fatto presente che, essendo ormai imminente la nomina del nuovo gover| no, preferiva attendere che la I presentazione fosse disposta dal mio successore». Venuto a conoscenza della dichiarazione del ministro, il presidente della Commissione interparlamentare dei trenta, senatore Mario Martinelli, ha smentito che la commissione abbia rifiutato di accettare i due decreti. E' questo il senso delle sue parole, perché egli ha detto: «Questa mattina il sottosegretario Macchiavelli ha dichiarato in Commissione di avere pronti alcuni decreti delegati, ma che sarebbero stati consegnati nella settimana entrante». A questo punto, il colpo di scena. Il ministro Preti ha rettificato la sua dichiarazione di questa piattina, affermando: «Per un equi- Ivoco, avevo detto che la Coni- missione dei trenta aveva pre- gato il governo di rinviare alla settimana prossima la presentazione dei due decreti delegati, sull'imposta di regi- stro e sulla revisione delle circoscrizioni territoriali de-gli uffici finanziari. Ho, inve-ce, la grande soddisfazione di comunicare che nel pomerig-gio il presidente Martinelli, a nome della Commissione, ha dato atto al governo della presentazione dei due anzidet- ti schemi. Lascio pertanto il ministero delle Finanze aven- approvare nel primo semere di quest'anno, tranne uno he sarà pronto tra un paio giorni e che il mio succesre potrà presentare con olto anticipo rispetto ai terini di legge». Sul condono fiscale, invece, ncrociarsi di polemiche tra ministro e la Commissione on ha avuto ((rettifiche». reti ha detto: «Sono rimasto orpreso dalle nuove dichiaazioni relative a un presunto ondono. Vorrei che certi colghi parlamentari, anche se ercano di distinguere tra randi e piccoli evasori (cosa he. sul terreno concreto, essi tessi non saprebbero come ealizzare efficacemente ), si endessero conto che essi non ncoraggiano i cittadini a fare loro dovere, in questa vigia dell'entrata in vigore della iforma tributaria. Faccio ap iddrgufrmzlCqfspuplgCrsdello, prima di lasciare il | rministero, al loro senso di 1 esponsabilità. Molte volte le 1 sarole vengono interpretate | n modo che va assai al di là elle intenzioni di chi le ha ronunciate e producono efetti psicologici assai negati-1 i». | L'appello del ministro Pre- j f,, né n timore degli eventuali effetti psicologici» hanno m pediio ad alcuni esponenti] ella Commissione dei trenta \ di esprimersi oggi in favore del condono fiscale, dopo quem che già l'avevano solleìtat0 nel giorni scorsi. Il enatore Anderlini, indipendente di sinistra, ha detto: varata la legge fiscale, e enuto conto della necessità j di sgomberare gli uffici delle moUe decine di migliaia di pratiche del contenzioso tri-1 butario, anche nella conside- j azione che è giusto creare un i raccordo tra le vecchie e le nuove procedure, penso che j sia opportuno un condono | iscale. Si dovrebbero, però, separare nettamente i casi dei piccoli contribuenti (commercianti, artigiani, coltivatori, I piccoli imprenditori, lavora-1 tori dipendenti), da quelli dei j grossi evasori, nei confronti jdei quali non e possibile alcu-1 na indulgenza». . per un condono tributario, ;da attuarsi eventualmente in idue tempi, uno per le imposte 'indirette e uno per le dirette, 'si è schierato anche il senato-' re Serrentino (pli). membro Idel comitato ristretto per l'I- ra della Commissione dei trenta. «Particolarmente tir- geme e necessario — ha detto I— appare il primo condono,in quanto, col primo luglio prossimo, dovrebbe entrare hn vigore l'Iva, che sostituisce un gran numero di imposte indirette. Un provvedimento di clemenza su questa fascia d'imposizione fiscale faciliterebbe la definizione di un grosso contenzioso ». Per quanto riguarda, infine, un altro punto «caldo» del fronte tributario, l'eventuale rinvio dell'Iva, vi è stata stamane la prima presa di posizione «ufficiale». L'on. Leonello Raffaelli, membro della Commissione dei trenta, il quale si era già espresso a favore di un rinvio nei giorni scorsi, ha annunciato che il partito comunista presenterà una proposta di legge per la proroga dell'applicazione dell'Iva al 1" gennaio del 1973, Il senatore de Faustino Zugno. vicepresidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, venuto a conoscenza di quest'annuncio, ha dichiarato che «un rinvio del- mente, solo in giugno, mentre il decreto di rinvio dovrebbe essere emanato entro il 1" | riva sarà impossibile, se le 1 Camere verranno sciolte. Que 1 sto perché il nuovo parlamen | to funzionerà, presumibil1 maggio». Entro la stessa data | del 1" maggio, però, dovrebbe j essere pubblicato sulla Gaz zetta Ufficiale anche il decre to di attuazione dell'Iva, per ] poter applicare la riforma dal \ 1- inolio. In due mesi, tutto può succedere. Mario Salvatorelli dscdsmmlin Il sen. Martinelli (Tel.)

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