Raimondo D'Inzeo presenterà a Torino il cavallo per Monaco di Elvio Rossi

Raimondo D'Inzeo presenterà a Torino il cavallo per Monaco Tra una settimana le gare al Valentino Raimondo D'Inzeo presenterà a Torino il cavallo per Monaco E' Fiorello, uscito dall'allevamento di Salerno dove nacquero i « fuoriclasse » Posillipo e Merano - Nove nazioni, due campioni del mondo «E' un cavallo da medaglia d'oro »: cosi si sono espressi 1 tecnici tedeschi che hanno visto all'opera pochi giorni fa, a Berlino, Fiorello, il cavallo che Raimondo D'Inzeo prepara con ogni cura per le Olimpiadi di Monaco e che il pubblico torinese avrà modo di ammirare in alcune prove del concorso ippico internazionale di Torino-Esposizioni che si svolgerà dal 2.1 al 27 febbraio nel salone sotterraneo del Palazzo del Valentino. Raimondo D'Inzeo e Fiorello sono ormai all'apice dell'equitazione mondiale; cavaliere e cavallo hanno raggiunto una fusione completa e nessuna difficoltà sembra preoccuparli. Fiorello è uno dei pochi, grandi cavalli da concorso nato in Italia; in quello stesso allevamento Morese di Pontecagnano, a pochi chilometri da Salerno, che divenne famoso per due altri cavalli di Raimondo D'Inzeo: gli indimenticabili Posillipo e Merano, due soggetti che si Imposero per anni in tutto il mondo. Fiorello è figlio di un purosangue, Firebird e di una cavalla di razza irlandese ingentilita da innesti con sangue persiano. Per l'undicesimo concorso di Torino-Esposizioni, oltre 7(1 cavalieri con più di 121) cavalli hanno dato la propria adesione alla manifestazione, che assume di volta In volta un rilievo maggiore soprattutto in campo internazionale. Ed a Torino-Esposizioni va infatti il legittimo vanto di essere l'unico in Italia ad organizzare un concorso ippico al coperto, iniziativa che ha pochi confronti all'estero. Per l'edizione di quest'anno si annuncia una partecipazione di cavalieri che è degna di un vero e proprio campionato del mondo: manca, e vero, l'impareggiabile Piero D'Inzeo, oggi ancora impegnato nella difficile e complessa ricerca e preparazione dei cavalli con cui difenderà 11 prestigio del suo nome a Monaco. Ma ci saranno suo fratello, con Fiorello e con l'intramontabile Bellevue; ci sarà Graziano Mancinelli con una vecchia e simpatica conoscenza dei torinesi, Water Surfer e forse con il piU acerbo Ambassador; la moglie del cavaliere milanese, Nelly Pasottl, gareggerà con due soggetti che furono allievi di Graziano, il grigio Ballymore Eustache e l'olimpico Doneraile. Un altro probabile olimpico, Vittorio Orlandi, presenterà Vale! t a e Piccolo; poi tutta la schiera dei giovani, che comprende nomi di non scarso rilievo anche in campo Internazionale: Filiberto Bertero, Alessandro Rossi, Duccio Bartalucci, Claudio Marcossi, Mario Marocco, Carlo ed Alessandro Milani, Paolo Rigatti, Giorgio Nuli, Aldo Tavazzani (cosi bravo un anno fa a Sestriere), Fabrizlp Manacorsa. Quattro le amazzoni italiane: Lalla Novo, Barbara Carlon, Stefania Secondi, Ornella Boschi Rignon. Ed il discorso delle amazzoni porta subito a parlare della prima presenza statunitense nella storia del concorso torinese: quella di Dorothy Mary Kielty. Ma il campo degli stranieri è quest'anno quanto mai agguerrito. Due campioni del mondo: l'Inglese David Broome, che difficilmente arrischierà i cavalli con cui punta all'Olimpiade, ma che al tempo stesso dispone di soggetti di rincalzo di assoluto valore internazionale; Janou Lefebvre, l'amazzone francese, medaglia di bronzo a Città di Messico, campionessa a La Baule, beniamina del pubblico torinese che ben- ne conosce la classe superiore. La squadra francese salii certo la più agguerrita, contando anche su Jean Michel Gaud, Jerome Chabrol, Pierre Durand, Guy Lefrant. E non meno entusiasmante l'« équipe » tedesca con Karl Heinz Gtebmans, Bernd Kuwertz (in predicato per entrare nella squadra olimpica l, Hauko Schmidt e Willibert Mehlkopf, già vincitore del Gran Trofeo di Torino-Esposizioni. Il Belgio presenterà Francois Mathy, Beatrice Mertens e Francoise Thlry, l'Argentina il grande Nelson Pessoa e suo fratello Hello, la Svizzera I poco noti Peter Reld e Duri Casty (ma ricordiamo la sorprendente vittoria di un loro connazionale nel Gran Premio Fiat); infine l'Olanda parteciperà con Hans Born e J.C.M. Maathuis. Lo sforzo degli organizzatori per portare a Torino tutti questi assi è stato notevole e si Inquadra nel sempre più vasto interesse per l'equitazione, che si riscontra soprattutto fra 1 giovani. Proprio per questo TorinoEsposizioni è. pronta ad aprire i suoi cancelli a tutte quelle scolaresche che vorranno assistere alle prove per portare il loro giovanile e rumoroso incitamento al campioni cht daranno saggio della loro bravura .-ul terreno di gara. Elvio Rossi