Sapevano che c'era pericolo di valanghe tutta via l'esercitazione non fu sospesa di Enzo Pizzi

Sapevano che c'era pericolo di valanghe tutta via l'esercitazione non fu sospesa L'inchiesta sui sette alpini morti nella neve in Alto Adige Sapevano che c'era pericolo di valanghe tutta via l'esercitazione non fu sospesa Un ufficiale del IV Corpo d'Armata: «Quando vipne programmala una manovra invernale sappiamo tutti che esistono dei rischi » - La magistratura non esclude responsabilità - Commossi funerali a Merano - Le bare ai paesi d'origine iDal nostro corrispondente) Bolzano, 14 febbraio. Questa mattina si sono svolti a Merano i funerali dei setto alpini della brigata Orobica travolti da una siavina a Malga di Villalta e in sorala gli autocarri militari che trasportavano lo baro erano già giunti noi paesi d'origino delle vittime, scortati dallo automobili dei familiari in lutto. 11 sipario su questa tragedia della montagna calmi quando i giovani saranno sepolti nei cimiteri dei loro luoghi nativi, ma gli interrogativi sulle cause che hanno determinato la sciagura continueranno a sussi stero. Il sostituto procuratore del la Repubblica, don. Corniola (un ex ufficiale dfgli alpini rlol battaglione Tirano, ohe durante il servizio militare i guidò alcuni reparli nella vai i le di Sorres. verso la Fori colla di Slincia, ove sabato e precipitata la slavinai sta conducendo l'inchiesta giudi ziaria. Durante un sopralluo go nell'alta Val Venosta, il [magistrato ha parlf.to con alI clini superstiti della 49" compagnia del battaglione Tirano I od ora sta tirando le primo I conclusioni per stabilire se I esistano n meno le premesse | por procedere. Il magistrato con i giornalisti è stato molto evasivo, ma negli ambienti del tribunale di Bolzano si è fatta strada l'impressione ohe. al \ meno in questa primissima fase dell'inchiesta, egli ritenI ga che possano esistere talune responsabilità a carico di 1 ufficiati rlnl IV Corpo d'Ar mala, Gli interrogativi sul i porche della dolorosa sciagli ra si sono accavallati, come nolo, perché bollettini del Cai e dell'Alpenverein aveva no segnalaio nei giorni scorsi il pericolo di caduta di valanghe nelle valli alpino rloll'Allo Adige, causa il rialzo della temperatura, e sconsigliato le escursioni in alta montagna. In questa situazione i 200 uomini che sabato mattina all'alba hanno eseguito l'ordine di marciare per scavalcare la Fon-olla di Slincia, dovevano partire? 11 dovere di compiere determinale esercitazioni invernali clic sono parlo integrante dell'addestramento dogli alpini, di fronte all'eventualità di una possibile disgrazia — ipotizzata anche da diversi valligiani — doveva essere disatteso? Negli ambienti militari co me in quelli giudiziari si mantiene uno stretto riserbo, tuttavia siamo riusciti a sentire la voce di un alto ufficialo che non ha mancato di esprimere alcuni giudizi ohe, sostanzia Imeni o. rispecchiano quelli dogli ambienti del IV Corpo d'Armata. « Il nostro mestiere e quel lo di camminare in monta I qua in ogni stagione — ci è ! slato dotlo — cosi come, il | mestiere dei marinai è quello i di navigare anche quando il \ mare e enti ivo. Quando vie; ne programmala una esercì| Iasione invernale, sappiamo ! lutti che esistono dei rischi. | tuttavia i militari devono j correrli, tosi come del resto j fanno ì piloti degli aerei. Noi ' sapevamo the c'era il perij colo ed avevamo diffuso la I nottua aiiehe presso i reparti impegnati nelle manovre. Sapevamo anche che i cosiddetti esperii non sono d'accordo spesso con noi, ma se una guida alpina è onesta deve dire che una costi e l'andare ni tlue persone tu cima u una montagna, magari in fase di disgelo, e tittt'altra tosa invece e trasferire da una zona all'ultra un centinaio di uomini con mezzi e tecniche completamente diversi ». Il IV Corpo d'Armata, per j accertare eventuali responsa| bilità disciplinari nell'ambito i militare, ha nominato una ì commissione d'inchiesta ohe e presieduta dal generale DLorenzo, comandante della I brigata Orobica, alla quale ippartcnevano i selle alpini inori: a Malga di VillaltaNon c escluso, iOttavia, che venga nominala anche qualche altri commissione di inchiesta militare. 1 .Salini«i scorso, quando è avvenuta la sciagura, il generale Di Lorenzo risulta ohe| tosso al comando della bri| gaia Canterano. Il comandatii io del V Reggimento alpinocol. Cruccu, eri i] comandante del battaglione Tiranomaggiore Barbieri, non era1 no eoo »|, alpini rjella 49compagnia i quali orano gui: dati verso la Forcella di Slineia dal lenente Palestra 'chdiodi- l'ordine di interrompo re la mania a causa dellproibitive condizioni del tempoi o del sottotenente Mulor. figlio cit un assessore regionale della SVP, Per conoscerò l'osilo dell'inchiesta giudiziaria in corso ci vorranno ancora diversi giorni. Si è frattanto appreso ohe il senatore Orlando Lltcchi, del collegio del psi, in seguito alla sciagura dell'Alto Adige ha presentato un'interrogazione al ministro della Difesa. Tanassi, chiedendo ohe vengano ricercate le eventuali responsabilità anche in relazione al ripetersi di avvenimenti luttuosi durante le manovre invernali delle truppe alpine. Enzo Pizzi limili in intuì il immillila ro , , n . i i e è a e r o o , . j | i ì Ii Merano.

Persone citate: Barbieri, Corniola, Cruccu, Di Lorenzo, Malga, Orlando Lltcchi, Tanassi, Villalta

Luoghi citati: Bolzano