Molti paesi alpini isolati dalle valanghe Bimbo è travolto mentre scia a Cervinia

Molti paesi alpini isolati dalle valanghe Bimbo è travolto mentre scia a Cervinia Allarme in montagna per il brusco ritorno del maltempo Molti paesi alpini isolati dalle valanghe Bimbo è travolto mentre scia a Cervinia Il piccolo, un milanese di 10 anni, investito dalla massa nevosa su una pista del Theodulo - A tarda sera era ancora sepolto - Interrotte le comunicazioni con la valle dell'Orco e con Balme - Impossibile raggiungere Cogne, Valsavaranche e Champorcher - E' ripreso a piovere anche nell'Alessandrino - Maltempo in Riviera-, la temperatura è elevata (Dal nostro corrispondente) Aosta, 11 febbraio. L'incessante maltempo, che imperversa da circa una settimana su tutta la Valle di Aosta, ha provocato oggi una sciagura a Cervinia: un bambino di 8 anni, Federico Pavesi, abitante a Milano in via Daniele Manin 33, è stato travolto, mentre sciava con la madre sulle piste del Plateau Rosa, da una grossa slavina. L'incidente è accaduto poco dopo le 15: l'enorme massa di neve si è staccata dalle pendici della cresta del FUrggen, poco sotto la capanna Bontadini (3000 metri) e si è abbattuta lungo 11 pendio investendo i campi di sci che dal Plateau Rosa scendono verso Pian Maison, I in località Fornet, a circa ! 2800 metri, a poca distanza j dal colle del Teodulo, nell'istante in cui il ragazzo, con | la madre e i fratelli Ugo di 12 anni ed Elisa di 10, risa-1 liva la pista attaccato alla sciovia. Il terzo traliccio dell'impianto di risalita è stato divelto come un fuscello dalla massa nevosa; gli sciatori sono stati scaraventati a terra, mentre un turbinio di neve ha avvolto l'intera zona. « Non mi sono accorta subito di quanto stava accadendo — ha raccontato fra i singhiozzi la madre del ragazzo, Maria Pavesi —. Ho sentito un torte strattone e sono finita nella neve, poi ho udito le grida di aiuto di Federico, mi sono voltata e l'ho visto annaspare nella massa di neve che lo stava inghiottendo, poi la nebbia ci ha avvolti completamente. Ho cercato di soccorrerlo, ma so-1 no rimasta impigliala itegli sci, affondati nella neve, poi \ non ho capito più nulla. Quando mi sono riavuta. Federico era ormai scomparso». \ E' stato subito dato l'allarme a valle dagli addetti della funivia. Squadre di soccorso composte da guerdie di finanza, maestri di sci, battipista e valligiani hanno immediatamente raggiunto il luogo dell'incidente. Le ricerche, che si protrarranno per tutta la notte, sino a questa sera non hanno però dato alcun esito: una ottantina di persone continuano a « sondare » la massa nevosa, su un fronte di oltre 100 metri, sotto il cadere della neve, alla fioca luce delle torce a vento. Ingenti i danni provocati dal maltempo nelle valli laterali, dove anche oggi si sono abbattute numerose valanghe. Bloccata da tre giorni Cogne, la cui strada è ostruita da una slavina in località Epinel e da un'altra al chilometro 7. Ancora interrotte le strade di Rhèmes e Valsavaranche; la prima ostruita in località Frassiney e Chabod, poco dopo il chilometro 7, mentre sull'altra due grosse valan glie si sono abbattute a Che vrève e in prossimità di Revenod, al chilometro 8. Cuorgnè, 11 febbraio, (a. v.) Situazione difficile per Ceresole, nella Valle dell'Orco. La strada che raggiun¬ gsdrniadssi ge il paese, a partire da Noasca, è ostruita in più punti da valanghe di vario spessore. Anche qui la ripresa della nevicata ha fatto risorgere il pericolo della caduta di altre masse nevose. I mezzi dell'Anas, intanto, sono riusciti a ripristinare il traffico sul tratto di strada compre¬ so fra Rosone e Noasca, che era stato sospeso in seguito alle slavine cadute presso Forno Losa. Ciriè. 11 febbraio, (e.) Il paese di Balme, che è il più alto centro abitato delle valli di Lanzo, è nuovamente isolato in seguito alla caduta di valanghe sulla stra¬ da provinciale. Balme era già stata bloccata all'inizio di gennaio, quando sul posto c'era una cinquantina di turisti saliti in montagna per il Capodanno. Sestriere, 11 febbraio, (p- m.) Nuovo peggioramento da oggi al Sestriere. Da questa mattina nevica copiosamente. La visibilità è scarsissima per una fitta nebbia. Malgrado il pessimo tempo il- centro è affollato. Le | piste sono in ottimo stato | e in servizio i mezzi di ri-1 salita. Cuneo, 11 febbraio. | (n. m.) Nel Cuneese nuovo brusco cambiamento del tempo, dopo che ieri la ricomparsa del sole aveva fatto sperare in un miglioramento generale. In montagna al di sopra degli 800 metri ha ripreso a nevicare dal primo pomeriggio, mentre in pianura piove. Al Colle di Tenda lo strato della neve fresca raggiungeva i 15 centimetri alle 19; sono consigliabili le catene o le gomme chiodate. La temperatura si è leggermente abbassata, tuttavia continua a persistere la minaccia della caduta di slavine e valanghe. | Alessandria, 11 febbraio, (f. m.) Dopo una pausa di neppure ventiquattro ore, è ripreso a piovere su tutto il territorio della provincia di Alessandria e a tratti la precipitazione è particolarmente intensa. I corsi d'acqua in provincia sono ingrossati, l'insistenza delle precipitazioni potrebbe aggravare la situazione con allagamenti. Imperia, 11 febbraio, (b. v.) Una nuova ondata di maltempo ha colpito oggi la Riviera dei Fiori; dopo una mattinata quasi interamente serena, nel pomeriggio ha cominciato a piovere con molta intensità: nevica sulle montagne confinanti con il Piemonte ma il Col di Nava è transitabile senza catene. Il mare è calmo, la temperatura è molto elevata: dopo una minima notturna di f 8 si sono avuti 14 gradi alle ore 13. Al centro sciistico di Monesi nevica da questa mattina e la neve ha raggiunto un'altezza di 120 centimetri. | Limone. Dopo la giornata di sole di giovedì, ieri pomeriggio è nevicato (Moisio) V l'Z Z E R A j f/U AOSTA \ 1 Val di Rhàmes^ W f ~t I * V ' Valsavaranche* * Champorcher 1 ) CoSne i o s\. \,B,eì{a OOonx)dossob cO f*r~-ì 1 jBnlmc ^ ,-- NOVARA o VERCELLI /i1" T" \^*FenestrelFe ^TORINO \Pragel3to C\ ~ ^UNÉO Vinadio 0vadao GENOVA Ni Vi intono P. ! SAVONA Segnate con l'asterisco le zone dove sono cadute valanghe

Persone citate: Bontadini, Chabod, Federico Pavesi, Forno Losa, Maria Pavesi, Moisio, Monesi, Nava, Rosone