Vertice Brandt-pompidou sui problemi dell' Europe

Vertice Brandt-pompidou sui problemi dell' Europe I colloqui si sono iniziati all'Eliseo Vertice Brandt-pompidou sui problemi dell' Europe Il Presidente francese ribadisce l'importanza dell'asse Parigi-Bonn e punta su una completa indipendenza dagli Usa - Il Cancelliere tedesco risponde con un tono più cauto (Dal nostro corrispondente) Parigi, 10 febbraio. Iniziatisi alle undici, al Palazzo dell'Eliseo, fra il presidente Georges Pompidou ed il cancelliere Willy Brandt, e parallelamente ai ministeri delle Finanze e degli Affari esteri, tra i titolari dei due dicasteri, i colloqui franco-tedeschi preseguono in un'atmosfera definita «buona». Nei brindisi pronunciati alla fine del banchetto che | seguiva questo primo incontro, Pompidou, dopo essersi compiaciuto della «interpenetrazione sempre maggiore dei due popoli» e del «solidale loro destino», ha proclamato «l'imperiosa necessità di sviluppare fra loro la cooperazione politica». «Si tratta ora di sapere se siamo risoluti a fare della Comunità un'Europa davvero europea. Si legge qua e là che l'allargamento a dieci Stati porterà al dissolvimento di una vaga zona di libero scambio. Si lascia intendere qua e là che i nostri rapporti amichevoli con gli Stati. Uniti d'America e l'alleanza che ci unisce a quel gran paese devono ridurre la Comunità alla funzione di "partner", in un grande complesso politico ed economico diretto in effetti da Washington». Escludendo tale eventualità, il presidente Pompidou ha poi affermato, a proposito della crisi monetaria, che «durante i prossimi mesi l'Europa dimostrerà se desidera ed è capace di affermare in questo campo essenziale la propria individualità». La cooperazione franco-tedesca, secondo Pompidou, «deve diventare una delle basi solide di una Comunità europea non soltanto allargata, ma rinforzata, non soltanto economica, ma politica, capace di affermare la propria personalità e di assumere il proprio compito rispetto a tutti, si tratti della cooperazione con l'Europa dell'Est o dei rapporti con gli amici americani». Il successo di tale politica, a parere di Pompidou, dipende dall'intesa fra Parigi e Bonn. Il cancelliere Brandt non ha risposto direttamente. Dopo aver dichiarato che «desideriamo stabilire la comunicazione e la cooperazione con gli Stati Uniti, e sviluppare la comunicazione e la cooperazione coi Paesi dell'Est», ha soprattutto insistito sulla necessità di realizzare l'unione economica e monetaria europea, «affinché la Comunità possa essere all'altezza del suo compito e faccia sentire il suo peso nelle trattative, per un sistema monetario internazionale stabile». Egli ha infine espresso la speranza che il vertice europeo, proposto a suo tempo da Pompidou e che avverrà in autunno, permetterà di raggiungere i risultati sperati. i ^ 1. rn. | j 3* I lì | ?i]f*. j | I , j !!| | | |

Persone citate: Brandt, Eliseo Vertice, Georges Pompidou, Pompidou, Willy Brandt