La prevenzione del cretinismo

La prevenzione del cretinismo Una malattia "sociale,, La prevenzione del cretinismo Il «punto» della nostra conoscenza a un recente convegno della « Kroc Foundation » - Un fenomeno parallelo al gozzismo rsszccsornvtpsiclAacdviI S. Barbara (California), febbraio. A non pochi lettori sembrerà strano che esista una malattia detta « il cretinismo »: i più ritengono che il termine cretino non stia ad indicare un particolare ammalato, ma sia solo un epiteto poco gentile. In realtà il cretinismo è una malattia del corpo e della mente che già imperversò in Europa, donde oggi va scomparendo ma che persiste grave in varie parti del mondo soprattutto dove i complessi montuosi offrono un insidioso rifugio a popolazioni lontane dalla vita civile. Le abitazioni sogliono essere insane e miserabili, il vitto monotono e insufficiente. E' una malattia strettamente legata a particolari ambienti, così non è mai stata descritta né alle rive del mare, né in Maremma. Questo stretto rapporto tra la malattia e le località ove si manifesta era stato constatato da tempo, onde il vescovo di Chambéry invitava i valligiani delle zone colpite a prendere moglie fuori di quel-1 le e farle partorire lontano da \ quelle. In tale ordine di idee Napoleone I ordinava l'allon- tanamento di tutta la popolazione dalle zone di endemia cretinica. La malattia è stata j 1 iconosciuta come tale e decritta le prime volte nella econda metà del '700 nella ona del Monte Bianco. L'origine del termine è malerta: chi la fa derivare da reta, dato che la pelle di queti ammalati ha colore ocra, nde furono anche detti « maon » termine che persiste el dialetto piemontese saoiardo. Altri vuole che il ermine derivi da « cristiano » oiché l'idiozia di queste perone assume la forma di una nfantile semplicità. Ancora poco più di un seolo fa la diffusione della maattia era tale che il re Carlo Alberto ne affidava lo studio l fondatore dell'Accademia di Medicina di Torino e la elazione che ne fu fatta cotituisce ancora oggi un doumento basilare per lo studio della malattia. Successiamente l'Ordine Mauriziano stituiva nel suo ospedale di Aosta un reparto per la cura di questi pazienti: essi risularono irrecuperabili, come si veniva a riconoscere anche in Svizzera, ed il reparto fu volo ad altre finalità assistei!- zialj- Cne cosa sappiamo oggi di Questa malattia? Una ìstitu- zione scientifica americana, la | « Kroc Foundation », ha inviato un ristretto numero di esperti dall'Europa, dall'America, dall'India, dall'Australia, dalla Nuova Zelanda a raccogliersi in un remdoranch, n un canyon già risorgente alla primavera, per discutere a natura, le cause, la prevenzione della malattia. Dirigeva il prof. Stanbury, un famoso studioso di problemi tiroidei. Che c'entra qui la tiroide? E' sempre risultato che il cretinismo alligna nelle popolazioni che soffrono da lungo tempo di gozzo: dove non c'è gozzo non c'è cretinismo, seppure non ovunque c'è il gozzo c'è il cretinismo. Laddove gozzismo e cretinismo si associano è risultato che le acque e i cibi sono poveri di iodio, l'elemento con cui la tiroide forma l'ormone, la tiroscina che è indispensabile all'armonico sviluppo del corpo ed alle manifestazioni intellettive. Non è già che si possa de- un gozzo la tiroide non sia più in grado di una funzione durre che essendo carente lo iodio ed essendosi sviluppato sufficiente: le cause del cretinismo sono certamente più complesse ma sta il dato di fatto che, come gozzo e cretinismo si associano, cosi l'una e l'altra malattia fioriscono nelle popolazioni che meno dispongono di iodio. Suol considerarsi necessario circa 1/10 ! di milligrammo al giorno di questo elemento: le popolazioni delle località dove maggiormente presso di noi è imperversato il cretinismo ne dispongono ancora oggi di ! circa la metà. In quei paesi che ancora non dispongono di strutture socio-economiche sufficienti si ricorre per assicurare la quantità di iodio necessaria ; ad una iniezione di olio io- j dato che basta ad assicurare aU'organismo lo iodio necessario per tre-cinque anni. I risultati di questo provvedimento sembrano eccellenti. Aurelio Costa Direttore Istituto Malattie Endocrine e Metaboliche dell'Ospedale Mauriziano di Torino

Persone citate: Aurelio Costa, Carlo Alberto, Kroc, Napoleone I, Stanbury

Luoghi citati: America, Australia, California, Europa, India, Nuova Zelanda, Svizzera, Torino