2000 divorzi pronunciati a Torino in un anno
2000 divorzi pronunciati a Torino in un anno 2000 divorzi pronunciati a Torino in un anno E' il numero più alto in Italia - La nuova legge è entrata in vigore il 18 dicembre '70 - Svelto il lavoro dei giudici, ma lento, purtroppo, quello della cancelleria e dello stato civile, perché manca il personale Divorzi a Torino, quota 2000. Una cifra-record per l'Italia. Ieri mattina la settima sezione del tribunale, presieduta dal dott. Mosetto, ha spedito la duemillesinia sentenza. La legge è entrata in vigore il 18 dicembre '70: la prima sentenza torinese è stata pronunciata nel marzo '71. Qu tlche altra cifra: le istanze per lo scioglimento del' vincolo sono, a tutt'oggi, 4200. Le sentenze pubblicate sono 1800, quelle divenute esecutive, dopo la trascrizione all'ufficio di stato civile, 150U. Le sentenze spedite ieri saranno pubblicate fra un mese. Dei 2U00 divorzi pronunciati, la meta circa riguarda coniugi con ligli minorenni. Prevalgono le separazioni consensuali e quelle per colpa di uno dei coniugi. In numero minore le separazioni di fallo, che richiedono un'istruttoria lunga e laboriosa per dimu si rare che la separazione tra marito e moglie si protraeva da oltre cinque anni. Il dott. Musetto e l'unico presidente che. nel caso di divorzio di coppie con ligli minori, si avvalga della facoltà concessagli dalla legge, e interroghi tutti i minori. «Un'Indagine delicata difficile — dice — che spesso miporta a conoscere cusi dramma tici. Ma è utile, direi indispen sablle li. Pronunciata la sentenzadi scioglimento, il Centro di tu una uci ininuri collabora conmolla efficienza con il tribunale I bambini soggetti alla vigilanza del giudice tutelare vengono seguili fino al compimento della maggiore età. Il minore si emancipa solo in caso di matrimonio: a questo punto, è ovvio, cessa la vigilanza. La sentenza di divorzio divenni esecutiva dopo un mese dalla trascrizione all'ufficio di stato civile: se però non ci sono figli e i coniugi si presentano in tribunale per fare atto di acquiescenza, il termine di un mese non e più necessario. Per la donna divorziata deve trascorrere un anno prima di poter passare a nuove nozze. Anche questo impedimento, tuttavia, può essere superato facilmente: è sufficiente un certificato medico di mancata gravidanza, convalidato dalla Procura della Repubblica. Nel positivo bilancio della settima sezione, una nota sgradevole: lu perenne crisi di personale giudiziario. La cancelleria, diretta da' dott. La Ganga, ha un organico inadeguato alle funzioni che deve svolgere. Ci sono due can- | cellieri, ce ne vorrebbero cinque. Solo due sono i dattilografi, che finiscono per svolgere spesso an che mansioni di cancellieri. I fa cicoli si accumulano, le notinone e tutti gli atti relativi alle istruì | j torie subiscono forzati rallenta\ menti. Quando la sentenza di di! vorzio, poi. viene trasmessa al l'ufficio di stato civile, per la | trascrizione, la macchina si in | ceppa: c'è un solo impiegato, gli occorrono due ore per trascrizione. * Per la prima volta la corte d'appello ha accettato una sentenza straniera in tema di divorzio, rendendola efficace in Italia, a tutti gli effetti civili. La causa è stata promossa da Giuseppe Barletti che si era sposato nel '62, con rito concordatario, con Anna Maria Balma. Dal matrimonio nacque una bambina. I due coniugi si separarono nel '65 e si trasferirono lo stesso anno in Svizzera. Il tribunale elvetico, nel gennaio '71, sentiti i periti psichiatrici e accertata l'incapacità di intendere e di volere della Balma al momento delle nozze, concesse il divorzio, assegnando la figlia alla madre. Ora il Barletti ha ottenuto dai giudici di Torino il riconoscimento della sentenza in base agli articoli della convenzione italo-elvetica del 3 maggio '33.
Persone citate: Anna Maria Balma, Balma, Giuseppe Barletti, La Ganga, Musetto
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