I "lapsus,, della giustizia sono oltre duemila l'anno
I "lapsus,, della giustizia sono oltre duemila l'anno I "lapsus,, della giustizia sono oltre duemila l'anno E' la media dei francesi in carcere per errore Quando lo Stato deve indennizzare le vittime (Dal nostro corrispondente) Parigi, 7 febbraio. La giustizia erra sovente anche in Francia ed ogni anno sono messe in carcere a torto tra le 2000 e le 3000 persone. Nel 19H9, ad esempio, sono andati in prigione 2652 innocenti. L'angoscioso problema è venuto drammaticamente alla ribalta in margine alla vicenda di Jean-Marie Devaux, rimesso in libertà dopo otto anni di detenzione subita a torto. Si sta ora cercando di stabilire come indennizzarlo delle sofferenze e del male sopportati. Nel 1970, ad iniziativa del ministro della Giustizia René Pleven, è stata votata una legge che concede una indennità finanziaria a chi sia stato incarcerato per sbaglio: però il testo ha una chiosa ambigua in cui si all'erma che il pregiudizio subito deve risultare « ma nifestamente anormale e di particolare gravità ». In altri termini, si è lasciata una porta aperta che permette allo Stato il più delle volte di sottrarsi alla responsabilità delle conseguenze dell'errore. Qualcuno obbietta, invece, che se l'indennizzo fosse stabilito in termini precisi e ineluttabili, allora, di fronte all'alto prezzo per l'erario, sorgerebbe il timore che gli innocenti nonché il pagamento, troverebbero più ardua la liberazione. Jean-Marie Devaux era stato condannato a vent'anni per uq omicidio. All'arresto, sconvolto da una crisi di nervi, s'era confessato colpevole. Poi ritrattò, ma non fu più creduto. Solo la dedizione d'un avvocato e di un cappellano, i quali riuscirono a raccogliere prove inconfutabili della estraneità di Devaux al crimine, valse a far riaprire i dossiers dopo otto anni. c. c.
Persone citate: Devaux, Marie Devaux, René Pleven
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