Vercors scrive: "A Praga adesso è come a Vichy,,

Vercors scrive: "A Praga adesso è come a Vichy,, Vercors scrive: "A Praga adesso è come a Vichy,, (Dal nostro corrispondente) Parigi, 7 febbraio. Lo scrittore comunista Vercors, al secolo Jean Bruller, notissimo nel mondo intero soprattutto per il libro Il silenzio del mare pubblicato clandestinamente dalle «Editions de Minuit», di cui era stato confondatore, durante la resistenza all'occupazione tedesca della Francia, — e dal quale fu tratta anche una commedia nel 1949 — è profondamente indignato di quanto avviene nella Cecoslovacchia e dell'atteggiamento del partito comunista francese. Tale indignazione egli l'esprime in un lungo articolo pubblicato da Le Monde col titolo di «Hitler ha vinto la guerra». Vercors paragona infatti l'azione del governo di Praga a quella del governo di Vichy agli ordini dei tedeschi: arresti, deportazioni eccetera. «E noi stringevamo i pugni — scrive — con rabbia impotente poiché non potevamo far nulla per impedirlo». Ed ecco, osserva, «che si ricomincia, ecco che il tremendo sentimento d'impotenza ricomincia a causa di quel che avviene a Praga, in tutta la Cecoslovacchia». E prosegue: «Si perseguitano i nostri amici, lutti buoni comunisti: qui vengono destituiti o privati del loro posto, là vengono esclusi dalle unioni fuori delle quali uno scrittore non può pubblicare, un drammaturgo non può far recitare il suo lavoro, un architetto non può costruire. I professori vengono mandati via dalle università e trasformati in manovali o fruttivendoli al disotto del minimo vitale, vengono privati dei loro diritti, espulsi dai loro alloggi. ed i loro figli lo sono dalle scuole. Insomma vengono perseguitati in mille modi prima, finalmente, di essere arrestati. Ci si accanisce contro di loro con un rigore che puzza di vendetta e ci ricorda i vecchi fetori. E di nuovo, contro di ciò, contro quella cattiveria della vendetta astiosa, non possiamo che stringere i pugni, impotenti. Poiché non possiamo far nulla». 1. m.

Persone citate: Hitler, Jean Bruller

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Francia, Parigi, Praga