Israele prevede negoziati nel '72 di Igor Man

Israele prevede negoziati nel '72 Israele prevede negoziati nel '72 ntervistati Golda Meir e Dayan ii il (Dal nostro inviato speciale) Tel Aviv, 4 febbraio. « Spero che il 1972 sia un anno di negoziati e non di guerra, ma non credo che eventuali trattative possano concludersi entro un solo an- \ no ». ha detto stamane il generale Dayan prima di partire per gli Stati Uniti dove si incontrerà con Rogers e Laird. « Esistono buone pròspettìve che il 1972 sarà un \ anno dì negoziati attivi e det- ; tagliati », mi ha detto da parte sua il ministro degli Este-: ri, Eban. Sarà dunque il 1972 « l'an- j no del negoziato »? Questa domanda è stata rivolta sta- i sera a Golda Meier in una intervista alla televisione. « Per prudenza non sono abituuta a stilar pronostici — ha risposto —. Posso solo dire che I se i negoziati cominceranno \ tra breve, questo sarà final-1 mente l'anno delle tratta-1 tive ». Stamane avevo chiesto alI l'aeroporto al generale Dayan | un suo giudizio sul viaggio del Presidente egiziano a Mo- \ sca. Che farà ora Sadat? «De- j ve fare qualcosa — ha replicato il generale — o aprire le ostilità o avviare un discorso costruttivo . Io mi aspetto che decida di parlare Ipiuttosto che di sparare, an- che perché la prima sarebbe la . miglior cosa da fare' per Ilui. Non credo che la conte-1siasione studentesca dovreb- \be impedirgli di iniziare col- loqui di pace ». Cosa pensa che abbia ottenuto Sadat a Mosca? « La esperienza m'insegna che Sadat probabilmente e partito da Mosca con la promessa di maggiori aiuti militari. Spero comunque che i sovietici lo abbiano consigliato per il meglio, cioè di scegliere la via del negoziato piuttosto che la guerra », ha concluso Dayan. Sullo stesso argomento — il viaggio di Sadat — è stata posta una domanda anche alla signora Meir. « Ritengo che i russi non abbiano nessun interesse a che le ostilità vengano riprese — ha risposto il primo ministro —; ritengo clic non vogliano che si riaccenda il fuoco, in ogni caso non nel prossimo futuro. E' probabile che a Mosca Sadat | abbia riproposto la questione della ripresa delle ostilità; tuttavia, poiché nel comunicato finale dei suoi colliqui si parla di " rafforzamento dei reciproci rapporti " io immagino che egli abbia ricevuto sì qualcosa (come armi, l'assicurazione che quelle promesse giungeranno tuiie) ma che si sia anche impegnato ad agire col cortsenso dei sovietici, o almeno non contro la loro volontà ». Insomma, v'è una certa aria di ottimismo in Israele. Igor Man

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