Ovunque perquisizioni, fucili, carri armati di Sandro Viola

Ovunque perquisizioni, fucili, carri armati Ovunque perquisizioni, fucili, carri armati (Dal nostro inviato speciale) Newry, 4 febbraio. La crisi irlandese sta toccando il suo apice. A quarantott'ore dalla « marcia » su Newry (la grande manifestazione che 20 mila cattolici terranno domenica in questa cittadina di frontiera) l'atmosfera è già estremamente nervosa. Newry è circondata di truppe inglesi e dell'Ulster Defence Regiment in tenuta da battaglia, le facce sporcate di nerofumo. All'ingresso della città, dinanzi alla caserma inglese, una decina di soldati stanno distesi pancia a terra col fucile puntato. Man mano che si procede verso il centro si vedono uomini a mani alzate, il viso con¬ tro il muro, perquisiti da un caporale mentre la pattuglia tiene sotto tiro i lati della strada. Da una parte e dall'altra del confine emergono intanto atteggiamenti sempre più oltranzisti. Il ministero della Difesa inglese sembra deciso ad inviare a Newry, domenica, quel primo battaglione del reggimento paracadutisti che a Londonderry aprì il fuoco sulla folla uccidendo tredici persone. La cosa non è sicura, c'è ancora la possibilità che il ministro della Difesa, Carrington, ci ripensi. Ma se Londra non dovesse rinunciare a questo gesto di forza, la decisione apparirà gravissima. Non si dimenti- chi che la massa cattolica delle due Irlande ritiene i paracadutisti (e non senza motivi) i soli responsabili dell'eccidio di Londonderry. A Dublino, nel frattempo, è stato chiesto in Parlamento che le truppe della Repubblica vengano schierate sul confine, pronte ad intervenire qualora i soldati inglesi dovessero tirare sui manifestanti cattolici. Ma il pericolo non è quello di un intervento dei soldati di Dublino (già escluso dal primo ministro Lynch), quanto la eventualità di un'azione dimostrativa da parte dell'Ira. Newry. con una popolazione a grande maggioranza cattolica, è uno dei centri dell'« Esercito repubblicano »: una forte percentuale degli uomini rinchiusi nel campo di concentramento di Long Cash vengono da questa città e dai suoi dintorni, e la « marcia » di domenica è una protesta, appunto, contro gli internamenti senza processo. A dieci chilometri c'è Dundalk, la base meglio organizzata che le due fazioni dell'Ira hanno nella Repubblica. La zona è insomma la più infiammabile che il « movimento dei diritti civili » potesse scegliere per una "marcia" pacifica. Ieri sera, a Belfast (mentre vari scontri a fuoco si protraevano nei quartieri cattolici), l'Ira ha fatto circolare tra i giornalisti la notizia che i suoi uomini non « cercheranno » lo scontro durante la manifesta- zione di Newry. Potrebbe es- ancora mono vago gh m- glesi non vi danno alcun af fidamento, per cui tra oggi e domani schiereranno intorno a Newry da cinque a sei bat- i drrdmldntaglioni di fanteria 12500-301)0 j uomini) e almeno tre squa-i droni di carri armati. Quattro carri armati Stan no poco avanti l'ingresso in città, all'ultimo posto di blocco. E più lontano ce ne sono altri due, uno dell'Ulster Defence Regiment (.la formazio- ne paramilitare protestante ! integrata al comando britannico) e uno dell'esercito I (Scots Guards). Le perquisìzioni delle automobili e delle persone si svolgono ai posti i di blocco lunghe ed accurate, ma è probabile che i guerriglieri riescano a passare lo stesso. Stasera il comando britannico ha comunicato di essere a conoscenza che un certo numero di uomini dell'Ira tenterà di raggiungere Newry indossando divise inglesi. Il segno più evidente della preoccupazicne di Londra è l'appello lanciato stasera da Heath agli organizzatori della « marcia », perché rinuncino a tenerla. L'appello ha toni estremamente gravi, ed è venuto dopo ben sei ore di consultazioni col primo ministro dell'Ulster Brian Faulkner. 1 Sandro Viola

Persone citate: Brian Faulkner, Carrington, Long Cash, Lynch

Luoghi citati: Belfast, Dublino, Londonderry, Londra, Ulster