Munari in lotta con Darniche

Munari in lotta con Darniche Si decide stamane l'appassionante Rallye di Montecarlo Munari in lotta con Darniche II pilota della Lancia alle spalle del francese (vincitore con l'Alpine in tre prove) dopo il ritiro di Andersson in difficoltà col cambio - L'italiano distanziato di 3'46" - Paganelli è costretto ad abbandonare dopo pochi km - A Larrousse (Porsche) la prima gara speciale /Dal nostro inviato speciale) Montecarlo. 27 gennaio. Il Rallye di Montecarlo sta vivendo la sua ultima e più intensa fase. Ore convulse, con le notizie che si inseguono e si accavallano sulle onde di Radio Montecarlo. Il centro operativo della gara si è trasformato in un gigantesco i — . .. i bivacco. Caffè e sigarette per la notte più lunga, carte e penne per stilare classifiche che possono cambiare da un momento all'altro. In montagna migliaia di persone si sono riversate sui colli di Turini e della Couillole. Centinaia le vetture provenienti dall'Italia. La gendarmeria ha bloccato le strade, si parla di ingorghi giganteschi. C'è molta neve, fa freddo, ma non importa. Il tifo è grande, l'entusiasmo e le fiamme di mille falò improvvisati riscaldano gli animi e i corpi. I superstiti della marcia di avvicinamento e del percorso comune di questa «corsa dell'anno» sono partiti per il circuito della montagna stasera alle 18,30. In programma 072 km su e giù per le Alpi Marittime e sette prove di velocità. Tanta folla anche qui a Montecarlo per il via, dato da una banchina del porto. II primo della carovana è Paganelli, con la Fiat 124 S IlìOO. Il forlivese è anche il primo a ritirarsi. Pochi chilometri di corsa, poi la martoriata frizione della vettura cede del tutto e a PaganelliRusso non rimane che tornare nel Principato. Peccato. Gli altri continuano, con Munari pieno di voglia di vincere. Sandro è partito senza sapere che il suo svantaggio dallo svedese Ove Andersson e dall'Alpine Renault è risalito a 40" dopo essere disceso da 42" a 10", per le ragioni che spieghiamo più avanti. « Glielo diremo dopo qualche prova speciale — hanno spiegato quelli della Lancia —. Averglielo comunicato ora, al via, avrebbe significato demoralizzarlo ». Una vera, amichevole congiura del silenzio. La prima prova speciale vede il successo di Larrousse. La strada del Colle della Madone non è innevata e i 270 cavalli della Porsche si fanno sentire. Darniche va meglio di Andersson e di Munari e passa in testa con 5" di vantaggio su Ander- sson e 1*2" su Munari. Tutto come previsto, battaglia a tre, tra la Lancia e le due Alpine con soddisfazione di Larrousse. Intanto si ritira Nicolas (Alpine Renault). Nella seconda prova spe- ciale ce 'a neve (ls chilome-| f,-t eli 0*J1 r, r-'a il Pnllo r\\ tri su 23) e c'è il Colle di Turini. Si aspetta un exploit di Munari e della « Fulvia », favoriti dalle condizioni del terreno, e invece l'italiano ottiene un modesto 23'51" contro il 21'53" di Darniche e il 22'16" di Andersson. C'è qualcosa che non va nella macchina, o si è tratta- to di un testa-coda con reta- tivo parziale innevamento? Gira la voce che si tratti di problemi di carburazione. In effetti, gli stessi Barbasio e Lampinen, compagni di squa- dra di Munari, hanno fatto meglio di lui. Darniche consolida il suo vantaggio. Munari è a 3 minuti: un distacco che si fa pesante. Il Rallye si inerpica sul colle della Couillole. Daini ..Ito . . , ,.,.,.v., 11 ...ir.linvo T' che è ancora il migliore. Il francese consolida il suo vantaggio in questa prima classifica provvisoria approfittando della cattiva prestazione del compagno di squadra An I dersson, che si trova ora con I appena 6" di vantaggio su Munari, che in questa terza prova speciale ottiene il ter- zo tempo. Andersson intanto è in difficoltà con il cambio. Gli entrano soltanto la 3' e la 4" tanto che subito dopo si ritira. Munari diventa 21 mentre Andruet è a sua volta in difficoltà avendo perso abbastanza tempo ai controlli I orari, pur mantenendo per ora il 3' posto. Si torna sul Turini con la quarta prova. Darniche si afferma per la terza volta da- vanti ad Andruet e a Munari. Darniche ha ora quasi 4' di vantaggio sull'italiano nella classifica basata sui tempi delle quattro prove disputate. Il francese sembra avviato 'al I successo, ma forse le sorprese non sono ancora finite. Oggi, verso mezzogiorno, gli organizzatori avevano comunicato la classifica ufficiale del percorso comune Monaco - Vals les Bains - Chambéry - Monaco. Due erano le variazioni importanti rispetto alla graduatoria data ieri sera, ed entrambe a favore di Munari e della Lancia. All'italiano veniva attribuito il successo anche nella terza prova speciale — da Le Moulinon ad Aintragues, 38 km — che era stato assegnato all'Alpine di Nicolas. Contemporaneamente, Andersson riceveva 2 secondi in più e Darniche tre. Munari si trovava quindi staccato soltanto di 10" da Andersson, e non di 42". Poi, poco prima del via, la doccia fredda: ennesimo cambiamento e sgraditissima restituzione a Munari del mezzo minuto tolto in precedenza. Stamane, Lancia ed AlpineRenault avevano inviato vetture di ricognizione e specialisti sulle strade della corsa per accertare con precisione, metro dopo metro, la situazione del fondo stradale. I rapporti indicavano neve sia sul Turini che sulla Couillole, forse al 60-70 per cento. Per j affrontare in modo migliore I ogni terreno, la casa torinese, j d'intesa con la Pirelli, aveva portato sul percorso sette tipi di pneumativi e di chiodi. Uno sforzo di uomini e mezzi che stava quasi per svanire in quanto la commissione sportiva del Rallye pareva addirittura intenzionata a squalificare Munari e Mannucci per un episodio capitato al via dell'ultima prova speciale di ieri (Rouaine). I due, per non avere vetture di altri concorrenti davanti, si sono portati in testa alla carovana, cercando di anticipare il loro turno di partenza: ddTNe è nata una grande confusione in cui hanno perso la testa anche i commissari del posto di controllo. Pare che, nlla finp tra l'eauinap/irin ita. I alia une, tr«i i equipdgfeio uà | mliano e gli addetti Siano VOla- I ate parole grosse, fatto sta che p— tra le molte versioni raccontate sull'accaduto — emerge una considerazione: Icvre quando si è forti non occorro- cecrano troppe furbizie. I commissari avrebbero voluto la mes-1 osa fuori gara di Munari o una penalizzazione. Per fortuna,, . , tutto SI e aggiustato con Una j pammenda. j nPresso gli squadroni delle j ^altre Case, ormai tagliate fuori dalla lotta per il primato, calma relativa. Alla Porsche I imprecavano ancora contro i pneumatici ed i chiodi, stesse accuse alla Ford, mentre alla Datsun ci si consolava pensando all'East African Safari, dóve le grosse 240 Z potranno 1 certo fare una migliore figura. Quelli della Fiat sostenevano, | a ragione, che con un filo di fortuna in più la situazione avrebbe potuto essere molto migliore. Paganelli, battagliero, ha fatto reclamo contro la penalizzazione di cinque minuti inflittagli per eccesso di | 2Velocità. «Ero in COlonìia COn I CTherier e Larrousse. I gendarmi hanno detto che Therier viaggiava a 50 allora, io a 101 e Larrousse a 55. Come è possibile questa differenza?». Forse, con il fatto che Therier e Larrousse sono francesi. Michele Fenu Prima prova: La Madone, km 18 - 1. Larrousse. Porsche, 16'26"; 2. Darniche, Alpine, a 15"; 3. Andersson, Alpine, a 23"; 4. Munari, Lancia, a 40"; 5. Fall, Datsun, a 51". Seconda prova: Le Moulinct, km 23 - 1. Darniche, in 2V53"; 2. Andruet a 13"; 3. Andersson a 23"; 4. Aaltoncn. a 29"; .5. Barbasio a 49"; 11. Munari, a l'58". Terza prova: St-Sauvcur, km 24 - 1. Darniche 1D'23"; 2. Aaltoncn (Datsun) a 8"; 3. Munari a 19"; 4. Larrousse ,a 24"; 5. Piot (Ford) a 38". Quarta prova: La Bollette, km 23 - 1. Darniche 2V44"; 2. Andruet a 14"; 3. Munari a 27"; 4. Aaltonen a 39"; 5. Piot a 48"; Classifica ufficiosa dopo quattro prove: 1. Darniche in 4 ore 52'38"; 2. Munari a 3*46"; 3. Andruet a 6'42"; 4. Larrousse a 16* 25"; 5. Aaltonen a 19'01"; fi*. Piot a 27*48'*-; 7. Lampinen a 32'21"; 8. Neyret (Alpine Retuxult) a 38' 06"; 9, Chasscuit (Alfa Romeo 2000 coupéra'39'26";. IO. Barbasio a 39'46'\ rI s! j d! pj ngI : ! i | j I j Montecarlo. Mimali, brillante protagonista del Rallye