Resta segreto il responso sul «dossier» di Brundage

Resta segreto il responso sul «dossier» di Brundage Sciatori dilettanti o professionisti? Resta segreto il responso sul «dossier» di Brundage Probabile un compromesso per salvare i Giochi di Sapporo - Il presidiente del Ciò duramente attaccato da Schranz - Incidente ad un bobbista americano (Nostro servizio particolare) Tokio, 27 gennaio. Sono proseguiti oggi in gran segreto i lavori della speciale commissione del Ciò incaricata di vagliare lo « status » dilettantistico degli atleti Iscritti alle Olimpiadi di Sapporo. A differenza di ieri, quando la commissione si era riunita all'hotel Imperiai al centro di Tokio, stamane la segreteria del Ciò non ha voluto fornire informazioni sulla seduta, facendola circondare dal. massimo riserbo ed aumentando pertanto l'attesa sulle decisioni che verranno prese. h" certo, comunque, che e stata presa in esame la famosa « lista nera » stilata da Brundage, lista nella quale comparirebbero una quarantina di sciatori accusati di professionismo. Ieri, co m'è nolo, erano state passate al vaglio le Iscrizioni del concorrenti per le specialità dell'hockey, del pattinaggio, del bob e dello slittino. Secondo alcune tndiscrezlont ta emmissione si Incontrerà domani mattina col presidente Avery Brundage per poi inoltrare un rapporto conclusivo all'assemblea generale del Ciò, convocata a Sapporo per le giornate di lunedì e martedì. Si ritiene che nessun dato verrà fornito alla stampa sul contenuto del documento finale, se non dopo le due riunioni plenarie di Sapporo. Molto dipende comunque dalla partecipazione o no all'Inchiesta della commissione del presidente della Federazione internazionale di sci, lo svizzero Marc Hodler, giunto stamane nella capitale nipponica. Hodler, ripetendo quanto già aveva detto alla partenza da Zurigo, ha precisato che la Fts non boicotterà l Giochi neppure se uno o più atleti dovessero venire squalificati, n Non abbiamo nessuna intenzione — Ila detto — di buttare a mare le Olimpiadi, :1 nostro line 6 quello di far conseguire ai Giochi un meritalo successo. Se tuttavia vi sarà una differenza nell'interpretazione sulle regole del dilettantismo fra il Ciò e la Fis, e se pertanto alcuni sciatori dovessero venire esclusi dalle competizioni delle prossime sc-'timane, alla Fis non resterebbe che far svolgere le gare In primavera In Europa, che sarebbero valide per i Campionati del mondo. Mi auguro tuttavia che ciò non avvenga ». Hodl:r esporrà il punto di vista della Fis domenica a Sapporo nel corso di una riunione del comitato esecutivo del Ciò. Non ha voluto commentare la notizia di fonte francese secondo cui tutta la squadra nazionu le verrebbe ritirata anche nel caso di un solo provvedimento di squalifica. « Sta al Ciò decidere e a tutti noi adeguarsi a quanto verrà stabilito », ha detto soltanto. Hodler avrà anche un colloquio con lo stesso Brundage i clic pero finora non ha sollevi tato l'incontro. E' chiaro comunque che il tempo stringe. Una decisione negativa da parte dell'assemblea plenaria avrebbe conseguenze gravissime sull'andamento dei Giochi, e si fa quindi strada con sempre maggiore attendibilità l'ipotesi di un compromesso, che salverebbe le Olimpiadi. A Sapporo intanto il veterano dello sci austriaco, Karl Schranz. si è espresso duramente nel con fronti di Brundage chiedendosi fra l'altro cosa succederebbe « se il presidente del Ciò fosse povero come lo siamo stati io e molti altri sciatori it. Ed ha aggiunto: u A mio avviso le Olimpiadi ideali sono quelle in cut non esistono discriminazioni di razza, religione, politica e censo. Se noi dovessimo seguire lino alla fine le raccomandazioni di Brundage, le Olimpiadi diventerebbero fatalmente una prova riservata solo a chi è molto ricco perché nessun uomo dotato di normali mezzi finanziari potrebbe eccellere in questo tipo di sport. Non penso che conti mol- to il sapere da dove provengano i nostri introiti. Questa faccenda della " purezza " di dilettanti risale al XIX secolo, quando gli sportivi erano ritenuti nuli'altro che dei " gentlemen ". Non spetta pertanto a noi giudicare i concorrenti sotto il profilo del dilettantismo o del professionismo, ma dovremmo giudicarli secondo il metro della loro bravura ». Schranz Ita quindi citato il proprio caso. Figlio dì un ferroviere di Sant'Anton, nell'Arlberg, e con quattro fratelli, lavorò In gioventù facendo i più umili mestieri per sostentare la famiglia dopo la morte del padre. Sciava per diletto, ma nel I960, a 21 anni, era già un asso affermato e si qualificò per le Olimpiadi. Nel 19112 tu campione del moti do per la discesa e la combinata e ad Innsbruck nel 1954 vinse la medaglia d'argento nello slalom gigante. Ora guadagna circa 110 milioni l'anno. Ventlsci delegazioni nazionali delle 35 attese per i Giochi, frullatilo, sono già a Sapporo dove il villaqgio olimpico conta fino ad oggi 1217 presenze, comprese 127 donne. r n

Luoghi citati: Europa, Innsbruck, Tokio, Zurigo