La figliastra ribelle di Giorgio Calcagno

La figliastra ribelle Stefania Casini, esordiente in Pirandello La figliastra ribelle L'attrice scelta da Buazzelli viene dal Movimento studentesco, ha partecipato alla contestazione della Scala: ed è nota come protagonista di un film di Germi « deamicisiano » E' una ragazzu dall'aria gentile, i capelli scivolanti giù fino alla spallu. con volute botticelliane: due occhi profondi, azzurri, che guardano con candore. E parla di problemi sessuali, di rivoluzione inorale, ateismo, verginilà. aborto, con una naturalezza che scandalizzerebbe molti uomini maturi. Stefania Casini si è resa nota al pubblico come protagonista di un film di Germi attaccato da tanti critici per il suo eccesso di buoni sentimenti (Le castagne sono buone, accanto a Gianni Morandi). E adesso è davanti a noi. nel caffè più aristocratico di Torino, sotto gli specchi ottocenteschi lungo le pareti. A questo tavolo si dev'essere certamente seduto, prima di Guido Gozzano. Edmondo De Amicis. Lei, fra una tazza di cioccolata e un vassoio di paste alla crema, cita Marx, Engels, Wilheim Relch, i testi talmudici delia rivolta studentesca. Dice e nella misura in cui », parla di analisi di strutture. E si guarda intorno, cerca, ire. gli scaffali, l'antica damine liberty delle caramelle Baratti ce Milano: rimasta uguale dai tempi della nonna. A Torino sta per esordire nei Sei personaggi, che Buazzelli prepara per il Teatro Stabile con la regia sua e di Svoboda. Sarà la figliastra: una parte che per le più importanti attrici è stata un punto di arrivo e per lei, studentessa di architettura al quinto anno, è un punto di partenza. « Oggi noi facciamo tutto prima u, dice sorridendo.A 1S anni se ne è venuta via di casa, per vivere solu: a 2(1 era con i giovani di Mario Capanna, che lanciavano pomodori contro le signore in visone alia « prima » della Scala; u 22 è rientrata nell'ordine, con la prima scrittura di un ente pubblico. Che cosa ne sa. una ragazza della sua generazione, di Pirandello e dei Sei personaggi'' — Lo avevo letto in terza media, allora credevo di averlo capito. Poi lo avevo messo da parte. — E invece non lo aveva capito. i giovani del Movimento stu dentesco non c'era tempo per parlare di letteratura. Discuti /amo delle cose che ci premevano di più: il momento contingente, la rivoluzioneilturale, Lenin. Marx... — Condivideva le idee de1 ? - Si, certo. E le pagavamotutti di persona. Io me ne sono venuta via di casa, al priuniversità, pe liberarmi dai miei genitoriche non mi lasciavano partecipare alle dimostrazioni e alle assemblee serali. — E come si mantenevada sola'.' — Facevo fotografie pubblicitarie, per ditte di abbigliamento. — Quanto guadagnava, a posa? — Non ero pagata a posa Per un giorno di lavoro, arrivavo fino a 40-50 mila lire. Potevo mantenermi bene, libera. — Lei è bella, è fotogenica. Non pensa che la maggior parte delle sue compagne non avrebbero potuto contare sulla stessa fonte di guadagno? Stefania Casini sorride: — Non è colpa mia se la natura è classista fin dal principio, — E dove vive? Dove mi capita. Non ho una mia casa. Ne ho tante, dove posso andare, coi gruppi dei miei amici. Si sta insieme, in comune, ci si scambia tutto. — Anche gli abiti che porta?— Certo, tante volte li ha già portati qualche mia amica. — Crede in Dio? — No, da tanto tempo. Non potevo credere in una religione che dava un'autorità speciale ai preti. — Pensa che si sposerà, un giorno? — Dovrebbe succedermi qualcosa di molto grave per farlo. Dovrebbe entrarmi proprio qualcosa di storto nel cervello. Non credo nel rapporto tra i figli e i genitori.— Crede nell'amore? — Si, a condizione di non considerarlo come possesso. Dev'essere slancio, curiosità, voglia di donarsi e di prendersi, non soltanto fisica. — Quante volte è stata innamorata? — E come faccio a ricordarlo? Tante volte. — E ora' La sua sicurezza, a questopunto si inclina. — Ora ho dovuto dimenticare tutto, per poter fare questo lavoro. Non credevo che fosse cosi difficile. Le contestatrice aiutatadalla « natura classista » halasciato da due anni i grup-pi della rivolta studentescacome tanti altri giovani della sua età: « Era un movimento importante; ma a un certo punto ho dovuto sceglierefra la rivoluzione e il teatroAlla rivoluzione non servono gli artisti. E io ho scopertoinvece, che desideravo fare l'attrice ». — Pensa che i giovani desuo gruppo approvino la scel1 ta da lei fatta1' — Non so se l'approveran! no. Penso che saranno interessati da un'opera come Sei personaggi. Dovrebbero accorgersi che non è teatro borghese: almeno se recitato in un certo modo. La ragazza che « ha fatto tutto prima» si è accorta che iPirandello letto in terza media non era servito a nientee tante delle esperienze sue. cessive non le avevano rivelato il conflitto che c'era aI l'interno di lei stessa. — Ho cominciato a scoprirlo ora, quando me lo ha fato leggere Buazzelli. Atira: verso Pirandello, è venutfuori i! problema della miambiguità: perché, nonostan; te le mie idee, io faccio l'atrice, e sono presa nel sugioco. Giorgio Calcagno Stefania Casini: dal Movimento studentesco al teatro (Moisio)

Luoghi citati: Milano, Torino