Favorevoli le previsioni per l'«Europa dei dieci» di Mario Salvatorelli

Favorevoli le previsioni per l'«Europa dei dieci» Commenti all'allargamento della Cee Favorevoli le previsioni per l'«Europa dei dieci» Zagari: « Ci sarà un balzo in avanti negli scambi » - Il salto « qualitativo » dell'economia - Matteotti: « Effetti positivi anche per il turismo » (Nostro servizio particolare) Roma, 24 gennaio. L'allargamento della Comunità europea da sei a dieci Paesi non è solo un salto di quantità, ma anche di qualità. E' questo il motivo sul quale si insiste nei commenti romani all'adesione alla Cee della Gran Bretagna, dell'Irlanda, della Norvegia e della Danimarca, firmata sabato a Bruxelles. Dal ministro del Commercio estero, Mario Zagari, al ministro del Turismo, Matteo Matteotti, dalla confederazione dell'Industria alla Confcommercio, al di là degli aspetti quantitativi di una area economica che « per popolazione, per commercio in- ternazionale, per produzione nei principali settori di base si pone al primo posto nel mondo sviluppato, superando già in partenza Stati Uniti, Unione Sovietica, Giappone », si guarda, infatti, alle prospettive di uno sviluppo « più alto e qualificato », alle possibilità di progressi in misura geometrica, come insegna l'esperienza della Comunità « a sei ». In dieci anni di mercato comune, le esportazioni italiane verso il resto dell'area comunitaria sono aumentate del 425 per cento, le importazioni italiane dagli altri cinque Paesi del 370 per cento, fa rilevare Zagari, il quale confronta questi incrementi con quelli del 140 e del 105 per cento, rispettivamente, registrati nello stesso periodo di tempo con i quattro Paesi che oggi aderiscono alla Cee. «E' quindi facilmente prevedibile, aggiunge il ministro del Commercio estero, un balzo in avanti negli scambi tra questi Paesi, cai dovrebbe accompagnarsi una più profonda compenetrazione delle economie dei dieci Stati membri ». Secondo Zagari, infatti, l'applicazione di regole uniformi nei settori della politica commerciale, della concorrenza, delle condizioni di approvvigionamento e di produzione la realizzazione di un'unione doganale più ampia, nella quale verranno a inserirsi industrie ad alto contenuto tecnologico, « potranno imprimere la spinta necessaria per la realizzazione degli obiettivi che la Comunità si è prefissa: una politica industriale comune, una politica regionale coerente, l'unione eco nomica e monetaria ». Il ministro ha poi sottolineato le possibilità di maggiori aperture che ima comunità a dieci potrà realizzare con gli Stati Uniti, con i Paesi a economia e commercio di Stato e con il Terzo Mondo. « L'importante, però, ha ammonito Zagari, è che queste cose si vogliano e che si creino per Mario Salvatorelli (Continua a pagina 2 in seconda colonna)

Persone citate: Mario Zagari, Matteo Matteotti, Matteotti, Zagari