Il campionato si allunga di Giovanni Arpino

Il campionato si allunga Il campionato si allunga 11 girone d'andata si chiude oggi col batticuore, superando i temi strettamente tecnici che riguardano le squadre capoclassifica o quelle impegnate a lottare per 1 itnore di retrocedere. Troppi protagonisti mancano dal palcoscenico: da Piati a Chiarugi, dal vicentino Damiani (un'altra ala colpita dalla malasorte di gennaio) fino a Bettega. E bisogna andare a Vicenza per vedere come i bianconeri, compagni di « Bobby-gol ». riusciranno a superare lo choc. Il campionato si in torbida. Cosa conti un uomo negli schemi che una squadra riesce dopo lungo tempo a mandare a memoria, lo ha dimostrato proprio il club in migliore salute, cioè Unici-. Perduto Jair. il gioco funzionale ed esperto dei campioni d'Italia subì un ristagno profondo. E Jair non era certo un mago. Chi lo ha sostituito. Pellizzaro. non è più mago di lui, anzi, però ha consentito l'aprirsi d'una manovra nerazzurra altrimenti vittima di vuoti d'aria c imbottigliamenti senza esito. Betiega. nella Juventus, ha un peso decisamente superiore all'apporto di Jair o di Pellizzaro nell'Inter, e persino a quello di Prati nel Milan. che oggi fa o tende a l'are gioco diverso rispetto agli antichi schemi, data la spinta di Bigon e la vivacità di Sognano, di Villa. Beltega eia (e saia ancora) la ii punta » su cui convergeva- no quasi tutti i palloni alti, l'uomo che il movimento di Anaslasi riusciva a liberare in area, l'attaccante chesfruttava l'immensa carica del centrocampo juventino.Chi ha seguito i biancone- ri da San Siro a Cagliari e poi contro la Fiorentina hanotato una certa rilassatezza fisica, causata dalle fatiche immani dei Furino, dei Causici, dello stesso Anastasiche — salvo miracoli, nel football sempre possibili — non possono spremersi a quel ritmo per mesi e mesiOra va riveduto il gioco, perché Novellini (tra l'altro militare, cioè in un periodo inai felice per un giocatore di football) dovrà fare il « suo » numero, non quello di « Bobby ». A questi rilievi, si aggiungono tutte le altre incognitedi natura psicologica: gli uomini di Riva precipitarono in crisi profonda quando Gigi fu « rotto » a Vienna. Allora Scopigno disse un'amara verità. Questa: « Sema Riva, ci toccherà giocare al football, ecco il guaio ». PerchGigi, con i gol e la potenzin avanti, faceva da pernopuntello e arma risolutricper la squadra intera, mascherandone le deficienze. Lsentenza di Scopigno va esa1 aulente rivoltata per la Juventus. E suona: oggi ai bianeoneri toccherà fare i gostringendo la manovra e potandola fin sotto l'area avvesaria, dove i Capello e ì Causio, nel momento di maggiosplendore della Juve-jet, sapevano battere palloni micdiali. E' il terzo, grave esame pela Juve, dopo quello del« resistenza » a San Siro dopo la rabbiosa rimonta dterminata dalla sconfitta dCagliari. Ed è. come si dicva all'inizio, un esame all'isegna del batticuore, perchtutti, oggi, penseranno a Vcenza, a come e quanto bianconeri sapranno reagirreinventando se stessi. Favorita è l'Inter, che gica conno il meschino Varee dovrebbe proseguire la ctena dei suoi gol. E il Milaa Catanzaro non avrà vita fe:lc: Rocco, che e finissimesperto d'umori, si lamenquando mito va bene, mprivalo di Prati e di Senntinger, indurisce la grinta, pdare animo ai suoi. Poi vieil Torino che col Bologna, altri tempi, avrebbe fattosderare il vecchio termine « classica n per la sua partiE' un Torino che deve ritvarsi subilo: ma bisogna dclic Giagnoni ha fegato e telligenza encomiabili se ii rimesso a scuola» Pulinoè un ragazzo che potreblare lutto nel football, qloia venisse dirozzato. E dirozzarlo è compilo che guarda l'intero fui uro grala, Crediamo che l'onesagire di Giagnoni debba tvar conforto sul campo, che se il Bologna commuoper la sua situazione cosi co lieta. Ombre sinistre sul mondel pallone: dai debiti a j incidenti, dai «pronunciamenti » alle malattie, queslo inverno non è stato certo propizio. Eppure la forza del football consiste proprio nelle sue stupefacenti ed emozionanti capacità di rinascita. Vedremo, tra Vicenza e Catanzaro, la forza di reazione disponibile presso bianconeri e milanisti. La carta sembra dire: Inter. L'anno scorso cantava: Milan. E tuttavia il Milan non vinse, precipitò anzi in picchiata. Perché la carta, la teoria, il calcolo astratto bisogna riscontrarli sui campi ostili (e lo sono tutti), lasciando un margine al Caso, ora benigno ora anche troppo malefico. Saranno queste prossime settimane, saranno le fatiche e lo stress delle coppe a determinare la svolta decisiva. Oggi, davanti a una squadra che sviluppa un football dignitoso, che ha subito mucchi di gol ma ne ha pure segnati, e cioè il Vicenza, la depauperata Juventus deve far valere non solo il carattere, ormai confermato come j coriaceo e talora esaltarne. I ma anche l'embrione d'una 1 nuova manovra offensiva. Altrettanto si può dire per il ! Milan in Calabria. Poi biso I gnerà trarre un bilancio di | « fine andata ». Ma è chiaro che si tratterà d'un consunI tivo provvisorio e carico di dubbi: all'improvviso, e come investilo da un vento mali jgno, il campionato riappare ! lunghissimo. Non c ancora i lecito i forse neppure leale i scommettere su chi vedrà ! lena per primo Giovanni Arpino

Luoghi citati: Bologna, Cagliari, Calabria, Catanzaro, Italia, Torino, Vicenza, Vienna