fermato a Kiev in Ucraina Viktor Nekrasov lo scrittore che ricevette il "premio Stalin,, di Paolo Garimberti

fermato a Kiev in Ucraina Viktor Nekrasov lo scrittore che ricevette il "premio Stalin,, Continua nell'Urss l'offensiva contro i "dissidenti fermato a Kiev in Ucraina Viktor Nekrasov lo scrittore che ricevette il "premio Stalin,, E' stato rilasciato dopo un interrogatorio e la perquisizione del suo alloggio - Anche a Leningrado la polizia controlla i «contestatori» del regime - Arrestato a Mosca il fisico Kronid Lubarskij (Dal nostro corrispondente) Mosca, 19 gennaio. Anche Viktor Nekrasov, uno degli scrittori più apprezzati e politicamente liberi della generazione postbellica, è stato messo sotto controllo dalla polizia politica nel quadro della vasta operazione contro quelli che la « Pravda » ha definito « i « cosiddetti "dissidenti" della società socialista» (la parola "dissidenti" è, in russo, un neologismo, impiegato per la prima volta giovedì scorso dal giornale del plus). La casa dello scrittore, a Kiev, è stata perquisita negli stessi giorni in cui undici « nazionalisti » venivano arrestati nella capitale ucraina e a Lvov. Lo stesso Nekrasov è stato fermato e interrogato dagli agenti, eppoi rimesso in libertà. Il fermo di Nekrasov — del quale si è avuta notizia soltanto oggi da fonti non ufficiali — dà una dimensione nuova alle misure poliziesche della scorsa settimana. Lo scrittore non è un attivista del dissenso, né può essere accusato di aver sistematicamente cercato contatti con i giornalisti stranieri. Insom ma, Nekrasov, membro del pcus dal 1944, non può essere messo sullo stesso piano di un Amalrik, di un Bukovskij o di un Jakir, sebbene il suo nome sia apparso tra i firmatari delle petizioni in favore di Sinjavskij e Daniel. Tuttavia, Nekrasov — come Solzenicyn, del quale sembra condividere le idee politiche, ancorché la tematica letteraria sia diversa — ha sempre dimostrato una certa riluttanza ad accettare i dogmi dell'ortodossia letteraria. Già nelle «Trincee di Stalingrado», uno dei suoi primi lavori, si potevano cogliere i segni di un'indipendenza ideologica, che mancavano, totalmente in altre opere dello stesso periodo e sullo stesso tema, come «La giovane guardia» di Fadeev o «I giorni e le notti» di Simonov. La sua sincerità — mantenutasi anche in una notevole opera posteriore. «Nella città natale» (1954) dove emerge una critica abbastanza aperta alla burocrazia nel partito, all'opportunismo e all'ingiustizia — non gli ha impedito di ottenere, nel 1947, un altissimo riconoscimento quale il «Premio Stalin», ora diventato più anonimamente «Premio di Stato». Soltanto quando si è spinto troppo oltre — proponendo delicati confronti tra la società russa e quella occidentale nelle «Note di viaggio» pubblicate dal Novyj Mir di Tvardovskij — si attirò qualche critica, sebbene assai blanda e non ufficiale, durante un incontro con altri esponenti Aell'intelligencija ucraina. Questo schematico ritratto può servire a valutare meglio la gravità del momento politico interno. Il «caso Nekrasov» è la tessera più inquietante del mosaico di notizie degli ultimi giorni. Ci trovia mo di fronte non ad una semplice operazione di pali zia negli ambienti del dissenso attivo, ma ad una repressione sistematica dell'intelligeneija liberale. Altre notizie, del resto, sembrano confermare questa diagnosi. Anche a Leningrado vi sono state perquisizioni ed | interrogatori nei confronti dei più noti contestatori locali. E a Mosca è stato arrestato il fisico Kronid Ltibarskij, la cui abitazione era stata perquisita nella notte tra venerdì e sabato contemporaneamente a quelle di altre sette persone, tra le quali Pjotr Jakir. Lubarskij era stato convocato dalla polizia lunedì e da allora non è più tornato a casa. Paolo Garimberti

Luoghi citati: Kiev, Leningrado, Mosca, Stalingrado, Ucraina, Urss