Condannati a 6 mesi con la condizionale due fanti accusati di insubordinazione

Condannati a 6 mesi con la condizionale due fanti accusati di insubordinazione Condannati a 6 mesi con la condizionale due fanti accusati di insubordinazione Un terzo è stato assolto - Nella caserma di Novi avevano affìsso volantini ritenuti sediziosi - Manifestazione di solidarietà davanti al tribunale militare Scarcerati i tre tanti delia caserma u Giurgi ii di Novi Ligure, accusati di concorso in attività sediziosa e ir subordinazione con ingiurie a superiori. Il tribunale militare ha infatti concesso la condizionale e la sospensione ai aue soldati, Michele Trapanarti. 22 anni, di Muterà, e Gabriele Giunchi, suo coetaneo, di Forlì, condannati a C mesi di carcere per attività sediziosa. 11 terzo imputato, Domenico Gavella. 22 anni, di Ravenna, è stato assolto per insufficienza di prove dallo stesso reato. L'insubordinazione è stata derubricata dai giudici in vilipendio alle Forze armate. Il tribunale non ha potuto procedere per mancata richiesta al ministro. Il p.m. col. Tattoli aveva Chiesto 20 mesi per Gavcl.a e 14 per Trapanare e Giunchi. 25 ottobre '71. Sui muri delia caserma « Giorgi », sede del 157 Reggimento fanteria « Liguria ti si trovano affissi 7 volantini ■ clostllati. Vi si legge, t:a i'a.iro: li In caserma siamo costretti a sopportare le privazioni, !c unii nazioni, le otfese da parte degli lenito » Domen ufficiali e dobbiamo fare cose che non ci piacciono sotto la continua minaccia di punizioni e denunce. Nell'esercito .siamo privati di tutte le libertà. Smettiamo di sopportare tulio questo in si- Gavella viene sospettato di aver scritto e affisso i manifesti. Gli ufficiali del reparto perquisiscono la branda di alcuni soldati. In quello di Gavella trovano lettere, libri e riviste tra cui (i Sette Giorni », u La vi ta di Gramsci ii, « Il manifeslo ». Il materiale sequestrato e definito « verosimilmente antimilitarislu n. Gli inquirenti dichiarano che « l azione del Gavella in seno alle Forze armate è inequivocabilmente diletta al vilipendio, al'.'istigazione, alla rivolta». Scattano le denunce e le manette. I] 27 ottobre i carabinieri lo portano nelle carceri militari di Peschiera (Veronal; due suo: ì ornici, Trapanare e Giunchi, lo saj lutano col pugno chiuso. Il gesto non sfugge agli ufficiali che per j qui!iscono le brande e gli zaini dei due: vengono sequestrati pubblicazioni, lettere, scritti. Trapanerò, interrogato, ammette di essere stilli, l'autore dei manilesti affissi sui muri della caserma. Aggiunge che discute con Giunchi e altri di «certi problemi ». Nuove denunce e ì due vanno a te. ner compagnia al Gavella a Peschiera. Ieri il processo. Davanti al tribunale militare sfilano gruppi con cartel!: di solidarietà verso i tre imputati e di critica all'ordinamento delle Forze armate. Centi naia di agenti ben equipaggiati i circondano il palazzo. Non vi so | no incidenti. Dice Trapanare: « Ho scritto io il manifesto di protesta. Oli altri due non c'entrano Gavella era il bersaglio dei superiori per le sue idee politiche. Cercavano di pu I nirlo in ogni occasione ». Guvel ' la e Giunchi confermano. La sentenza del tribunale ipresidente gen Ferrando, p.m coi Tattoli) viene letta dopo 30 m; . nun di camera di consiglio. Alla - difesa gli avvocati Costanzo, Zancan, Gambi e Ferrari.

Luoghi citati: Forlì, Liguria, Novi Ligure, Ravenna