Sette sciatori volano fuori pista e si feriscono in una gara a Pila

Sette sciatori volano fuori pista e si feriscono in una gara a Pila Gli incidenti durante una discesa libera nazionale Sette sciatori volano fuori pista e si feriscono in una gara a Pila Due piemontesi e un altoatesino hanno riportato gravi lesioni e sono stati trasportati in elicottero ad Aosta - La velocità e la lunghezza della pista sarebbero le cause degli infortuni (Dal nostro corrispondente) Aosta, 15 gennaio. Sette sciatori sono rimasti eriti durante la gara di discea libera di qualificazione naionale «Trofeo Rosa-Paney», disputatasi stamane sulle nevi di Pila. Le loro condizioni ortunatamente non sono gravi, com'erano apparse in un primo momento. Tre discesiti — Gian Silvio Rolando, 24 anni, di Trivero (Vercelli), Walter Caffoni. 21 anni, di Macugnaga (Novara), delle Fiamme Gialle di Predazzo Trento), e Willy Demetz, 21 anni, di Selva Gardena, del I Centro sportivo carabinieri — j che hanno riportato lesioni più gravi, sono stati trasporati all'ospedale di Aosta con un elicottero della Scuola miitare alpina, pilotato dal tenente colonnello Zuani e dal \ capitano Elia. I sanitari hanno riscontrato j al Caffoni una grave contttsione alla colonna cervicale. La prognosi ò di 40 giorni. Roando e Demetz guariranno in | un mese, rispettivamente per una contusione all'anca sini-1 stia e per un profondo taglio all'avambraccio sinistro. Gli altri quattro sciatori hanno riportato contusioni e frattu-1 re guaribili in una ventina di giorni. Dopo essere stati medicati al pronto soccorso del Centro traumatologico dal dottor Chiantaretto di Pila, sono rientrati nelle loro città. La gara s'è iniziata alle 11, sulla pista numero 3 del nuo vo centro sulle pendici del l"Drinc, a 15 chilometri dal | capoluogo regionale. Sulla pista, uno stretto budello costeggiato da grossi abeti, con una lunghezza di oltre tre chilometri, una larghezza di una quindicina di metri, e un dislivello di 801), si superano a volte i cento chilometri orari.1 Il primo a cadere è stato il numero 1 Rolando, tra i favoriti della competizione che vinse già nel '68. Il discesista è «volato» a circa 30 metri dal traguardo mentre affrontava l'ultimo dei tre vertiginosi «schuss»: sbilanciatosi nell'impatto con il terreno, è I entrato in «rotazione» perdendo l'equilibrio, «fi' siato unì attimo — dirà più tardi in ospedale —, ho cercalo di riportarmi sulla linea di mas- \ sima pendenza; ho sentilo un (hprtorte dolore alla schiena. la\ nneve che mi riempiva la hoc- i gca. Poi sono svenuto». Rolan- \ rdo è giunto al traguardo in j muna nube di neve, ruzzolando j slungo il pendio a velocità lolle. Soccorso, è stato immediatamente trasportato in ospedale. Si temeva che avesse riportato lesioni alla testa per il sangue che gli usciva dal naso e dalle orecchie. Poco dopo, in circostanze pressoché simili e nello stesso punto, gli altri incidenti. A pochi istanti l'ima dall'altra le cadute di Cationi e Demetz. g«ppmscclM11 primo dopo un ruzzolone ldi oltre cento metri è rimasto ' tesanime sulla pista. Demetz ! vnel «volo» ha perso uno sci, vche l'ha colpito con violenza ! pni braccio sinistro: l'affilata ilamina è penetrata nelle car- mni, procurandogli una vasta i vlacerazione. La gara s'è conclusa con la vittoria del valdostano Fran-1 co Bieller, delle Fiamme Gialle di Predazzo, che è sceso in | l'55"24, alla media di 98 chilometri orari. «Era sufficiente j rimanere in piedi — ha com- i mentato il direttore della I Scuola di sei di Pila, Guido j Bredy — è sempre la cosa più difficile in una "libera"». Oltre 15 gli sciatori che per I diversi motivi sono caduti, su 00 iscritti. «La causa principale — ha affermato Guido Bredy — è stata però la stanchezza. Scendere per ol-1 tre 3 chilometri su una pista I tormentata come il "Bosco" con punte di oltre cento chilometri ull'oru è una prova durissima per qualsiasi atleta, anche per il più allenato». nIdrgsdld i j | | | Pila. Uno de! sette infortunati nella discesa libera al momento del « volo » fuori pista (Foto Ferrerò)