Che cosa intendono fare i sindacati per giungere all'unità dell'Europa?

Che cosa intendono fare i sindacati per giungere all'unità dell'Europa? Che cosa intendono fare i sindacati per giungere all'unità dell'Europa? Tavola rotonda con i segretari confederali Cisl, Cgil, Uil e dei federalisti - Incertezza sulla chiamata dei lavoratori per eleggere il Parlamento multinazionale 1 sindacati sono disposti a schierarsi con il Movimento federalista per ottenere l'unità politica dell'Europa? La domanda è stata posta da Mario Albert ini, segretario italiano del Movimento federalista europeo, nel corso di una tavola rotonda svoltasi con la partecipazione di tre segretari confederali: Armato della Cisl; Didò della Cgil; Rossi della Uil. Erano presenti anche Delpiano della Cisl e Bordon della Uil. Non è intervenuta la Camera del Lavoro ed erano assenti i sindacalisti di orientamento comunista. I federalisti italiani hanno presentato al Senato uh progetto di legge d'iniziativa popolare per ottenere che i rappresentanti dell'Italia nel Parlamento europeo vengano eletti direttamente dalla popolazione. " Attraverso questa azione i federalisti si pongono due obiettivi: ravvivare l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema dell'unità europea, trascinare, con l'esempio, anche le altre nazioni del Mec in modo da avere un Parlamento europeo veramenle rappresentativo per arrivare all'unità politica. ii L'Europa unita — ha sostenuto Albertini — è necessaria per tronteggiare l'egemonia americana e la potenza sovietica. Si pone, inoltre, come esigenza primaria, nell'interesse dei lavoratori, per controllare. In qualche modo, lo strapotere delle Imprese multinazionali ». I tre segretari confederali hanno risposto con una certa prudenza, anche perché le posizioni, nel futura sindacato unitario, non sono unanimi, come dimostra l'assenza dei sindacalisti comunisti dal dibattito. Armato. Didò e Rossi — pur con diverse sfumature — si sono dichiarati d'accordo sull'esigenza di arrivare all'unità europea e d'accordissimo sulla necessità di creare una forza che possa confrontarsi con le imprese multinazionali. Però non se la sentono di mobilitare 1 lavoratori per ottenere che ì rappresentanti italiani nel Parlamento europeo vengano eletti con la scheda, ii I lavoratori — hanno detto, in sostanza — hanno bisogno di obiettivi concreti. Inoltre si tratta di sapere che tipo di Europa unita si sta configurando ». La Cgil, Cisl e Uil, per rimuovere un grosso ostacolo che minacciava di rendere difficile l'unità sindacale, hanno deciso di abbandonare le organizzazioni internazionali alle quali aderivano: Cisl e Uil usciranno dalla confederazione dei sindacati liberi e la Cgil si staccherà dalla federazione sindacale mondiale (alla quale fanno capo i paesi comunisti). Per non restare isolati tenteranno ora di dar vita ad una organizzazione sindacale internazionale dei paesi dell'Europa occidentale (è questo il contributo che intendono dare all'unificazione europea). Però l'impresa viene giudicata u diffìcile » perché parecchi sindacati europei sono «arretratl» rispetto alle rivendicazioni che vengono poste in Italia in materia di orari, ritmi di lavoro, straordinari, anticipo dell'età pensionabile, ruolo del sindacato nella società ecc. Anche le precedenti orgatùzzazioni internazionali ii servivano a poco, come dimostra ti fatto che — sono parole del socialista Didò — ì sovietici comprano le catene di montaggio per le auto, mentre noi stiamo lottando contro questo tipo di organizzazione del lavoro u. Didò ha citato un altro esempio: u Quando, in sede europea, abbiamo posto il problema dell'orario di lavoro, abbiamo visto i sindacati tedeschi schierarsi con il loro governo e con i loro padroni contro la proposta ». I sindacati italiani affronteranno anche il problema delle imprese multinazionali. Il segretario della Cisl Delpiano ha annunciato che nel mese di marzo si terrà a Torino un convegno sindacale europeo. j# J#

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