"La Chiesa dovrà schierarsi a fianco del mondo operaio"

"La Chiesa dovrà schierarsi a fianco del mondo operaio" La lettera pastorale del cardinale Pellegrino "La Chiesa dovrà schierarsi a fianco del mondo operaio" Ha spiegato: « La scelta preferenziale dei poveri, indicata dal Vangelo, si traduce nella società industriale in una scelta di classe » - Tre criteri: povertà (radicale revisione della mentalità corrente), libertà (nessun uomo è padrone di un altro), fraternità Leumann: venerdì a Roma un incontro per sbloccare la situazione La scelta preferenziale verso i poveri, indicata dal Vangelo, si traduce per la Chiesa che opera nella società industriale in una « scelta di classe » in favore del mondo operaio. La povertà che colpisce chi lavora alle dipendenze di altri ha due caratteristiche: quella economica, dovuta ai « bassi salari ancora diffusi », ma soprattutto quella di « asservimento di imponenti masse alle decisioni di gruppi ristretti che traggono il loro potere dal possesso dei capitali e delle tecnologie ». Ma questa scelta prioritaria « non implica odio contro il ricco: c anzi la via per indicargli la sua stessa salvezza ». Sono affermazioni contenute in una lettera pastorale che mons. Pellegrino indirizza alla diocesi con il titolo ti Camminare insieme ». Il documento vuole essere essenzialmente un ti allo di governo ». Avvalendosi del contributo di un anno di studi e discussioni dei Consigli pastorale e presbiteriale e di numerosi piccoli gruppi spontanei di sacerdoti e laici, l'arcivescovo ha tracciato delle « linee programmatiche ». Lo ha detto ieri al Circolo della stampa durante un incontro con i giornalisti per presentare l'iniziativa. Ha aggiunto che la sua lettera si basa su di un trinomio. « Povertà, libertà e fraternità, principi a cui si deve ispirare il lavoro nella diocesi ». A proposito della povertà, la pastorale invita « ognuno ad interrogarsi sull'uso dei beni economici, secondo le necessità proprie e della famiglia, tenendo conto del bisogni degli altri ». Afferma: « Occorre una radicale revisione della mentalità, ancora largamente dominante, secondo cui ognuno è padrone dei propri averi e ne fa quello che vuole, mentre la proprietà privata non costituisce per alcuno un diritto incondizionato ed assoluto ». La denuncia dell'abuso del denaro si accompagna a quella del « consumismo attraverso cui, stimolando bisogni artificiali, si creano nuove forme di sfruttamento dell'uomo e di attentato alla sua libertà a solo beneficio della produzione e del capitale ». Ma la denuncia non basta. « I credenti devono inserirsi concretamente nelle vicende umane con l'attività sociale e politica, svolta nelle forma richieste dalla vocazione di ciascuno, per far evolvere le strutture ed adattarle ai veri bisogni presenti ». Il secondo principio dettato dal Cardinale come fondamento dell'attività della chiesa torinese è lit libertà. Un paragrafo della lettera è dedicato ai rapporti di lavoro. « Nessun uomo — scrive mons. Pellegrino — può vantare diritti di padrone, nel pieno senso della parola, su di un altro uomo ». Nella fabbrica e nell'ufficio il ti padrone e un eguale con cui il lavoratore ìia stipulato un contratto. Questo rapporto dovrebbe riconoscere ul lavoro umano un valore superiore agli altri clementi della vita economica ». Troppo spesso avviene invece che, « mentre poche persone dispongono di un ampio potere di decisione, molti mancano quasi totalmente delle possibilità di agire di propria iniziativa o sotto la propria responsabilità, permanendo talvolta in condizioni di vita e di lavoro indegne di una persona umana 11. Il Cardinale richiama quanto disse nell'aprile del '66 in duomo in merito alle lotte sindacali. In quella circostanza sottolineò « il diritto di partecipare Uberamente alle attività delle organizzazioni del lavoratori senzu incorrere nel rischio di rappresaglie ». Esigenze di umanità e di bene comune « richiedono a tulli lo sforzo costante per comporre pacificamente i conflitti ricorrendo ad un dialogo sincero tra le parti. Ma lo sciopero può rimanere, anche nelle circostanze odierne, un mezzo necessario, benché estremo, per la difesa dei propri diritti e la soddisfazione delle giuste aspirazioni dei lavoratori ». In queste lotte la solidarietà ii si impone come un dovere ». ti Nessuno ha diritto di fare violenza alla libertà del singolo. Ma surebbe egoismo riprovevole man¬ ccpssdrspCszdmcgl care di solidarietà con i propri compagni di lavoro, solo allo scopo di evitare noie, nell'attesa di sfruttare i vantaggi derivanti dai sacrifici degli altri », ii Quanto ho detto a proposilo di libertà — continua la pastorale — introduce la riflessione sul terzo elemento del nostro programma: la fraternità ». 11 Cardinale ricorda che per il cristiano significa ricercare « inizlatìve concrete per superare le divisioni di ogni genere tra gli uomini ». La loro crescita va stimolata a con riguardo tutto speciale a chi è più oppresso, emarginalo, sofferente ». * * Per sbloccare la situazione alla Leumann dì Collegno, ci sarà venerdì prossimo, a Roma, un incontro tra 11 ministro delle Partecipazioni Statali Piccoli e rappresentanti della Regione. Lo ha annunciato l'assessore regionale al lavoro Visone, all'assemblea del dipendenti dell'azienda (circa 600) riunita nello stabilimento, per l'Incontro con I rap¬ presentanti del consiglio regionale. Vi hanno partecipato Garabcllo (de), Benzi (psdi), Zanone (pll), Viglionc (psl). Giovami (psiup), il vicepresidente dell'assemblea Sanlorcnzo (pel), gli assessori Vlettl e Visone, il sindaco di Cnllegno Bertotti, il rappresentante della Cisl, Delplano. La riunione a Roma sarà pre¬ceduta, secondo una proposta diSanlorenzo e Giovana, da un in contro in Regione, fra la prò prietà della Leumann e sindacati giunta, capigiuppo, esperti finan ziari, maestranze. Si esaminerà lo stato degli impianti, dell'occupazione, degli investimenti, oltre alla situazione finanziaria e alla contabilità dell'azienda. « Bisogna andare dal ministro — si è ripetuto — con dati chiari ». Il dott. Dall'Armi, per la direzione e il consiglio di fabbricaha illustrato alcuni dati e previsioni sull'attività dell'aziendaNell'estate '71 si sono vendute 56.444 it pezze »; nell'estate '72 le pezze vendute sarebbero state 74 mila, con un incremento del 30-40 per cento. L'anno scorso (710 dipendenti) il fatturato si è aggirato su 4 miliardi e 200 milioni; quest'anno (600 dipendenti) avrebbe superato i 5 miliardi (incremento del 30 per cento). Quelli della Leumann — sempre secondo Dall'Armi — sono u prezzi di mercato, leggermente superloquelli della concorrenza » per i migliori servizi che l'azien da è in grado di dare Il sindaco Bertotti ha riferito che il Consiglio comunale ha deliberato la requisizione della fabbrica e il no alla speculazione edilizia sull'area dello stabilimento Leumann. Artigianato Torino e provincia — Il consiglio ha eletto gli organi direttivi. Presidente: Sgarlazzetta. Vice presidenti: Ferraris e Trombotto. Segretario responsabile: Lalli. Consegretario: Jacona. Compongono la giunta: Bonino. Casotti, Egardi. Ferrara, Giraudo, Greganti, Mossotti. Segreteria: Bechis, Cogllandro, Tabor, Egardi.

Luoghi citati: Cardinale, Collegno, Roma, Torino