Assicurazione obbligatoria Un aspettò da riesaminare di Mario Salvatorelli

Assicurazione obbligatoria Un aspettò da riesaminare Il "diritto di sconto,, sulle polizze auto Assicurazione obbligatoria Un aspettò da riesaminare Chi denuncia un sinistro, indipendentemente dal fatto che il responsabile sia lui stesso o la controparte, viene a perdere il benefìcio della riduzione (Nostro servizio particolare) Roma, 13 gennaio. Sia per le polizze in corso al 12 giugno 1971, sia per quelle di nuova emissione, fino a tutto VII giugno 1972 i premi per l'assicurazione obbligatoria responsabilità civile di veicoli a motore continueranno a godere della riduzione del 10.75 per cento, prevista dal decreto con cui il ministro per l'Industria e il Commercio approvò le tarlile dell'Rca obbligatoria. Dopo 11 12 giugno 1972 avranno diritto alla riduzione solo gli assicurati che non denuncino sinistri. Resta inteso che chi non abbia mai avuto l automobile e non sia mai stato assicurato, se si assicura dal 12 giugno 1972 in poi avrà diritto alla tariffa ridotta del 10,75 per cento. Anche per il nuovo assicurato varrà, negli anni successivi, la clausola « nessuna denuncia di sinisM », per poter rinnovare le polizze con lo sconto. Queste precisazioni sono in parte contenute in un coniunicalo diffuso questa sera'dnlVAssociazione nazionale delle imprese assicuratrici, in parte ci sono state successivamente fomite dalla stessa Ania. Va tenuto conto anche del fatto che. il « periodo di osservazione », durante il quale l'assicurato non deve denunciare sinistri, per poter godere dello sconto al momento del rinnovo della polizza, ha la durata di nove mesi a partire dal giorno in cui è stato emesso il contratto. Questo per esigenze meccanografiche dei due « Centri sinistri ». quello di Milano e quello di Roma, dove affluiscono le denunce che vengono elaborate dai calcolatori elettronici. Se l'assicurato ha un incidente successivamente al periodo di osservazione, cioè dall'inizio del decimo mese al compimento dell'anno di contratto, questo incidente figurerà come avvenuto nell'anno di assicurazione successivo. Dalle indagini statistiche curate dalle imprese di assicurazione risulta che, sul piano nazionale e limitatamente alle autovetture, per ogni cento veicoli assicurati vengono in media denunciati 27 sinistri in Un periodo di nove mesi, corrispondente al « periodo di osservazione ». Dal momento, però, che un certo numero di assicurati denunciano più di un sinistro, il numero degli assicurati che denunciano sinistri, sempre nel corso di nove mesi, si riduce a circa il 20 per cento. L'altro SO per cento non denuncia sinistri; è questa la percentuale di automobilisti che, come media nazionale continuerà ad avere lo sconto. I termini di cui si serve l'Ania per spiegare l'eventuale decadenza del diritto allo sconto si rifanno ai testi ufficiali, in cui si parla costantemente di « denuncia di sinistri », senza specificare se si tratta di incidenti attivi o passivi, cioè d'incidenti di cui sia o non sia responsabile l'assicurato che fa la denuncia. Si deve quindi dedurre che anche chi ha «su¬ bito » l'incidente dal momento che fa la denunci?, viene « schedato » nel centro sinistri e non avrà diritto allo sconto al momento del rinnovo del contratto. E', questo, un aspetto singolare della clausola cui, è legato il diritto allo sconto, aspetto che meriterebbe di essere riesaminato in sede competente. Ci sembra logico pensare che, se non al momento della denuncia, almeno a liquidazione avvenuta del sinistro, sia nell'eventuale causa civile, sia da parte delle compagnie, la situazione dell'assicurato venga riesaminata. L'automobilista di cui sia stata riconosciuta la non responsabilità nell'incidente e la cui compagnia assicuratrice non abbia quindi dovuto pagare danni, dovrebbe continuare ad avere diritto alla riduzione del 10.75 per cento. In ogni caso, esiste la possibilità di giovarsi dell'azione « diretta », prevista dalla legge sull'assicurazione obbligatoria e che consiste nel rivolgersi direttamente alla compagnia o direttamente al responsabile dell'incidente, quando si sia certi di essere dalla parte della ragione. Mario Salvatorelli

Luoghi citati: Milano, Roma