Il piano economico all'esame del Cnel

Il piano economico all'esame del Cnel iniziata la discussione in assemblea Il piano economico all'esame del Cnel Il documento, che si riferisce a tutti gli Anni 70, illustrato dal prof. Parravicini (Nostro servizio particolare) Roma, 13 gennaio. L'assemblea del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (Cnel) ha iniziato oggi, sotto la presidenza dell'onorevole Campilli, la discussione sul documento programmatico preliminare per il secondo piano economico nazionale. Il professor Parravicini ha svolto la relazione introduttiva, sulla base dei lavori di una commissione che aveva ricevuto a fine settembre il documento dal ministro del Bilancio, Giolitti. E' opinione del relatore che nell'impostare, con questo piano, l'azione programmatica per tutti gli Anni 70, si sia operato nel»modo giusto, affidando a una serie di progetti speciali gli interventi specifici ritenuti necessari e strutturando la programmazione in modo elastico, tale da poter «scorrere» di un anno con i necessari aggiustamenti. Tra le critiche di maggior rilievo: l'aver ignorato la necessità di risanare l'agricoltura, il non aver indicato i settori industriali da sviluppare prioritariamente in funzione della maggior occupazione che possono fornire. Tra le indicazioni del documento ritenute meritevoli del massimo appoggio: la necessità di riformare la pubblica amministrazione, magari anche per gradi, partendo dal settore finanziario, e la necessità di coinvolgere nella prò- grammazione tutte le forze produttive del Paese. Tra le indicazioni fornite per la soluzione dei due maggiori problemi, individuati dal documento (e condivisi dal relatore) nella piena occupazione e nel superamento del divario del Sud rispetto al Nord, vi è quella di una massiccia azione pubblica di risanamento idrogeologico, capace di fornire molta occupazione, in attesa del bilancio industriale, e di fornirla in ogni zona del Paese. Nella discussione, iniziata subito dopo, il consigliere Gaetani ha insistito sulla politica agricola e sui rimboschimenti, mentre il consigliere Simoncini ha detto che l'impostazione concettuale del documento corrisponde al punto di vista dei sindacati, ma che non risulta superato il quesito se la programmazione debba fondarsi sulla spontaneità dei centri economici o sul loro orientamento da parte dei responsabili della programmazione. Simoncini ha anche osservato che i maggiori interventi sociali ritenuti necessari sono stati rinviati a dopo il 1975. g. m. 4 Pietro Campilli (Tel.)

Persone citate: Campilli, Gaetani, Giolitti, Parravicini, Pietro Campilli, Simoncini

Luoghi citati: Roma