Quattro morti di fila e tutti inspiegabili

Quattro morti di fila e tutti inspiegabili LE PRIME SULLO SCHERMO Quattro morti di fila e tutti inspiegabili Senza movente, rii Philippe Labro, con Jean-Louis Trititiguani e Dominique Sanda. Franco-italiano a colori. Cinema Cristallo. Tratto da un romanzo del popolare giallista Ed McBain (quello dell'« 87" distretto»), e diretto da un giornalistaromanziere passato alla regìa con una netta percezione di ciò che diverte il pubblico, il film racconta di quattro delitti avvenuti a breve distanza l'uno dall'altro e in circostanze quasi identiche, in quel di Nizza. Tre uomini e una donna cadono sotto il piombo di un incognito cecchino, munito di fucile con silenziatore e mirino a canocchiale. Le vittime non sembrano avere nulla in comune; la ricerca d'un movente che abbia guidalo l'assassino apparisce disperata. Delitto politico o dramma della follia, contrabbando di droga o sesso: tutto è possibile e al tempo stesso assurdo. Tocca all'ispettore Carrella trovare un senso in quell'eccidio spettrale. Egli si rifa dalle vittime, scavando nel loro passato; il che vuol dire molteplici incursioni negli ambienti, per lo più piccanti, della Costa Azzurra. Ma il mistero si addensa a mano a mano che l'esplorazione procede, e nuovi materiali si ammucchiano, finché un fioco barlume tra le macerie indica che stiamo per uscire dalla galleria. Chi rammenta l'originale « Ten plus one » (nei Gialli Mondadori « Lungo viaggio senza ritorno»), mentre nota le troppe infedeltà, è indotto a rimpiangere il rigore con cui nel libro si aggrovigliano e poi si sgrovigliano i fatti. In cambio il regista Labro ci ha dato varietà di sfondi, complicazioni e frange « problematiche », velleità di scavo psicologico, e il pimento di belle donnine. I conti del verosimile non torneranno tutti, il protocollo del poliziesco non godrà: ma lo spettacolo regge. L'ispettore Carrella (Carrell, secondo la lezione più vulgata) è un ottimo Trintignant, che con un occhio guarda al pasticcio che deve risolvere e coll'altro alle brutture del mondo; tanto che, fatto il dover suo, darà la dimissione. Il personaggio del commissario, si faccia o no romito, e a rotelle, va da sé, piace sempre. Ma l'attore francese gli ha aggiunto uno spolvero d'intellettuale mesti¬ zia, che lo rende anche più accetto. Gli stanno intorno fior di donne, da Dominique Sanda a Laura Antonella a Stephane Audran, alla nostra Gravina. E non si dimentichi il tenebroso Jean-Pierre Marielle, e tanto meno Erich Segai, l'autore di Love story, qui convocato, fórse allusivamente, per una parte di stregone. , i. p.

Persone citate: Carrell, Dominique Sanda, Ed Mcbain, Jean-louis Trititiguani, Laura Antonella, Philippe Labro, Pierre Marielle, Stephane Audran, Trintignant

Luoghi citati: Nizza