L'ex agente di cambio rinuncia all'appello contro l'estradizione

L'ex agente di cambio rinuncia all'appello contro l'estradizione L'ex agente di cambio rinuncia all'appello contro l'estradizione Marzollo ha inviato una lettera al ministero della Giustizia per confermare il suo proposito - Nei giorni scorsi aveva ricevuto molte telefonate da amici e parenti italiani - Sconosciuti i motivi del gesto - Potrebbe essere a Venezia entro la fine del mese Il mito Marzollo 71 «caso » che. nel '71 ha più appassionato chi segue il «folclore » della finanza è stato sema dubbio quello che ha avuto come protagonista. Attilio Marzollo. Questo personaggio, sconosciuto, o quasi, fino al momento della sua fuga da Venezia, è degno di un Balzac. Senza alcuna apparente qualità. Marzollo è riuscito a mettere in grafi difficoltà un istituto bancario, il Banco San Marco di Venezia, prediletto dalla curia locale e che nel suo secolo di vita aveva sempre dato prova di prudenza e di oculata amministrazione. Ma proprio nel fatto che il centro delle esercitazioni truffaldine era il Banco San Marco è la chiave del l'inesplicabile successo del di sinvolto «apprendista stregone ». Le garanzie che il Banco San Marco prestava alle altre banche per conto del Marzollo erano ritenute validissime, proprio perché nessuno dubitava che dietro questa banca esistessero solo alcuni foglietti abilmente contraffatti. Motti alti dirigenti di grandi banche pensavano, e alla fine speravano, che dietro Marzollo ci fosse chissà quale grande gruppo finanziario nazionale o internazionale che. disponeva di mezzi smisurati e che, inseritosi in Borsa in previsione di un grande boom derivante dall'istituzione dei fondi comuni d'investimento, aveva, poi dovuto difèndere a oltranza le. sue posizioni speculative in attesa di tempi migliori. Era una presunzione che metteva a tacere qualunque sospetto Ecco perché, circolavano su Marzollo le voci più disparate Qualcuno era certo che lavorasse per la democrazia cristiana o, quanto meno, per una delle più importanti «correnti». Altri, partendo dal fatto che la sua ultima « moglie » Ursula Funk è straniera, erano convinti che Marzollo fosse l'operatore di vn misterioso gruppo finanziario internazionale e lui lo lasciava abilmente credere, e lo avvalorava con i suoi frequenti viaggi oltre confine. Probabilmente andava invece a trovare il padre di Ursula, dentisti a St-Moritz. oppure faceva qualche capatina a Zurigo per veriftcare lo stato dei suoi conti presso le. banche locali. Messo alle strette da alcuni suoi colleglli. Marzolla annunciò anche che li avrebbe invitati n Verona dove avrebbero dovuto riunirsi alcuni grossi finanzieri suoi clienti Ma. queste erana le menzogne di. contorno. Anche in occasione dell'intervista concessa alla fine del 1070 a Panorama. Marzollo affermava che non aveva clienti privati ma lavorava esclusivamente « per » alcune grandi banche, come ad esempio la Banca Commerciale Italiana e il Banco di Homo In venta egli lavorava molto «con » questi due. ir.titut.i di credito. La differenza sta in una particella, ma è enorme. Infatti, Marzollo ogni, fine mese, «compensava» tutte, le sue. partile debitorie e creditorie con que sti istituti, che erano convinti di fare un buon affare, in quanto ricevevano adeguate garanzie, dal Banco San Marco o da altre banche entrate nel « giro » dei buoni di conlegna-titolì falsificati. Se la. Borsa fosse finalmente andata alle stelle, Marzollo sarebbe saltato egualmente, perche hueivri parte dei titoli che costituivano la base delle sue garanzie, non esistevano che sui memorandum falsificati Quando Marzolla tuani. non pochi furava persuasi che « qualcuna » la aveva fatto fuggire per nascondere chissà quale retroscena, noli fico n finanziano Qualcun, altro, quanda Marzolla 111 « pescato » ir? Danimarca, sì disse persuasa che r? erano certi interessi, nascosti, per cui era necessaria tarla ritornare m Italia aftinché «cantasse ». Probabilmente nan vi c nulla di fera in queste simposi ■ ioni Tuffai più Marzolla pa Irebbe confessare qualche renala falla a funzionari di Smazotopcsmclilincepcmuccmdsdbngldhsmveaesdrzstrrcdmbdzncbanca oppure qualche speculazione cui tu indotta nei ai- i ontaggiarc alcuni operatori di Borr-n amici Ha preso piede nuche, la convinzione che Marzolla pos- sieda chissà, quali patrimoni all'estero Può darsi che sia del lerci, perché egh non poteva non sapere che prima 0 poi la scandalo sarebbe • coppiola Ma quale finanz.te re internazionale si è ritmo Tirata finora scappando nan si. è nemmeno preoccupato di ordinare alla Società di Bau ra Svizzera ili Zurigo di trai tenere la corrispondenza. E' così che il curatore del falli mento ha potuto facilmente scoprire due grossi conti in Svizzera e farli bloccare. Un mese dopo la fuga, infatti, arrivarono al vecchio indirizzo addirittura gli estratti-conto e la. nota, di debito di. un prelevamento di 250.000 franchi, spediti a un modesto personaggio di Wiesbaden itiGermania. Sono questi due fatti che illuminano senza possibilità di equivoco la superficialità e la modesta preparazione di Marzollo. In Svizzera il segreta bancario è severamente tutelato ed è quasi impossibile scoprire cosa vi è sotto un conto cifrato se mon si hanno elementi decisivi, dell'esistenza di un. reato comune. In questo caso esiste una convenzione con l'Italia, del. 1866, che permette l'apertura di una indagine e il successiva sequestro di quanto è stato fraudal.entemente depositato. Ebbene, proprio il Marzollo forni alle nostre autorità tutti gli elementi indispensabili all'indagine. E' un vero peccato dover demitizzare un «affare» che ha messo in moto la fantasia di tanta gente, anche se molti non saranno mai convinti della realtà delle cose e continueranno a credere all'esistenza di forze oscure e potentissime che riescono sempre a farla franca lasciando sola i pesci piccoli nella 1 rete. In verità l'episodio Mar- | zollo è un nuovo chiaro episodio dell'infantilismo di certi uomini, che credono di aver raggiunta un alfa arado di razionalità e brancolano invece nel mondo dei misteri e dei miracoli. Inoltre. Penar- \ me truffa è stata resa passibile dall'avidità di. guadagno di non pochi operatori finanziari, che a. poco a poco erano rimasti presi in un vorticoso e pericolosa ingranaggio. Renalo Cantoni \ Venezia. Marzollo e Ursula Funk, prima del «crack»

Persone citate: Balzac, Marzolla, Ursula Funk