Cadavere nella neve con un colpo al cuore Nella notte la mobile arresta I'assassino

Cadavere nella neve con un colpo al cuore Nella notte la mobile arresta I'assassino Regio Parco: macabra scoperta, in poche ore l'enigma è risolto Cadavere nella neve con un colpo al cuore Nella notte la mobile arresta I'assassino Il corpo trovato in un sentiero nevoso tra gli orti - La polizia ricostruisce la vita della vittima: proprietario di un'officina meccanica, padre di tre figli, donnaiolo - A Natale la moglie, stanca di umiliazioni, è scappata da un fratello a Novara - Lui ha frequentato più liberamente l'amante - Ieri l'ultimo incontro - Poi il rivale lo ha sorpreso in automobile con lei e lo ha ucciso Un mimo è stalo trovato nella neve, su un sentiero della periferia oltre il Regio l'arco, con il cuore spaccato da un proiettile di pistola. Non si sa come sia stato ucciso, né dove, né da chi. Si chiamava Giuseppe Catarinella, 36 anni, da Lavello di Potenza, titolare di una officina per la pulitura dei metalli, che però risulta in- j testala alla moglie. Incoronata Coviello, della stessa età. Abitavano, con tre figli, in un alloggio nuovo di via De Canal 33 a Miraliori. Ma | quindici giorni fa la moglie, stanca di tradimenti e percosse, lo ha abbandonato eon il tiglio minore. Questa, storie di donne, è la prima traccia che la polizia segue per rintracciare l'assassino. La seconda riguarda affari dell'officina, che negli ultimi tempi sembra navigasse in acque tempestose: qualche assegno a vuoto, guai con il fisco. Il cadavere è stato scoperto ieri, verso l'Imbrunire. Il muratore Domenico D'Agostino. 35 anni, che abita In via Rossetti 11, alle ore 15,30 inlila gli stivali ed esce per fare una passeggiatina in mezzo alla neve. Imbocca un sentiero, grande abbastanza perché ci passi un'automobile, che collega via Rossetti con via Signorini. Attraversa per duecento metri un tratto di campagna: nel mezzo c'è un'ampia depressione naturale, una specie di rozzo anfiteatro, con il raggio di una sessantina di metri, cinque metri più in basso de! piano di campagna. Racconta D'Agostino: « E' coperto di neve fangosa, lo attraverso sema notare nulla di particolare. C'è una " 600 " blu ferma, non so nemmeno se ci sia gente a bordo o no perché spesso qui sono in sosta coppiette di innamorati ed è bene non essere troppo curiosi. In alto, sui ciglio j ri; questo anfiteatro, c'è il capannone del Crai Graziano, ma io | proseguo la mia passeggiala ver- j so la Stura. Tre quarti d'ora do- \ po. alle 26,15, sono di ritorno e nell'anfiteatro, a una trentina di ; metri dal Crai, proprio in mezzo al sentiero vedo spiccare il corpo di un uomo, a faccia in giù nella neve ». L'uomo è a braccia aperte, una j guancia contro il terreno: sulle- | labbra c'è un filo di sangue. E' piuttosto corpulento, vestito eon una certa eleganza, ma senza cap- | poito. Il D'Agostino corre al Crai, getta l'allarme tra i clienti che stanno giocando a carte, qualcuno telefona alla Mobile e pochi minuti dopo sono sul posto il commissario Cuccorese e il marescial. lo Veneziano. Rivoltano il corpo: sul petto, proprio sotto lo sterno spicca sulla camicia bianca un | loro sanguinoso. Una pallottola j cai. 6,35 — dirà poco più tardi il I perito prof. Tovo — che ha re- i ciso l'aorta: pochi secondi per morire. Agli accertamenti e presente an- 1 che la dottoressa Astore, sostitu- i 10 procuratore della Repubblica. | E' la prima volta che una donna interviene, a Torino, in indagini ài polizia giudiziaria. Nella giac- ; ca del morto si trova il portalogli: documenti di identità, qual- ! che banconota da diecimila lire. .Sembra subito eseluso che si tratti di una rapina. A trenta metri, sotto la scaletta che scende dal Crai nell'anfiteatro, un'Alta 2U0O. E' intestata alla moglie de! Catarinella, le chiavi sono sul cadavere. Un particolare interessante: un solo sportello dell'auto è aperto, ed e quello che da accesso al guidatore. I vestiti sono composti, le scar- ì pe nere lucide e con le suole asciutte. Se ne deduce che il Catarinella sia stato ucciso altrove e scaricato con un'auto nel- 1 l'anfiteatro, ma le impronte, sia eli piedi sia di pneumatici sulla neve sono troppo confuse per tentare di prendere dei calchi. Nessuno dei clienti del Crai ha sentito detonazioni, e tanto meno 11 D'Agostino che, nella sua pus seggiata, si è spinto un chilometro pili oltre. Su! posto non e possibile ricavare altri indizi. Si comincia a scavare nella vita di Giuseppe Catarinella per trovare una traccia. C'è un fascicolo intestato ai suo nome in questura che rivela subito particolari interessanti. Contiene due denunce della moglie, la prima è ilei 1965. Si apprende che si sono sposati a Lavello di Potenza nel settembre 11)59 e che sono venuti subito a Torino, dove soiio nati i figli Mauro, nel I960, e Leo, nel 19H2. Incoronata chiede l'intervento della giustizia amblperché il marito ha relazióni con diverse altre donne (fa il nome rii quattro), fa mancare i soldi in casa e quando viene rimpro- verato picchia. Un secondo espo- sto è di un anno dopo: Incoro- nata accusa il marito di averla picchiata con pugni e calci e minacciata di morte. La figura di Giuseppe Catari- nella si delinca precisa: un aon- naiolo. prepotente e manesco, Non solo in famiglia: ce anche la querela di un conoscente, Lui- gi Bocconi abitante in via Cee- chi 7, che si lamenta di essere stato colpito con pugni e calci. E c'è anche la registrazione di un arresto per furto: un episodio che getta un lascio di luce sui sistemi che il Catarinella ha adottato per mandare avanti l'of. licina per la pulitura di metalli ohe ha aperto a! 101 di viale Alcide Bono a Caselle. Un concorrente, Domenico Perclabosco di 46 un'onichia in vi Trancia d: aver subito furti di abrasivi, per un valore di 150 mila lire, e manifesta sospetti sul Catarinella perché questi lavora « pur non acquistando mai abrasivi da nessun rivenditore della zona ;j. Pochi giorni dopo, 1*11 ottobre 1970, il Catarinella viene collo sul latto mentre tenta un rmi, titolare di Borgaro WS, de- altro furto e arrestato. Ma un mese dopo viene rilasciato in li- berta provvisoria. Perché fosse ridotto a rubare. le cose non dovevano andargli troppo bene. E altre contenne le ottiene poco dopo il marescial- lo Di Stella, che bussa alla porla del Catarinella. in via De Canal: denunce per tre assegni a vuo- lo, una notifica del fisco per In. fedele denuncia del valore della sua officina, mezzo milione invece di o.uatlro milioni. In casa ci sono i due figli Mauro e Leo. due viene a sapere il seguito delle vicende familiari. Raccontano: ti La mamma se né andata, quindici giorni ia. bei ragazzi biondi, e da loro si Era stufa. Ha preso con sé il nostro fratellino più piccolo, Franco di tre anni, ed è andata da uno zio. Pasquale Coviello. a Novara in via Fratelli di Dio 2 ». Si viene a sapere dai vicini che la donna, un mese fa, ha tentalo di uccidersi con il veleno ed e rimasta una settimana al reparto rianimazione delle Molinette. Per questo episodio sono venuti da Potenza due fratelli, che hanno tentato di riportare pace in famiglia. Ma non devono esserci riusciti se, andandosene, hanno detto alla donna: « Telia (è questo il nomignolo con cui la chiamano i familiari), fa conto che tuo marito, per te. sta morto ». Lo ha confidato Telia alla vicina che abita dirimpetto sullo stesso pianerottolo. Teresa Borgo. Ha aggiunto: « Mio marito ha un'amante, anche lei di Lavello. Una più brutta di me». Si cerca, nell'edificio, di sapere qualcosa sulle ultime ore del Catarinella: è uscito alle 14 con i due figli, i li ha accompagnati fino al cine- j ma Miraliori e li ha lasciati sulla porta. Da quel momento più nes- I suno lo ha visto, e due ore più tardi è stato trovalo morto dalla 1 parte opposta della città, a Regio Parco. L'amante, la rintracciano i ca- I rabinieri del capitano Formato, ohe collaborano con la polizia: | tante in via Giacinto Gallina 3, 1 presso corso Sempione. Da tre anni il Catarinella si divide tra lei, che è stata sua dipendente nell'officina, e la moglie. Dice la donna: ii Questa notte l'ha passata con me. e uscito questa , mattina alle S,30 per andare a | trovare i figli. Era preoccupato per una telefonata da Lavello. Mi ha detto di aspettarlo a cena, ma non l'ho visto ». La moglie ha appreso invece la notizia a Novara, per telefono. Tutte le sere chiamava i figli, rimasti soli nell'alloggio di via De Canal perche il padre viveva orj mai praticamente con l'amante. Ieri non ha avuto risposta, ha ' cominciato a preoccuparsi e ha | telefonato al bar sotto casa. Qual| cuno le ha detto: « Venga subito. | suo marito e morto ». È' corsa a fare la valigia, e la polizia ha bus| sato alla porta. Gli agenti hanno ; parlato con il Iratello, Pasquale I Coviello, che ha accompagnato la I donna alla stazione. Le ha detto soltanto: « Un incidente stradale», | Ma, sotto la pensilina, c'erano j ad attenderla i fotografi. Ai lum| pi dei « flashes » Telia si è vol- Incoronata ilo stesso nome della I moglie) Capuano, 39 anni abi- 1 tata smarrita: « Tutto questo per un incidente stradale?», e il fratello, sconvolto, ha gridato: « E' inutile fare tante storie. Tuo marito l'hanno ammazzato, ha avuto quel che si meritava. Per te sarà una liberazione ». Po! si è volto agli agenti di polizia presenti: « Mi è arrivata in casa lo viglila di Natale, con la testa fa- I sciata perché (iti l'avevu di nuovo picchiata barbaramente. Erano anni che andava avanti così. Megito che sia finita ». Servizi di: Martinat, Mare] lo, Papuzzi, Provera, Rampi ni. Vite, Barbe. Questa scena tra la neve in un sentiero del Regio Parco c apparsa agli occhi increduli di un passante - L'omicida Canio Coviello: «Meglio tra due poliziotti che tra quattro becchini»