Nuova offerta di Bhutto all'India Vuole trattare con lndira a Delhi

Nuova offerta di Bhutto all'India Vuole trattare con lndira a Delhi Dopo l'annuncio della liberazione di Rahman Nuova offerta di Bhutto all'India Vuole trattare con lndira a Delhi L'unica condizione è che «la signora Gandhi voglia una pace con onore per tutto il continente » - Il capo del Bangla Desh è tuttora a Rawalpindi, agli arresti domiciliari Karachi, 4 gennaio. Zulfikar Ali Bhutto, il nuovo presidente pakistano, compie oggi 44 anni e, «alleggerito» del peso rappresentato dal dover decidere sulla sorte del leader bengalese Mujibur Rahman, ha oggi nuovamente offerto pace ed amicizia all'India. Ieri Bhutto aveva annunciato che avrebbe liberato Rahman senza contropartita adem- \ prendo così ad una delle condizioni poste dall'India per il ristabilimento di normali rapporti fra i due Paesi dopo la fine della guerra dei 14 giorni. L'altra condizione era che il Pakistan si adeguasse alla realtà dei fatti e riconoscesse l'esistenza del nuovo Stato indipendente del Bangla Desh in quello che era stato il territorio della provincia orientale pakistana. Su quest'ultima clausola Bhutto tuttavia non sembra, almeno per ora, disposto a trattare. Egli ha tuttavia annunciato la prossima liberazione di Rahman che. in fin dei conti, è proprio il presidente del Bangla Desh. La liberazione effettiva del Mujib però avverrà solo tra qualche giorno, dopo che Bhutto sarà rientrato a Rawalpindi dove Rahman si trova agli arresti domiciliari in un'ala del palazzo presidenziale. Ciò indica chiaramente ufte Bhutto, prima di rilasciarlo, conta di intrattenersi con Rahman allo scopo di proporgli una soluzione di compromesso sul Bangla Desh. presumibilmente concedendo una certa misura d'autonomia alla provincia orientale, magari entro i termini originariamente richiesti da Mujibur Rahman stesso subito dopo la schiacciante vittoria conseguita dalla sua Lega Awami alle elezioni nazionali del dicembre del 1970. A Dacca. frattanto, l'annuii- | ciò dell'imminente liberazione del presidente del Bangla Desh. prigioniero nel Pakistan Occidentale fin dal marzo scorso, ha provocato spontanee manifestazioni di giubilo da parte della popolazione locale che ha inscenato dimo¬ strazioni per le strade inalberando grandi ritratti del leader bengalese, e degli uomini del «Mukti Bahini» (l'esercito di liberazione bengalese) che hanno anch'essi invaso le strade di Dacca sparando in aria all'impazzala. La folla è eai o e e n è 11 i ui e. ) ena o? tà upoi convenuta davanti alla casa di Rahman per esternare la gioia comune alla moglie, la Begum Sheikh Mujib ed ai loro cinque figli. A quanto si apprende ancora ieri sera le autorità bengalesi hanno inviato a Rawalpindi un grosso aereo «DC-6» charter, per riportare a casa il loro presidente quando questi sarà liberato. Il presidente Bhutto, dal canto suo, ha nuovamente affermato di essere disposto ad andai e in India «anche subito» per incontrarsi con la signora Indirà Gandhi a New Delhi sempre che l'India «sia disposta ad avere una pace con onore per tutto il subcontinente ». Bhutto ha anche espresso il desiderio di potersi rivolgere direttamente al popolo indiano in un pubblico comizio. Bhutto ci ha tenuto in definitiva a ribadire che la sua è buona volontà e non debolezza perché se dovesse risultare che l'India nutre in realtà il desiderio di farla finita con il Pakistan «noi saremmo disposti a combattere per la nostra sopravvivenza fino in fondo. Preferiremo sempre la morte alla schiavitù e per questo la guerra potrebbe continuare addirittura per delle genera- ziom». (Ansa-Reuter) IIIIIIIIMIIIIIIIIMMIIIIIIIIIIIIIMMIIIIIIIIIIIIIIIIIII Karachi. II primo ministro pakistano Ali Bhutto (Telefoto Associated Press)