Bloccato il Policlinico di Roma dai medici ancora in agitazione

Bloccato il Policlinico di Roma dai medici ancora in agitazione . « —«,*v j.-ijj Sono inutilizzati 3o00 posti letto Bloccato il Policlinico di Roma dai medici ancora in agitazione I sanitari si astengono dall'attività assistenziale - Cisl, Cgil e Uil si sono dichiarate contrarie allo sciopero - L'ultima agitazione, terminata nell'ottobre scorso, era durata cento giorni ( Nostro servizio particolare I Roma. 4 gennaio. 11 maggior ospedale romano, il Policlinico « Ciliberto 1 », è bloccato da un'agitazione dei 12UH medici universitari che compongono il suo organico. L'astensione dalla attività assistenziale, non condivisa dalle tre confederazioni sindacali, priva Roma, già notoriamente carente nel settore sanitario, di tremilacinquecento postiletto, un terzo delle sue capacità ricettive, e segue, di soli due mesi, lo sciopero che per cento giorni ha travagliato l'organizzazione sanitaria della capitale. In viale Regina Margherita, agli ingressi del Policlinico, i malati vengono respinti. Per evitare un'incriminazione della magistratura per omissione di soccorso, i sanitari in sciopero accettano, per il pronto intervento, soltanto i casi più urgenti; si dirottano in altri ospedali, ormai saturi, e in cliniche private quanti, in condizioni non disperate, posso no affrontare il trasporto in autoambulanza senza risentire troppo del lungo tragitto. La precedente agitazione, iniziata il 15 giugno, aveva progressivamente svuotato il Policlinico, e in ottobre, sul finire dello sciopero, soltan- to 75 letti erano occupati nel- le 35 cliniche che si divìdo- no i tremilacinquecento posti disponibili. L'astensione at- titale colpisce il maggior ospe- dale romano in un periodo di scarse presenze: il 3 gennaio i ricoverati erano soltanto 1258, 612 uomini e 646 don- ne;« Siamo però ancora "sot- to le teste" — dice il prof, Assennato, uno dei dirigenti del Sindacato medici univer- sitari — e la situazione si fa- ra più drammatica nei pros-simì giorni quando, passatal'Epifania, molti chiederannoil ricovero nelle nostre eli-nicìie ». Con un duro comunicatocongiunto Cisl, Cgil e Uil,condannano i medici in agi-tazione. «7 sindacati — in-tornia la noia confederale —nel denunciare lo stato digrave crisi in cui vengonolasciate dal governo le clinidie universitarie, si dichia-runo fortemente contrari alIn sciopero. L'applicazione[della legge De Maria sul rlor- dinamento dei Policlinici uni-.versitari — prosegue la nota — ostacolata da grossi com-plici perché riduce in parte il loro potere e non ancora attuata a Roma, non giusti- fica uno sciopero corporati-vo. praticamente a tempo in-dcterminato, che si propone, come scopo primario, la con- quista del potere all'interno dei Policlinico ». Alle accuse delle Confede- razioni, il Sindacato autono- mo dei medici universitari iSmui replica che l'agitazio- ne non va definita uno scio- pero: essa, infatti, sarebbe soltanto cessazione di un'atti- . vita (quella assistenziale) non j retribuita. Il problema nasce 1 infatti dalla mancata applica j zione della legge De Maria 11 che equipara, nella retribu- I zione, i medici universitari 1j ai loro colleghi che svolgono 1 equivalenti attività nel setto J re ospedaliero. \ Nell'ottobre scorso, dopo ' cento giorni di sciopero, ra : gitazione dei 1200 medici del- l'Università di Roma fu so- spesa perché, prima in un in- contro con il rettore D'Avak. Poi ton una trattativa con il Consiglio d'amministrazione dell'Università, l'accordo sem- f \ brava raggiunto. f. s.

Persone citate: Assennato, Ciliberto, De Maria

Luoghi citati: Roma