Il Torino all'assalto del Milan-record

Il Torino all'assalto del Milan-record Anche allo Stadio sapore di derby (e interessi di classifica) Il Torino all'assalto del Milan-record I rossoneri hanno sempre vinto in trasferta (5 successi consecutivi) -1 granata non hanno mai ceduto punti in casa - Vecchie rivalità e nuove ambizioni - Confermato il rientro di Castellini, Torino in formazione tipo Il Torino, sempre vittorioso nelle quattro partite in casa, va all'assalto del Milan che, affermandosi nelle cinque gare in trasferta finora disputate, ha eguagliato un record che gli apparteneva, alla pari con Ambrosiana e Genoa. Cinque successi consecutivi in campo esterno sono davvero una « serie » invidiabile, danno la misura della pericolosità, della particolare attitudine al gioco di rimessa dello squadrone di Rocco. Giagno-] ni è conscio di questa predisposizione degli avversari, ma non rinuncia all'idea di un Torino aggressivo, lanciato in avanti. « Certo dovremo usare molto giudizio — spiega — perché viste anche le probabili condizioni del terreno sarà sufficiente perdere malamente una palla a centrocampo per scatenare la loro reazione, ma rimango dell'avviso che la nostra carta mi- i gliore sia il ritmo. Giochia- \ mo contro una delle grandis sime del campionato, voglia- \ mo essere sullo stesso piano. Il Torino, come del resto è giusto essendo una forza nuova nelle prime posizioni della classifica, ogni domenica è atteso ad una verifica. Questa è la più importante, dopo il derby. Per noi è una occasione da non perdere, considerando le ripercussioni sulla classifica ». Per la « grande occasione », il Torino ripresenta la squadra-tipo. E' confermato il rientro di Castellini che in settimana ha collaudato la mano a tutti i bombardamenti possibili, ci sarà Toschi che ha già ripreso confidenza a Bergamo con il clima del campionato, verrà ripristinato l'asse Sala-Rampanti che è alla base del gioco che il trainer vuole dalla squadra. Rampanti, che nelle ultime partite era apparso un po' affaticato, ha saltato la trasferta di Bergamo, è andato tre giorni in montagna ed ha scacciato uno di quei noiosi « inquilini » che più frequentemente debilitano i corridori ciclisti: compagni e tifosi si attendono oggi dal sardo di Sicilia una prestazione all'altezza delle migliori. Nessun granata, del resto, può fallire la gara, perché il Milan è una squadra che non perdona le debolezze degli avversari. Sotto questo profilo, molto duro sarà l'impegno di Mozzini e Zecchini, marcatori designati per Prati e Bigon. « Ci sarà battaglia a centro-campo, certamente — dice Giagnoni, come se assistesse ad una « anteprima » del match — ma raccomando la massima atten¬ zione alle due punte milanlste. Per fortuna, i nostri due difensori migliorano di gara in gara, saranno due belle battaglie nel quadro della partita. Zecchini e Mozzini sono due reclute Clelia serie A, ma sanno farsi rispettare. Il secondo ha già affrontato Boninsegna e Bettega, mi pare abb'a già avuto collaudi probanti ». In avanti, il Torino si affida a Pulici e Toschi, ricostituita coppia di punta. Pulici ha tanta rabbia dentro da contare le ore che lo separano dal calcio d'avvio, Toschi — che ha saltato il derby — e al suo primo grosso impegno in serie A. « Con il Mantova — ricorda — ho giocato una volta contro il Milan in Coppa Italia, mi marcò Anquilletti che credo sarà mio rivale diretto anche domani. Fra andata abbastanza bene, per me, dopo un inizio incerto ero riuscito a migliorare con il passare dei minuti ». « Ed il terreno pesante mi sta bene per lui — incalza Giagnoni —, Toschi sul fango sa schizzar via mentre giocatori più grossi di lui sono ancora alla ricerca dell'equilibrio ». Circa le marcature, TorinoMilan sembra una sfida a car¬ te scoperte. Toschi-Anquilletti. Rosato - Pulici, Sabadini Rampanti, Agroppi-Rivera, Sogliano - Sala, Benetti - Ferrini, Zecchini-Bigon, Mozzini-Prati, Fossati-Biasiolo. Curioso notare come sull'ultimo accoppiamento si siano trovati d'accordo — a distanza — sia Giagnoni che Rocco. « Spero che Fossati — ha spiegato Giagnoni — riesca ad arrivare qualche volta in zona di tiro ». E Natalino: « Cercherò di arrivarci, stia certo, e spero anche sia la volta buona; ho colpito dei pali, a Bergamo il portiere Rigamonti è andato a prendermi un tiro quasi all'incrócio, chissà che la fortuna non giri dalla mia parte... ». I granata sono concentrati, decisi a farsi valere. Agroppi non vuol più parlare della sua sfida con Rivera («Adesso non si può più scherzare, sarà il campo a dare una risposta»), ma ha persino rinunciato al permesso straordinario di Capodanno. Mentre i compagni sono rimasti in piedi sino alla mezzanotte in compagnia di mogli e fidanzate nell'albergo di Chieri, Agroppi è andato a letto alle dieci e mezzo. « I veglioni o farli sino all'alba o niente », ha spiegato, ma forse è stato l'arrivo del Milan a convincerlo ad un sacrificio in più. Fra le due rivali di oggi il conto è aperto, malgrado le affermazioni di Rivera. Il Torino ha strappato al Milan (con i rigori dell'ex rossonero Maddè) la Coppa Italia; e nel girone finale del torneo i granata vennero sconfitti per 3 a 2 a San Siro, ma si imposero (1 a 0, rete di Agroppi) allo stadio comunale. Arbitrava Barbaresco, lo stesso direttore di gara di oggi, Nereo Rocco si arrabbiò moltissimo per un gol annullato a Prati, ma ora avrà già fatto la pace con la « giacchetta nera » di Cormons. In una sfida piena di vecchie rivalità, è giusto che anche l'arbitro non sia un novellino. Bruno Perucca ] i \ \ lttRgZF Oggi Toschi ritorna finalmente davanti al pubblico torinese: guiderà 1 attacco al Milan

Luoghi citati: Bergamo, Chieri, Cormons, Italia, Sicilia, Torino