Il pallone con le firme alla vedova Picchi

Il pallone con le firme alla vedova Picchi Il pallone con le firme alla vedova Picchi Toccante episodio negli spogliatoi dopo la partita - Colantuoni ed Heriberto elogiano la Juventus - Santin: «Bettega è più forte di Prati e forse anche di Riva» - Spinosi spiega l'autogol, Vycpalek loda Mailer Un episodio toccante ha caratterizzato il dopopartita di Juventus-Sampdoria, I giocatori bianconeri hanno regalato il pallone della vittoria alla signora Francesca Picchi, vedova del povero Armando, l'uomo che ha impostato questa squadra avviandola a una bella serie di successi. La signora Francesca è stata accompagnata negli spogliatoi da Carletto Mattrel, un-« ex » sempre, molto vicino alla squadra: Anastasi le ha latto omaggio del pallone, firmato da tutti i giocatori. Una cerimonia semplice, senza parole inutili, senza cornici retoriche. Un quadretto di Natale che ha commosso la signora Picchi e ha ricordato a tutti un persomggio troppo presto scomparso dal mondo del calcio. Di sicuro Picchi e sempre presente nella memoria dei juventini, che sperano di poter dedicare al suo nome quello scudetto per il quale si stanno battendo. E' un traguardo -ancora lontano ma ormai continuamente attuale nei discorsi della Juventus e sulla Juventus, dei tifosi e degli avversari. Diceva Colantuoni. presidente della Samp, commentando il risultato: « Abbiamo perso contro una grande squadra, senz'altro degna dello scudetto. Posso dire che forse i nostri giocatori hanno ecceduto in soggezione, ma certo il divario è netto e la vittoria juventina pienamente meritata. La Juve dovrà temere la maggior esperienza del Milan e dell'Inter, forse i suoi giovani possono trovarsi alle prese con qualche problema psicologico nei confronti decisivi. Però le credenziali dei bianconeri nella lotta per il titolo sono notevolissime ». Ed Heriberto: « La Juventus è pronta per lo scudetto. Ha una situazione societaria ideale, il valore dei giocatori, la preparazione. Bisogna vedere il ritmo che terranno le altre concorrenti. L'Inter ha dalla sua il vantaggio dell'esperienza che conta parecchio: ma sul piano della classe, dell'inventiva, del brio, questa Juventus non teme confronti ». — E poi ha un goleador come Bettega: lei non 'aveva di queste fortune quando allenava la Juve... « Io avevo Bercellino, Leoncini, Castano. Altri tempi ». — Lei dice sempre che non esistono domande indiscrete ma solo risposte indiscrete: allora dica se le piacerebbe allenare questa Juventus... « Non posso rispondere, è un'ipotesi impossibile. Ogni mio giudizio sui bianconeri può apparire falso, sono troppo interessato all'argomento». — Parliamo della Samp: ritiene giusto il risultato? « Non troppo, nella proporzione numerica. Il divario mi sembra eccessivamente ampio. Il terzo gol è arrivato proprio quando pensavo possibile il 2 a 2 ». Comunque Heriberto non se la prende troppo. E' allegro, sempre in gran forma (ieri non ha nemmeno messo il cappotto per andare in panchina, come usava ai tempi juventini. Forse pensa anche lui quello che dice Santin: « Per fortuna capita solo una volta ogni tanto di giocare contro squadre del genere ». Santin è rimasto impressionato dalla prova di Bettega, suo diretto avversario, ti E' fortissimo — dice — non ce la facevo proprio a contrastarlo di testa. Sicuramente è più temibile di Prati, che io conosco bene ». — Diventerà forte come Riva? « Io direi che forse già adesso vale Riva, se non di più. E' agile e potente, gioca bene di testa e di piede. Un bel guaio per chi deve marcarlo ». Alla Juventus sorrisi per tutti, tt E' finita bene — dice Vycpalek: — però quell'autorete iniziale ci aveva messo in difficoltà. La squadra ha reagito bene, ha giocato un'ottima partita, tecnicamente spettacolare, malgrado l'ostacolo del centrocampo della Samp, piuttosto i fitto. Haller è stato bravissimo, il riposo gli ha fatto bene, come avete visto ». Spinosi racconta l'autogol: « Il pallone è rimbalzato male. Volevo intervenire di piatto per liberare, Fotia mi ha spinto leggermente e il pallone è finito sul collo del piede. Una bella sfortuna ». Dopo comunque ci ha pensato Bettega (con l'aiuto di tutti) a rimettere le cose a posto. Il cannoniere continua il suo momento magico: purtroppo ieri, oltre ai due gol, ha rimediato pure una contusione al malleolo destro. Oggi sarà sottoposto a radiografia, per misura ^prudenziale. Ma non si temono sorprese, Bettega (come tutta la Juventus) passerà un bel Natale. Antonio Tavarozzi Capello lascia spazio ad Haller: il tedesco tira, segna e poi esulta (Foto Moisio)