Schranz trionfa a Val d'Isère

 Schranz trionfa a Val d'Isère Schranz trionfa a Val d'Isère Nella discesa libera l'asso austriaco (33 anni) ha battuto i connazionali e gli specialisti francesi - Deludono gli azzurri: Varallo 14", Anzi 15" e Gustavo Thoeni 16" - La prova giudicata tecnicamente poco valida dal nostro inviato ¬ l e a i e ronnh re5 ne re Val d'Isère, lunedi matt. A' due anni dalla sua ultima vittoria in discesa libera al Kandahar di Garmisch del 70, Karl Schranz ha sorpreso tutti aggiudicandosi la gara di Val d'Isère, seconda della stagione e della Coppa del Mondo. I distacchi irrisori che dividono i diversi avversari nella classifica finale testimoniano della scarsa validità tecnica di questa prova, ma è indubbio che l'inattesj. quasi incredibile dominio austriaco viene a sconvolgere tutta la graduatoria di valori che risultati acquisiti ed osservazioni visive avevano fin qui stabilito. Dietro a Karl Schranz (33 anni compiuti da un mese), si è piazzato Heinì Messner (32 anni, un veterano anche lui), confermando — malgrado l'alto numero di partenza — il secondo posto di St-Moritz. e quarto è finito Karl Cordin. l'austriaco originario di Vili di Fiemme che l'anno scorso su questa stessa pista .iu vincitore, assoluto. In mezzo, o subito a seguire, con distacchi impalpabili che si calcolano nell'ordine del singolo centesimo di secondo, gli svizzeri, ma non ! Pussi (banalmente caduto) e Tresca, dominatori nel fina le Sella stagione passata e i in i testo primo breve scorcio 'li gare, bensì i pesi massimi Michel e Jean Daniel Daelwyler e lo sconosciuto Collombin. A dimostrazione della scarsa tecnica necessaria per vincere a Val d'Isère si aggiungono poi il sesto posto del « kamikaze » americano Mike Lafferty, il nono dì Franz Vogler (m 1.92 per 94 chilogrammi), il tredicesimo del più che mediocre francese Jean Lue Pinel. Gli azzurri sono finiti tutti raggruppati dal 14" al 16" posto, con il rientrante Varallo, Anzi e Gustavo Thoeni, ovviamente con un minimo comune denominatore dovuto a un certo tipo di sciolina non sbagliata, ma nemmeno troppo esatta. Si sono riequilibrati alla fine gli errori di Anzi nella parte tecnica finale, e il cedimento fisico di Varallo alla distanza con il difetto di scivolamento di Gustavo nella prima metà del percorso. Nel solo tratto di piano che seguiva al terzo « schuss » dalla partenza e introduceva ai curvoni verso il bosco. Gustavo ha buscato mediamente da 60 ad 80 centesimi su tutti gli avversari di gran peso, sopraelencati, eccettuato ' il solo Schranz. Carlo Demetz ha gentilmente effettuato queste rilevazioni per nostro conto su un tratto di percorso che i concorrenti coprivano in un tempo oscillante tra 21"4 (Cordin, Michel. Daetwyler e Messner). e 22"5 (Duvillard). Gustavo ha compiuto una buona rimonta, nei confronti di molti dei quindici avversari che lo precedono al traguardo, dal cronometraggio intermedio ufficiale posto a due terzi della pista, fino all'arrivo. Ha recuperato mez¬ zoleraArasadeedvenocillmAdspmdbVSz zo secondo a Michel Daelwyler, Cordin e Sprecher, quaranta centesimi a Varallo ed Anzi. Non ha fatto pero il miracolo di Duvillard, che ha risalito in quest'ultima parte del percorso nove posizioni, ed ha appena guadagnato una ventina di centesimi sul cugino Rolly, che partendo con cinquanta numeri di ritardo ha trovato la pista molto segnata proprio nel tratto a curve terminale (suo il più spettacolare atterraggio dopo la compressione). Questi rilievi che possono sembrare alchimie numeriche spiegano esaurientemente quali saranno in futuro, in un futuro assai prossimo, le possibilità degli azzurri. Sabato a Sestriere si corre la terza libera di stagione, la prima che finalmente ponga qualche problema tecnico, se pure non ancora all'altezza delle gare di Wengen e di Kìtzbuhel. Diventa valida come proposta ài pronostico la classifica parziale dominata da Duvillard o nella quale ì Thoeni, Gustavo e Rolly, si sono brillantemente difesi. Ancora una volta la sorte degli azzurri sembra strettamente collegata a quella dei francesi, proprio per le affinità tecntciie e fisiche esistenti, e~\ francesi sono i veri avversari di Coppa: il discorso con loro deve ancora inco minciare. Giorgio Viglino Discesa libera maschile: 1. Karl Schranz (Au) 2'06"58; 2. Messner (Au) a 29/100; 3. Daetwyler M. (Sv) a 32/100; 4. Cordin (Au) a 64/100; 5. Daetwi/ler J. D. (Sv) a 66/100; 6. Lafferty (Usa) a 76/100; 7. CoUombin (Sv) a 78/100; 8. Duvillard (Fr) a 1"2; 9. Vogler (Ger) a 1"7; 10. P. M. Sprecher (Sv) e Orcel (Fr) a 1"64; 14. Varallo (It) a 1"78; 15. Anzi (It) a VS5; 16. Thoeni G. (It) a 1"90; 30. Thoeni R. (It) a 2"91; 32. Stefani (It) a 3"30; 51. Compagnoni (It) a 5"27; 54. Bicler (It) a 5"51; 60. Besson (It) a 6"34. Coppa del Mondo: 1. Messner punti 40; 2. Schranz 33; 3. Russi (Sv) 29; 4. Daetwyler M. 26: 5. Haker (Nor) 25; 6. Tresch (Sv) 23; 7. Augert J. N. (Fr) 20; 8. Duvillard 18; 9. P. M. Cordin e Bachleda (Poi) 11.

Luoghi citati: Anzi, Kandahar, Sestriere, Usa, Varallo, Vs5