Uno spettacolo di "'grandi,, per aiutare i più piccoli

Uno spettacolo di "'grandi,, per aiutare i più piccoli DIVI DA TUTTA EUROPA IERI AL PALASPORT Uno spettacolo di "'grandi,, per aiutare i più piccoli Juliette Greco, la Baker, Villa e Del Monaco nell'entusiasmante serata dell'Unicef a Torino - L'incasso a favore dell'infanzia, soprattutto del Terzo Mondo Sono forse tremila i torinesi che hanno accolto ieri sera l'invito dell'Unicef — il fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia — ad una serata benefica nel Palasport. C'è l'atmosfera allegra della domenica, il piacere di fare una volta un bel gesto: lo spettacolo « Tante stelle per tanti bambini » comincia nel migliore dei modi. Però sugli spalti si notano troppi vuoti, Torino metropoli poteva fare di più. Herbert Pagani, la . voce guida » di Radio Montecarlo, non deve pregare il pubblico di applaudire. Tutti sono ben disposti, ci pensa poi il piccolo Coro del Maffei a dare all'esibizione un simpatico tono casalingo. E' la volta di Cinzia De Carolis, la bimba che nelle sue interpretazioni è sempre vittima di mali e sfortune indicibili, da Anna dei miracoli in televisione a Jo Egg a II gatto a nove code in cinema. Qui finalmente può sorridere e cantare Due manine bianche garbato invito a ricordarsi di chi nel mondo, oggi patisce la fama e la sete. L'orchestra del Regio, l'ente che ha organizzato la manifestazione, introduce nel mondo del melodramma. Rosanna Carteri, al suo ritorno nella lirica scatena l'entusiasmo con Sempre libera degg'io, accompagnata al piano da Iris Adami Corradetti. E' la volta di Gigliola Citiquetti, in lungo bianco, con striscioni e stivaletti rossi, così spigliata nel suo repertorio di lontano stampo folcloristico che due minuti le bastano per convincere gli spettatori a scandire con lei « La bela Gigugin ». I grandi nomi si susseguono. Sono tutti artisti che nano rinunciato all'assegno di ingaggio e nel pomeriggio hanno provato per ore. Claudio Villa e Orietta Berti contano i loro fedelissimi dovunque, il primo poi sa come infiammarli e facilmente. Piacciono anche, dopo un nuovo intervento di Pagani, il mimo olandese Rock Van Reyn in una rapso-parodia di Liszt, e la cantante jugoslava Lidia Kodric che dà un'eco alle voci zingaresche. Con Juliette Greco aleggiano sul Palasport le ultime ombre dell'esistenzialismo: il pubblico coglie il brio di « Paris Canaille » o di « Déshabille-moi » e non la lascerebbe più andar via. Una sorpresa, il cantante russotedesco Ivan Rebroff: 40 anni, alto e grosso con la barba, accompagnato da quattro balalaike, dicono che guadagni a Berlino anche l'equivalente di nove milioni in lire per serata. E' mezzanotte quando arriva Josephine Baker. Senza caschi di banane e con tanti ricordi alle spalle, è più « bella e giovane » che mai. Torino è nuovamente sua. Piero Perona luliette Greco è ritornata a Torino per lo show

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