A Busto l'Alessandria regala il pareggio alla Pro Patria; 1-1

A Busto l'Alessandria regala il pareggio alla Pro Patria; 1-1 Non bastano 45' di bel gioco per vincere A Busto l'Alessandria regala il pareggio alla Pro Patria; 1-1 Annullala una rete valida a Sassaroli - I grigi si addormentano dopo il gol di Vanzini - Incidenti nel finale: Lorenzetti espulso, Ciceri perdonato dall'arbitro dal nostro inviato Busto Arsizio, lunedì matt. Un pareggio sul quale l'Alessandria ha molto da recriminare. Può tirare in ballo la sfortuna e l'operato di un arbitro a tratti sconcertante, ma deve soprattutto cercare nell'abulia dei suoi giocatori nel corso della ripresa le cause per la mancata vittoria che, dopo il primo tempo, appariva tanto netta da sembrare inevitabile. Cosa è successo ai grigi? E' difficile rispondere, tanto è netto il divario fra il gioco scintillante dell'Alessandria nella prima parte della gara e l'incerta, a tratti caotica, spesso nervosissima prestazione della ripresa. I grigi, in vantaggio di una rete, hanno forse pensato che per concludere vittoriosamente la partita non fosse necessario forzare e si sono comportati di conseguenza, abbandonando il centrocampo agli avversari e subendone la disordinata iniziativa. Che siano state le direttive dalla panchina a consigliare l'eccessiva prudenza oppure i giocatori stessi abbiano deciso per loro conto, non sposta i termini della questione: il fatto è che l'Alessandria si è completamente « seduta » nel momento in cui sarebbe probabilmente bastata una maggior decisione per chiudere definitivamente il conto. David sostiene che il cammino della C è lungo e difficile e va affrontato con modestia: un concetto validissimo, ma oggi i grigi hanno esagerato. Se contro una modestissima Pro Patria ci si contenta di un esiguo vantaggio è inevitabile che un qualsiasi episodio, anche sporadico o casuale, può portare al pareggio, come si è puntualmente verificato. Detto delle colpe dell'Alessandria è giusto registrare anche gli episodi al suo attivo, avvenuti quasi esclusivamente nel primo tempo, nel quale i grigi sono stati assoluti dominatori della situazione, mettendo in mostra un gioco organico e funzionale, sorretto da un centrocampo molto efficiente con gli inesauribili Di Pucchio e Nimis, mentre Lorenzetti, in posizione più avanzata, si metteva in mostra come il migliore in campo. Dopo appena 7 minuti, i grigi segnano. Lungo cross di Lorenzetti dalla destra, il pallone viscido scivola fra le gambe di parecchi difensori e perviene a Sassaroli che mette in rete. Sembra tutto regolare, ma l'arbitro annulla, segnalando un fuorigioco probabilmente dello stesso Sassaroli. Una decisione tutt'altro che convincente perché Sassaroli si è proiettato in area avendo la palla ben davanti a sé e i difensori gli hano lasciato via libera convinti che l'azione sfumasse sul fondo. Comunque l'Alessandria insiste e al 18' va in vantaggio. Bello scambio Vanzini-Lorenzetti-Vanzini che « libera » quest'ultimo in area: tiro improvviso di esterno sinistro che li portiere non trattiene. Vrczplsecplg Vanzini è pronto a riprendere e mettere in rete. E' sempre l'Alessandria che attacca ed al 23' Lorenzetti batte una punizione perfetta da fuori area: Anelli è battuto ma il pallone si stampa sulla base del palo e rientra incredibilmente in campo. I grigi accusano evidentemente il contraccolpo psicologico. Come dirà David, la squadra rientra negli spogliatoi convinta che la sorte le sia irrimediabilmente avversa. Prima la rete inspie¬ gabilmente annullata, poi il palo a portiere battuto. Ce n'è quanto basta perché nella ripresa l'Alessandria giochi al risparmio, cercando di portare in porto la vittoria senza troppo rischiare. Ma anche la Pro Patria si rende conto della situazione, i suoi tentativi, timidi inizialmente, acquistano autorità con il passare dei minuti. Sembra impossibile che i giocatori dell'Alessandria (e David dalla panchina!) non se ne rendano conto e continuino a subire. La Pro Patria comincia con una serie di tiri da fuori area (due volte bene Denti) finché al 78' arriva il gol: punizione da sinistra per un fallo di Di Brino su Missori. Batte Denti e Monico, proiettatosi al centro dell'area, indovina lo « stacco » di testa e segna imparabilmente. A riprova di quanto l'Alessandria sarebbe stata in grado di fare e non ha osato, c'è il rabbioso finale che vede i grigi nuovamente all'attacco. Ma non basta e la partita si conclude soltanto fra gli incidenti. A quattro minuti dalla fine Lorenzetti subisce una carica e si rivolge all'arbitro urlando. Che cosa gli abbia detto non si sa, ma deve essere qualcosa di molto irriguardoso se il signor Sgherri lo espelle senza esitazioni. Forse, a pochi minuti dal termne, nei confronti di un giocatore correttissimo, un arbitro maggiormente navigato avrebbe lasciato correre. Il signor Sgherri « rimedia » comunque subito dopo quando punisce Ciceri per un vistoso fallo su Casna, che avrebbe meritato l'espulsione. La legge del compenso, che non trova però estimatori fra i tifosi locali, i quali inveiscono a lungo contro il portiere e minacciano querele nei suoi confronti. Beppe Bracco Pro Patria: Anelli; Fregonas, Croci; Frigerio, Monico, Verdelli; Cortesi, Brunetta, Del Pietro (dal 67' Missoli), Denti, .Casna. 120 Mastorgio. Alessandria: Cicesi;. Maldera, Di Brino; Nimis, Paparelli, Magri; Manueli, Di Pucchio, Sassaroli, Lorenzetti, Vanzini. 120 Vincenzi; 130 Bergamo. Marcatori: Vanzini al 18'; al 78' Monico. Arbitro: Sgherri, Grosseto.

Luoghi citati: Alessandria, Bergamo, Busto Arsizio, Grosseto, Nimis