Si parla della "tratta dei bimbi,, per le sorelline rapite a Marsala di Luciano Curino
Si parla della "tratta dei bimbi,, per le sorelline rapite a Marsala Ancora ipotesi, ma il mostro è inafferrabile Si parla della "tratta dei bimbi,, per le sorelline rapite a Marsala II procuratore smentisce tutte le indiscrezioni, ma c'è chi dice che egli ha già gli occhi sul rapitore, assassino di Antonella - Le piccole? «Potrebbero già essere in America», rispondono alcuni Ieri sono state rallentale le ricerche di Ninfa e Virginia Marchese. Ma il padre (nella foto con il cognato) ha continuato a controllare cespugli, caverne ed anfratti dal nostro inviato Marsala, lunedi mattina. La giornata festiva (la terza domenica ormai) ha rallentato la ricerca di Ninfa e Gina Marchese, ma non le indagini per identificare il loro rapitore e assassino di Antonella Valenti. Il procuratore Terranova non si e lasciato scappare indiscrezioni, ma ha detto solo quello che voleva. Non scopre il suo gioco. Talvolta, anzi, dà l'impressione di « lasciarsi sfuggire un particolare» proprio per disorientare il suo mostruoso avversario o per ingannarlo, dandogli quella eccessiva sicurezza che potrebbe tradirlo. La cartiera - Dal via-vai nei corridoi della Procura, si indovina però qual è l'orientamento delle indagini. La cartiera « San Giovanni » è sempre un punto focale dell'inchiesta. Da qui sarebbe uscito quel nastro adesivo largo sei centimetri, con il quale fu avvolta Antonella. Il procuratore ha interrogato il signor Pier Riccardo Torri, funzionario dell'« Autoadesivi Italia », una ditta presso Bergamo che produce questo nastro, e il rappresentante in Sicilia della stessa ditta. Voleva sapere a quali industrie sono stati venduti rotoli del nastro ' che ha una misura fuori del comune. Sembra che nel Marsalese, anzi in tutta la Sicilia Occidentale, soltanto la « San Giovanni » usi questo nastro. Tutti i dipendenti (una cinquantina) sono già stati interrogati e sono fuori da ogni I sospetto. Ma alcune migliaia I di persone — esenti, fornito\ ri, camionisti — hanno avuto la possibilità di prendere uno dei rotoli da qualche inagazzino della «San Giovanni». Sono stati fatti anche esperimenti per controllare l'attendibilità del benzinaio Hoffmann. Egli dice di avere visto passare, per pochi secondi, davanti al suo distributore, una «500 L» blu con delle bambine che si dibattevano e invocando aiuto. La prova è riuscita: anche se l'auto fosse sfrecciata davanti al chiosco a 70-80 all'ora, HofJman avrebbe potuto vedere e sentire quanto afferma. Il procuratore ha anche interrogalo il funzionario di una ditta di lubrificanti, che rifornisce il distributore del benzinaio tedesco. nn gfia4 mo e na n rmi-1 a l A l-1 li di i, ti », à, ee j casi mafiosi,! ripeteva: «Sta a «Sempre acqua» Quando gli si domanda: « Acqua o fuoco? Il caso è ancora misterioso o si intravvede la soluzione?»; Terranova continua a rispondere: « Acqua, sempre acqua ». Ma non è scoraggialo, è anzi calmo. Chi lo conosce bene assicura che anche quando stava risolvendo ingarbugliati rlea iini 7)io purtroppo molto lontani, siano in alto mare. Sempre acqua ». Sono in parecchi, a Marsala, convinti che Terranova ha già gli occhi sul rapitore-assassino. Niente è improbabile in questa vicenda. Perciò c'è chi dice che il procuratore conosce l'assassino, ma lo no n- I lascia' libero, non perdendoo i ;0 di vistu. nella speranza di o, j ritrovare Ninfa e Gina vive. i- Prigioniere, ma salve. Trop , pò in fretta, appena scoperto il corpo dì Antonella, egli disse: « E adesso cerchiamo altri due cadaveri ». Questa dichiarazione potrebbe essere stata fatta con lo scopo preciso di ingannare l'assassino, dandogli l'impressione che le indagini battessero una pista falsa. Questa è comunque l'ipotesi che fanno gli ammiratori del procuratore Terranova, un magistrato « che non ha mai perso una partita ». A conforto della loro ipotesi, c'è il fatto che i cadaveri delle due bambine non sono stati trovati dopo tanti giorni di ricerche, le più massicce e metodiche mai compiute. Si obietta: è vero che non sono state trovate morie, ma nemmeno vive e prigioniere. I La risposta è pronta: « Potrebberò già essere in America ». Si riparla, così, della «trat-1 ia dei bambini». Si dice che bimbi da 5 a 12 anni vengono rapiti, imbarcati clandestinamente. « venduti » a coniugi americani senza figli rtzfscpmectccbdMorducsUplpfper tre, cinque milioni. So-, spetti, voci che non trovano !la minima prova, alle quali però sono in molti a credere. E a chi è incredulo, si risponde: « Dove sono finiti i centonove bimbi scomparsi in Sicilia negli ultimi venti anni? E quei tre bambini spariti da Aspra nel '68 e che non sono mai stati ritrovati, vivi o morti? ». Le ricerche Si è detto all'inizio che ieri sono state rallentata le ricerche di Ninfa e di Gina. Carabinieri e poliziotti sono stati richiamati a Marsala. Questo è sembrato un segno di resa. Il procuratore lo ha negato: è soltanto una pausa, un giorno di riposo a uo mini, che da più di due set- i timane fanno un lavoro mas- \ sacrante. Oggi si ricomincia. C'è chi è ottimista, ci sono quelli che continuano a ripetere che tutto dipende dalla fortuna. Luciano Curino
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