Gli Usa contro gli accorili tra Cee e altri paesi europei

Gli Usa contro gli accorili tra Cee e altri paesi europei UN DURO INTERVENTO PER LIMITARE LA COMUNITÀ Gli Usa contro gli accorili tra Cee e altri paesi europei Il passo ufficiale presso i governi del Mec e dell'Erta viene esaminato stamane dai ministri degli Esteri dei Sei assieme a quelli inglese, danese, norvegese, irlandese - Esso « invita esplicitamente a non concludere » trattati commerciali fuori della Cee dal corrispondente Bruxelles, lunedi mattina. Gli Stati Uniti hanno compiuto un « passo ufficiale » presso sedici Paesi europei e la Commissione esecutiva della Cee, invitandoli bruscamente a non concludere accordi commerciali tra la Comunità e gli altri Paesi del vecchio continente. Il documento è stato consegnato venerdì sera, dagli ambasciatori americani nelle rispettive capitali ai governi dei sei paesi della Cee, dei quattro paesi candidati all'adesione (Inghilterra, Norvegia, Irlanda e Danimarca), dei sei appartenenti alla Zona di libero scambio (Efta) che stanno trattando con Bruxelles un accordo per la libera circolazione dei prodotti industriali e agricoli (Svezia, Svizzera, Finlandia, Islanda, Portogallo e Austria). Infine, il capo della missione Usa presso la Cee ha consegnato il documento al presidente della Commissione, Malfatti. Il documento è stato tenuto segreto dai governi interessati e dal Presidente dell'Esecutivo Malfatti, per la sua estrema gravità. In esso infatti si precisa, con tono che gli ambienti della Cee definiscono « inammissibile », che Washington « invita esplicita¬ mente a non concludere » accordi commerciali tra la Cee e i sei Paesi della Zona di libero scambio. Il segreto sul « passo americano » è stato custodito anche perché oggi si riuniscono a Bruxelles i sei ministri degli Esteri (presieduti da Moro) che vedranno i rappresentanti di Gran Bretagna, Norvegia, Irlanda e | Danimarca. Ai « Dieci » spetterà di studiare la richiesta americana e la risposta europea: è però evidente, si giudica stamani, che il passo Usa non aiuterà certo coloro che sostengono un « negoziato amichevole » con gli Stati Uniti e darà voce a chi (come i francesi) invoca misure di ritorsione e rappresaglia com¬ merciale antistatunitense 1 Il gesto degli americani (venerdì sera l'ambasciatore statunitense a Bruxelles, Schaetzer, è stato ricevuto in gran segreto da Malfatti) viene visto alla Commissione come un attacco indiretto anche all'allargamento della Cee, ormai praticamente concluso. I quattro paesi candidati, soprattutto Norvegia, Irlanda I e Danimarca, hanno sempre j sostenuto la necessità, pur volendo divenire membri del | Mercato comune, di mantenere i loro legami tradizionali, commerciali e storici con il resto della Scandinavia o con gli altri Stati verso cui s'indirizza pur sempre buona par! te del loro commercio estero. Inoltre, soprattutto nel caso della Svezia, il trattato commerciale dovrebbe essere, nelle intenzioni della Comunità, una « porta aperta » per un futuro ripensamento e una possibile adesione di questo Paese al Mec. Gli accordi che la Commissione sta negoziando con i sei Paesi Efta non candidati prevedono l'istituzione di una zona di libero scambio per i prodotti industriali e per alcuni prodotti agricoli, zona auspicata Vittorio Zucconi (Continua in 2' pagina) I j | r e i a o ii oa Franco Maria Malfatti Franco Maria Malfatti, presidente della Commissione esecutiva della Cee

Persone citate: Franco Maria Malfatti, Malfatti, Moro, Vittorio Zucconi