Un regalo al Napoli dal prodigo Varese di Maurizio Caravella

Un regalo al Napoli dal prodigo Varese Decisivi a Masnago gli ultimi 12 minuti Un regalo al Napoli dal prodigo Varese Segna Macchi riprendendo un passaggio di Borghi al portiere - Poi Tamborini si fa parare un rigore da Zoff Varese Napoli 0 1 VARESE: Nardin 5; Morinl 5. Andana 7; Borghi 5, Dellaglovanna 6, Dolci 7; Petrlnl 7, Tamborini 5, Umile 6, Mascheroni 5 (dal 65' Bonattl 6), Bonafe 5. 12" Barluzzi. NAPOLI: Zoff 8: Perego 6, Fogliane 7; Zurlini 5, Panzanato 6, Ripari 6; Sorniani 6, Montefusco 6, Macchi 6, Altafinl 7, Improta 5 (dal 65' Abbondanza 5). ir Trevi san. Arbitro: Toselli 6. Rete: Macchi all'83'. dal nostro inviato Varese, lunedì mattina. Ormai non succede più che i tifosi del Varese comincino a sfollare 10 minuti prima del fischio di chiusura. Perché proprio in quei dieci minuti — sta diventando quasi una regola — in campo succedono cose incredibili: domenica scorsa, contro il Torino, i lombardi segnarono due gol pareggiando miracolosamente una partita già persa; ieri, contro il Napoli, sono riusciti invece a perdere un incontro che avevano dimostrato di poter pareggiare con facilità. Hanno subito un gol per un clamoroso sbaglio di Borghi; poi hanno avuto l'occasione di rimediare su rigore, ma Tamborini si è fatto parare il tiro da Zoff. Il Napoli, più furbo che forte, non ha fatto altro che sfruttare gli errori del Varese, realizzando — con molta fortuna e pochi meriti — il massimo risultalo col minimo sforzo. « Abbiamo fatto a Chiappella il regalo di Natale con quasi due mesi di anticipo », ha detto tristemente Brighenti negli spogliatoi. Se il Varese si è battuto da solo, d'altra parte, che colpa ne lianno gli azzurri? E' il 38' della ripresa, nell'area del Varese c'è parecchio caos. Il pallone finisce sui piedi di Borghi, che per paura dì sbagliare passa indietro al proprio portiere. Ed è lo sbaglio più grosso: Nardin non si aspetta una mossa del genere ed esce in leggero ritardo. Macchi è a pochi passi, si avventa sul pallone, riesce ad impossessarsene precedendo di una frazione Zoff: ha parato un rigore di secondo il « numero uno » varesino, poi segna a porta vuota. Durante tutto l'incontro. Macchi era stato anticipato con facilità da Dolci, aveva vagato per il campo senza mai riuscire a smarcarsi: eppure il gol della vittoria è suo. La sconfitta subita in quel modo, per il Varese ha il sapore di una beffa. Tre minuti dopo sembra che la partita cambi direzione: Umile entra in area, Zurlini si avventa su di lui e lo stende con uno sgambetto. L'arbitro non ha esitazione, è rigore. Chi lo tira? Brighenti affida il compito a Tamborini, die non ha mai sbagliato un «penalty» in vita sua. Tamborini prende la rincorsa, poi rallenta fingendo di calciare sulla destra, convinto che Zoff si getterà da quella parte. Ma Zoff non si lascia ingannare; Tamborini se ne accorge, però ormai è lanciato, vien fuori un tiro troppo centrale che il portiere napoletano riesce a deviare. Brighenti si mette le mani nei capelli e impreca. Sbagliando tutto quello che si poteva sbagliare, il Varese, in tre minuti, prima ha perso la partita, poi Ila perso anche una clamorosa occasione per rimontare. Sfortuna, d'accordo: ma anche una incredibile dose di ingenuità. Fin dall'inizio, l'incontro è stato bloccato dalla paura di perdere: il Varese attaccava con Umile (un «ex») e Petrini, ma senza scoprirsi; il Napoli si rendeva pericoloso soprattutto con qualche calcio di punizione (al 7', dopo che l'arbitro aveva giustamente annullato per fuorigioco un gol di Petrini, Sormani ha mandato il pallone a sfiorare la parte alta della traversa). Al 29', ancora su calcio di punizione, Sormani ha messo in difficoltà Nardin e, due minuti dopo, Improta, dopo avere scambiato con Altafinl, ha sbagliato di sinistro da pochi passi. Nella ripresa, il Napoli, però, ha rallentalo il ritmo, pago del pareggio, e ha rischiato la sconfitta: Umile, al 21', si è trovato sui piedi la palla-gol, ma non è riuscito a sfruttarla per troppa precipitazione. Poi, nel finale, quei tre minuti incredibili die hanno messo il Varese k.o. Il Napoli ha vìnto da vecchio volpone, con molto opportunismo. Chiappella deve ringraziare Zoff (il rigore parato, stavolta, forse, è più merito del portiere che demerito di Tamborini) e Macchi, che ha saputo trovarsi nel posto giusto al momento giusto (anche se è stato l'unica volta in 90 minuti). Altafinl si è battuto con coraggio, mettendo spesso in difficoltà Morini; nel finale è calato, com'era logico, così com'è nettamente calato Sormani, che ha avuto in Andena un avversario irriducibile. A centrocampo, Montefusco ha giocato sul suo standard normale, mentre Improta — lasciato troppo libero da Borghi, che lo seguiva sempre ad almeno sei o sette metri di distanza — in qualche occasione si è reso pericoloso con improvvise puntate in avanti. Un Napoli, insomma, che ha giocato senza affanno Il Varese, al contrario, ha usato molto le gambe ma poco il cervello. Petrini è stato il migliore dell'attacco, ma Umile — correva parecchio, ma spesso a sproposito — gli ha dato ben poca collaborazione; Mascheroni ha portato troppo la palla, finendo col farsela soffiare (e Brighenti, a metà della ripresa, lo ha sostituito con Bonatti); Bonafè ha stentato a trovare la posizione giusta e spesso è parso avulso dal gioco. Maurizio Caravella