Facciamo il punto: popolazione automobili e il costo della vita

Facciamo il punto: popolazione automobili e il costo della vita A mezzanotte: anno nuovo, vita nuova Facciamo il punto: popolazione automobili e il costo della vita Non si sa bene quanti siano i torinesi (colpa del censimento), ma in vent'anni sono aumentati di 471.960 - Immigrati 1.000.061, emigrati 590.800 - Boom per le immatricolazioni delle auto nel 1971: 138.536; nella provincia circolano 789 mila autoveicoli - Il costo della vitale salito del 5 per cento in un anno Sono passati due mesi dal censimento; in questo periodo la vita della città è proseguita normalmente con nascite, morti, matrimoni, arrivi e partenze: ma per la statistica non è successo nulla. La cifra delia popolazione è cristallizzata al 31 ottobre: 1.197.855. Quando i calcoli del censimento saranno finiti, scopriremo forse di essere: in meno. Succede così ogni 10 anni. Il bilancio dell'anno si riduce perciò, almeno per la parte demografica, al bilancio di 10 mesi: 1.190.688 iscritti all'anagrafe il 1» gennaio '71; nati da gennaio a ottobre 16.381, morti 9256; immigrati 34.348, emigrati 34.224; aumento della popolazione', al 31 ottobre: 7167 unità dovuto quasi per intero al movimento naturale e per una piccola frazione a quello migratorio, in passivo da luglio. La causa è nota: ogni volta cbe la situazione economica diventa difficile 11 richiamo del Nord si affievolisce, arriva meno gente e ne parte dl più verso i luoghi dl origine. Appena ci sarà un'inversione di tendenza, vedremo l'immigrazione riprendere quota. Per compensare le deficienze dell'informazione d'attualità, 11 Comune ha pubblicato in questi giorni l'annuario statistico 1970, una bella e svelta opera di consultazione che ci ragguaglia sul '70 e raccoglie i dati sullo sviluppo della città a partire dal '52. Vent'anni fa Torino aveva 725 mila 895 abitanti; nel '61 al 15 ottobre, data del censimento, ne aveva 1.025.022. E' stato l'anno del « boom » per l'immigrazione: 84.426 arrivi (82 ogni mille abitanti) e 24.610 partenze (24 ogni mille abitanti). Poi l'afflusso è andato diminuendo, fino a scendere nel '65 a 35.525 arrivi. Nel frattempo crescevano le partenze che nello stesso anno '65 toccarono il massimo: 52.357. Una situazione che ha molti punti dl somiglianza con il 1971. Il movimento migratorio degli ultimi vent'anni è Imponente. Immigrati dal l0 gennaio '52 al 31 ottobre '71: 1.000.061; emigrati: 590.800. Saldo attivo: 409.261. L'altra componente demografica, il movimento naturale, ha registrato nello stesso periodo queste cifre: 269.382 nati (il rapporto ogni mille abitanti ha toccato la punta nel '65, con 17,2; lo scorso anno si è ridotto a 16) e 206.683 morti (il rapporto ogni mille abitanti oscilla intorno a valori del 9,7-10,9). Saldo attivo: 62.699. In vent'anni 471.960 abitanti in più. Una città come Bologna che si è aggiunta alla Torino de! 1952. Non è cosa da poco, tan to più quando, al di là dell'aumento, notevole in assoluto, con tutte le conseguenze relative in necessità di strutture e servizi, se ne esamina la composizione. Immigrati, vale a dire gente per lo più giovane e prolifica: molti bambini, molti ragazzi. Quindi una richiesta, proporzionalmente maggiore rispetto al numero dei nuovi cittadini, Ui scuole a tutti i livelli, di attrezzature sportive, di verde pubblico, dl organizzazione assistenziale. La popolazione di Torino ringiovanisce e si vede esaminando le cifre. Nel '63, su 1.114.300 persone, i bambini dai 3 ai 5 anni (età della scuola materna) erano 11 3,82 per cento, quelli fra 1 6 e 1 14 anni (scuola dell'obbligo) il 9,92 per cento. Nel '70 i due rapporti erano saliti rispettivamente al 4,5 e all'11,7 per cento. Analoga crescita ha subito la popolazione studentesca delle scuole medie superiori e dell'Università. Viceversa, la popolazione superiore ai 21 anni è diminuita, tra il '63 e il '70 dal 72,4 al 70,6 per cento. * * Alla vigilia di Natale è stata consegnata la targa TO-F 73421: gli automezzi immatiicolatl in città e provincia sono 1.473.421. Il primo gennaio scorso la targa era TO-E 34885, ciò significa che In un anno sono stati acquistati 138.536 autoveicoli. L'aumento è tra i più sensibili degli ultimi anni. Superiore persino al periodo Alci «boom», quando occorsero 12 mesi per passare dalla targa 500.000 alla 600.000. Il fenomeno è positivo, soprattutto se si tiene conto del particolare momento economico. E' la conferma che nuovi ceti accedono all'auto, diventata insostituibile mezzo di lavoro sia per chi svolge un'attività In proprio, sia per i trasferimenti da casa alla fabbrica, al cantiere, all'ufficio. Non tutte le macchine immatricolate sono in circolazione: il traffico sarebbe paralizzato. Parecchie sono finite nei campi di demolizione, molte vengono vendute e immatricolate in altre province. Le statistiche confermano che le auto circolanti sono circa il 50 per cento di quelle Immatricolate. Un'auto ogni 3,5 abitanti nella intera provincia, una ogni 2,3 in città. Alcune cifre sono indicative: la storia delle targhe riflette la misura del benessere e l'aum»nto della popolazione. cptmtmpcspaspctèlvpmgIlcql La TO 1 è stata assegnata nel lontano marzo del '27 a una Fiat « 512 ». Passarono 11 anni per arrivare a'.la TO 50.000 e altrettanti per la TO 100.000. Poi è progressivamente aumentata la velocità di Immatricolazione: targa 200.000 nel '56; 300.000 appena 3 anni dopo; 500.000 nel '63. In seguito i (empi si sono accorciati rapidamente. Nel '69 sono stati immatricolati a Torino e provincia 102.093 auto, 5962 autocarri e 142 autobus (in tutto il Piemonte 159.353, 10.948 e 227). Nel '70 114.270 auto, 5772 autocarri e 174 autobus in città e provincia (173.677 auto, 10.341 autocarri e 272 autobus in Piemonte). Nel '71, come si è detto, sono stati 138.536 gli automezzi con targo TO. Nel '69 circolavano in città e provincia 614.825 automezzi (di cui 568.460 auto) con una densità di una macchina ogni 3,9 persone. Nel '70 la cifra è salita a 696.195 (644.785 auto) e la densità a 3,54. Nell'anno che sta per concludersi gli autoveicoli in circolazione hanno raggiunto quota 789.000 circa. * * Il costo della vita a Torino è cresciuto, durante 1 dodici mesi del '71, del 5 per cento. I dati statistici provvisori elaborati dal Comune (che si sono talvolta rivelati inferiori a quelli definitivi) danno Infatti un aumento dal numero indice 102,1 al 107,2, pari a punti 5,10 cbe, in percentuale, equivalgono al 5 netto. Non è un aumento eccezionale, essendo già stato registrato varie volte in passato. Ma il 5 per cento di quest'anno pesa in modo particolare perché si aggiunge al 5,3 per cento del '70. In due anni consecutivi, la svalutazione ha superato il 10 per cento. Bisogna tornare indietro di ulsdcsni«ldaddlvpsnpquasi un decennio per ritrovare li[llIllltlllltllIllMMI]I!Mllillillll!i:iltIUI!iI l una situazione In apparenza analoga, ma sostanzialmente diversa. Nel '61 l'aumento del costo della vita a Torino fu del 5,1 per cento, ed eguale l'anno- successivo. La differenza effettiva sta nelle cause di questo processo inflazionistico. Allora si era negli anni del « boom », la forte richiesta e l'estrema mobilità delia mano d'opera compensavano, talvolta abbondantemente, gli svantaggi derivanti ai bilanci familiari dal diminuito potere d'acquisto della moneta. Era un'Inflazione dovuta a un rapido aumento della domanda: si ricorderà che proprio in quegli anni la vertiginosa cresoita del consumi di carne contribuì notevolmente al deficit della bilancia commerciale, per la necessità di importare bistecche dall'estero. Ora le cause del fenomeno so¬ no diverse e più complesse: non si tratta di inflazione da aumento di domanda, ma di « stagflazione ». come l'hanno battezzata gli economisti, cioè di inflazione accompagnata da stagnazione dell'economia: occupazione, produzione e domanda sono andate via via riducendosi. Restano due motivi dl conforto. Il primo è nel vecchio detto « mal comune, mezzo gaudio »: l'aumento del costo della vita a Torino non è molto superiore (0,2 per cento in più) all'aumento medio nazionale, il quale a sua volta non si discosta da quello che si è avuto in molti paesi industriali del monda. Il secondo motivo è che, a giudizio unanime degli esperti, si dovrebbe essere alla fine del periodo di crisi. Il peggio dovrebbe stare ormai dietro alle spalle. temperatura di ieri massima minima + S.5 -h 1,2 Il Bollettino meteorologico segnala inoltre: temperat. media -1-3,9; nress. 743,3; umid. 91".'o. Cielo coperto. Previsioni: cielo coperto con piogge sparse e nevicate in montagna, temperatura stazionaria. Temperatura a Caselle: mass. 4-5,2: min. 4-1,2; media -t-2,1. Sole: sorge ore 8,08; tram, ore 16,56. Luna: piena ore 21,20. Temperatura dell'anno scorso: massima 4-0,1; minima 4-1,7.

Luoghi citati: Bologna, Piemonte, Torino