Prepara il presepe e l'albero per le bimbe poi si chiude in casa e si asfissia con il gas
Prepara il presepe e l'albero per le bimbe poi si chiude in casa e si asfissia con il gas La tragica decisione in un momento di grande sconforto Prepara il presepe e l'albero per le bimbe poi si chiude in casa e si asfissia con il gas Un autista di 30 anni - Era invitato con la moglie e le figlie dai suoceri a Pont per Natale, ma non è andato perché troppo stanco - La sposa telefona più volte, torna é scopre la tragedia Gli sposi morti di Moncalieri: i figli sono contesi dai nonni separati Un uomo si è ucciso la notte di Natale. Era sposato, padre di due bimbe, non aveva preoccupazioni finanziarie. Il suicidio appare lnspiegabile: forse dovuto ad un momento di sconforto. Quella notte era rimasto solo: moglie e figlie erano in montagna, da parenti. Lui non li aveva seguiti perché era stanco. Si chiamava Enzo Albanese, aveva 30 anni. Abitava con la moglie Carmela. 28 anni, impiegata presso l'ospedale S. Anna e le bimbe Paola e Stefania, di 5 e 4 anni, al quarto piano di via Poirino 3. Un alloggio decoroso, con qualche pretesa di eleganza. Lavorava come autista presso la ditta Gros. Un lavoro duro, che lo tratteneva sovente fuori casa. Per questo tutti i momenti liberi li trascorreva con la famiglia. La vigilia di Natale era in vacanza. Racconta la moglie: « Al mattino ha preparato il presepio per le bumbine ed un albero di Natale con le lampadine colorate». Era tranquillo, sereno. Al pomeriggio la donna e le bimbe partono: vanno a Pont Canavese, a trascorrere il Natale con i nonni materni. Anche l'Albanese è invitato, ma non se la sente. E' stanco. Rassicura la moglie, la esorta a partire con i 'e bimbe. Lui preferisce restare | a casa, per riposare, i La sera rincasa all'ora di cena, I Parcheggia la «850» davanti al por I tone, sul sedile posteriore ci sono j tre grossi panettoni. Si chiude I nell'alloggio: da quel momento più nessuno lo vede. La moglie ritorna ieri alle 13. E' preoccupata: da quattro giorni telefona al marito, ma nessuno risponde. Dapprima ha pensato che fosse dovuto partire per qualche lavoro urgente, Imprevisto. Ma il lungo silenzio la sgomenta, per questo ha deciso di tornare. Da sola, senza le figlie. Vede l'auto davanti al portone e l'ansia aumenta. Sale al quarto piano: non ha le chiavi, suona, ma il campanello non funziona. Bussa, nessuna risposta. Allora j telefona al cognato, poi al commissariato Miral'iori. Arrivano il maresciallo Caparello e il briga- I diere Gavazza. La porta viene j aperta: un acre odore di gas li respinge. Coprendosi la bocca con fazzoletti, corrono in cucina. L'uomo e riverso su un divano, | accanto al presepe. Il gas defluisce con un sibilo dai fornelli aperti. Nessun biglietto. L'alloggio è in | ordine. Prima del tragico gesto Albanese ha staccato la luce per ievitare che qualcuno, suonando il I campanello, provocasse un'esplo- sione. Il professor Amasio della Guardia Medica fa risalire la mor- | te a cinque giorni fa. La notte di i Natale. Il sostituto procuratore I dottor Moschella ordina il trasporto della salma all'Istituto di I Medicina Legale per l'autopsia. * * Si sono svolti ieri mattina alle 9 I i funerali di Antonio e Concetta Mannone. i gióvani sposi morti asfissiati nella loro stanza da ba- | gno il giorno di Natale a Monca lierl. Le salme verranno portate ! nel paese d'origine, a Marsala. Sotto la fìtta nevicata amici, pa- j renti, vicini di casa, compagni di I lavoro hanno seguito le bare fino al cimitero. Una folla commossa, silenziosa. Dalla Sicilia sono arrivati i genitori di Antonio Mannone. Salvatore, 52 anni, e Rosa Giglio, 50 anni. Mancavano padre e madre di Concetta Genovese; vecchi e malati non hanno p( tuto affrontare il lungo viaggio. Mancavano anche i figli, Salvatore. 7 anni, e Rosalba. 3 anni. I piccoli, ospiti dell'istituto Regina Margherita. \non sanno ancora della disgrazia !che li ha colpiti. «Papà e mamma jnon stanno bene, per qualche]temmo andrete in Siclltu dal non- j ni» gli hanno detto. E loro sono contenti di lasciare 11 freddo e andare verso il sole. Per Salvatore e Rosalba è come partire per una vacanza. Nessuno osa spiegare loro che sono rimasti soli. La vicenda è resa più penosa dalla disputa fra Salvatore Mannone e Rosa Giglio per la tutela degli orfani. I due vivono separati da 15 anni, luì a Marsala, lei a Mazara del Vallo. Prima ancora che le bare si chiudessero sugli sventurati, i vecchi rancori sono esplosi In una lotta fatta di esposti al tribunale dei minori, le cui vittime sono i bimbi ignari. Ciascuno adduce le sue ragioni: «Ho una casa spaziosa — dice Rosa Giglio — col mio lavoro di sarta posso mantenerli decorosamente come ho fatto con due dei miei figli». Il marito per motivi di salute non può avere un lavoro stabile, -ma oppone alla moglie l'esperienza del capofamiglia: «Quando ci slamo separati Antonio aveva 11 anni, è stato affidato a me. Non gli h- mai fatto mancare nulla, gli ho trovato un lavoro al Nord. Posso allevare anche Salvatore e Rosalba». Deciderà 11 giudice tutelare. * Riccardo Rocchi, 46 anni, corso Casale 123, è ricoverato al Gradenigo per una ferita da arma da fuoco alla mano sinistra. Per pulire la pistola, ha fatto scorrere il carrello e lo ha oliato: con la mano unta non è riuscito a tenerlo ed è partito un colpo. Guarirà in un mese. a , II iid E Alb 30 i L li Cl II suicida Enzo Albanese, 30 anni - La moglie Carmela
Luoghi citati: Marsala, Mazara Del Vallo, Moncalieri, Pont Canavese, Sicilia
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