Una ragazza accusata di aver ucciso il bambino dato alla luce nel bagno

Una ragazza accusata di aver ucciso il bambino dato alla luce nel bagno Inchiesta sull'episodio in un paese presso La Spezia Una ragazza accusata di aver ucciso il bambino dato alla luce nel bagno Ha 22 anni e sostiene clic il neonato ba picchiato il capo a terra mentre nasceva - Le lesioni proverebbero invece che la madre gli ha fatto battere la testa contro il muro - La giovane era sempre riuscita a tener nascosto il suo stato ai familiari - Spiccato ordine di cattura (Nostro servizio particolare) La Spezia, 27 dicembre. Una ragazza, Renza Silvano, di 22 anni, abitante a San Pietro Vara, una frazione di Varese Ligure, a 60 chilometri dalla Spezia, è ricoverata all'ospedale di j San Martino, a Genova, piantonata dai carabinieri. Il sostituto procuratore della Repubblica del capoluogo ligui re, dott. Sossi, ha spiccato nei suoi confronti un ordine i di cattura. L'accusa e grave: i infanticidio. La giovane avrebbe causa| to la morte del proprio bimbo, un maschietto, dato alla | luce nel bagno della sua abi- tazione. Il piccino è morto al « Gaslini » di Genova. Purtroppo sono stati vani i tentativi dei medici dell'ospedale per tenerlo in vita. Il neonato aveva il cordone ombelicale strappato e numerose ferite al capo e al volto. Secondo il magistrato, la ragazza avrebbe provocato la morte del neonato, cercando di soffocarlo e facendogli battere il capo contro un muro. La giovane ha dato, invece, un'altra versione dell'episodio: « Il bimbo è venuto alla luce improvvisamente, mentre ero in bagno. Mi è caduto ed ha battuto il cupo, lo ho cercato di invocare aiuto, ma mi sono sentita male ». L'esame medico - legale l'avrebbe però smentita: sarebbero state riscontrate lesioni interne che una semplice caduta non avrebbe potuto provocare. A trovare Renza e il bambino sono state la madre, Rina Pisani, e la sorella Anna, di 24 anni, accorse nello stanzino da bagno alle urla della ragazza, che giaceva sul pavimenio. Vicino a lei il neonato, che perdeva sangue dalla bocca. E' stato chiamato il medico condotto, dott. i Bruno Moretti, il quale ha praticato le prime cure sia alla ragazza sia al neonato. I due sono poi stati trasportati in ambulanza al « San Martino » e al « Gaslini ». La giovane sarebbe riuscita a tener nascosto il proprio stato sia alla madre sia alla sorella. Renza è stata colta dalle doglie alle 23,30 del 24 dicembre. Facendosi forza è scesa dal letto, e senza far rumore ha raggiunto il bagno e vi si è rinchiusa. Ad mi certo momento, acute gii-1da hanno svegliato Rina Pisa ni e la figlia Anna, che sono corse nel bagno. Aperta la porta a spallate, un raccapricciante spettacolo è apparso ai loro occhi: RetiS za giaceva per terra, in una l pozza di sangue; accanto a lei un neonato, che sembrava non desse segni di vita. Le due donne sono rimaste impietrite; incapaci di comprendere che cos'era accaduto. Non c'era tempo da perdere: si sono fatte forza e hanno tentato di soccorrere la loro congiunta, che continuava a urlare in preda a crisi isterica; poi hanno avvertito il medico condotto e altri loro parenti. Il dott. Moretti è giunto poco dopo. Le condizioni del neonato, che nel frattempo era stato raccolto e adagiato su un letto, apparivano gravi. Con un'ambulanza della Croce Verde di Varese Ligu¬ re il neonato e sua madre, in preda a collasso, sono stati trasportati a Genova. Il bimbo è stato posto in un'incubatrice e sottoposto alle necessarie cure, ma ogni tentativo di strapparlo alla morte è risultato vano: in mattinata il neonato ha cessato di vivere. Il sostituto procuratore della Repubblica, informato dell'accaduto dal comando gruppo carabinieri della Spezia, ha disposto un sopralluogo nell'alloggio dei Silvano. Dopo l'accertamento è stato spiccato mandato di cattura nei confronti della giovane. f. c.

Persone citate: Bruno Moretti, Gaslini, Moretti, Renza, Renza Silvano, Rina Pisa, Rina Pisani, Sossi

Luoghi citati: Genova, La Spezia, Varese, Varese Ligure