Quattro bambini sono rimasti soli

Quattro bambini sono rimasti soli Tragedie di Natale, distrutte due famiglie felici Quattro bambini sono rimasti soli La prima disgrazia a Mone al ieri: due giovani sposi morti per gas nello stanzino da bagno, i figli dormivano ignari La seconda sulla strada di Rivarolo: marito e .moglie morti in uno scontro nella nebbia, gravemente feriti i ragazzi che viaggiavano sul sedile posteriore - Invocano i genitori: « Torneranno a casa per Capodanno? », « Perché la mamma non viene a trovarmi in ospedale?» - Nessuno ha avuto il coraggio di dire che non li vedranno più La morte di Antonio e Concetta Marinone, i due giovani sposi trovati agonizzanti nella loro stanza da bagno a Moncalieri la mattina di Natale, non è più un mistero. L'autopsia ha chiarito che sono stati storditi dalla mancanza di ossigeno, consumato dal boiler a gas, e uccisi dall'anidride carbonica che ha saturato il piccolo ambiente. A pochi passi dalla tragedia, in un'altra camei ra, i figli Salvatore, 7 anni, e l l a e l o Rosalba, 3 anni, dormivano Ignari. Antonio Marinone aveva 26 anni, la moglie 23. Tutti e due lavoravano alla Fiat. La loro era stata una vita di sacrifici e di miseria: i primi anni di matrimonio a Marsala, dove erano nati,* poi la fuga verso il Nord in cerca di una vita migliore. Appena arrivati abitavano in un garage e con le piccole economie quotidiane cercavano di realizzare presto 11 loro sogno: un alloggio decoroso, un modesto benessere. Ma i risparmi non bastavano, hanno aggiunto qualche cambiale e due mesi fa sono entrati nella nuova casa, una vecchia cascina in via Monglno 17. Il giorno di Natale, per 1 Mannone, doveva essere una festa particolarmente importante: c'era in programma un grande pranzo per inaugurare il nuovo appartamento, farlo vedere ad amici e parenti. Dopo due mesi di lavoro le stanze erano imbiancate, i pavimenti incerati. C'era la televlvione, che lei aveva regalato a lui, ed il frigorifero, che lui aveva regalato a lei. Soprattutto c'era il bagno; uno stanzino di cinque metri quadrati con le piastrelle decorate ed U boiler a gas. La notte hanno cenato con la sorella di Concetta, Filippa, il marito Francesco Lombardo ed i loro cinque figli. Prima di andare a letto hanno acceso la fiamma del boiler, forse per la prima volta per controllarne 11 funzionamento. La mattina, verso le 9, sono entrati nel bagno, hanno chiuso la bombola del gas, hanno riempito la vasca. Un'ora dopo sono arrivati i primi invitati, il cognato Francesco con un figlio, Filippo, 14 anni. Hanno bussato, nessuno ha risposto. Dalla finestra hanno visto Salvatore che dormiva in sala da pranzo, l'hanno svegliato battendo ai vetri: « Papà e mamma sono in bagno, se vuoi li chiamo » ha risposto il piccolo. Temendo di disturbare l'uomo ha detto che sarebbe passato più tardi. Un quarto d'ora dopo è tornato, Salvatore ha aperto: « Non sono ancora usciii ». Francesco Lombardo, preoccupato, ha bussato alla porta dello stanzino, ha chiamato. Nessun segno di vita. Il figlio ho guardato dal buco della serratura, è indietreggiato inorridito: « C'è qualcuno per terra ». A spallate hanno abbattuto la porta. Antonio Marinone era già nella vasca, la moglie sul pavimento, seminuda. Davano ancora qualche debole segno di vita. Un'ambulanza della Croce Verde li ha portati alle Molinette, sono morti appena giunti al pronto soccorso. I carabinieri hanno avanzato alcune ipotesi: intossicazione da cibi avariati, avvelenamento da gas, folgorazione, mancanza di ossigeno. Tutte sono cadute: né il cognato né i figli, che avevano cenato con gli sventurati, accusavano sintomi di avvelenamento; non c'erano fughe di gas né fili elettrici scoperti. Restava valida l'ultima, che è stata confermata ieri mattina dall'autopsia. n Salvatore e Concetta non sanno ancora nulla. A tutti coloro che entrano nell'alloggio chiedono: « Per Capodanno tornano, vero? ». E nessuno ha il coraggio di dire la verità: che i genitori non torneranno, e che saranno loro a tornare a Marsala, da dove erano luggiti. « Zia, dimmi la verità: perché la mamma non è qui all'ospedale vicino a me? », dice Vincenzo Orlando di 8 anni e sì aggrappa alle mani della donna. Come rivelargli che 1 genitori, Nicola e Mariuccia, sono morti domenica pomeriggio nello scontro tra la loro « 500 » e una « Fulvia »? Lui e la sorella viaggiavano sul sedile posteriore e sono scampati, ma hanno riportato gravi ferite. Loredana di 11 anni è all'ospedale di Cuorgnè con lesio- ni interne (ieri le condizioni sono migliorate e 1 medici non l'hanno operata), Vincenzo all'Infantile con le gambe spezzate. Il bimbo alterna momenti di serenità a crisi di sconforto. Invoca la mamma. La zia, Domenica Borlengo, via Tunisi 103, cerca di sorridergli. Gli accarezza i capelli, mormora: « La mamma è In un altro ospedale, è più grande di te e ha un male più grande, ma guarirà, la vedrai di nuovo ». Vincenzo si calma, dice al fotografo: « Sei slato proprio gentile a venire da me, fammi una bella foto a colori ». E abbozza un sorriso, ma c'è malinconia nei suoi occhi. Dice la zia: n Oggi pomeriggio ha riposato un po', ma la notte scorsa ha avuto incubi. Sbarrava gli occhi, gridava: "Papà, ho latita paura" ». E aggiunge: « Erano uniti, felici. Avevano messo su una bella casetta in corso Cosenza 79. Domenica sono partiti per Campo Canavese dove abitano t genitori di Mariuccia. Che ne sarà ora di questi barnbini? Vedremo se li accolgono i nonni, in ogni caso non II furemo vivere separati a. Il tragico incidente è avvenuto a Lombardore. Nebbia fitta. La « 500 » di Nicola Orlando, operaio, procedeva a passo d'uomo, ma dalla parte opposta è sbucata una « Fulvia » guidata da Michele Mautino, 22 anni, abitante a Rivarolo con la moglie Vera Novaria, 21 anni. Il guidatore stava compiendo un sorpasso azzardato. Lo scontro è stato inevitabile. Una famiglia distrutta. Anche il Mautino e la moglie sono rimasti feriti. Lui è piantonato all'ospedale di Rivarolo. E' In stato d'arresto per omicidio e lesioni colposi. Non sanno che i genitori sono morti: Salvatore e Rosalba, figli dei due sposi uccisi dal gas - Vincenzo e Loredana Orlando, superstiti dello scontro

Luoghi citati: Lombardore, Marsala, Moncalieri, Rivarolo