Un esposto al Procuratore della Repubblica su fatti e persone al vertice del manicomio

Un esposto al Procuratore della Repubblica su fatti e persone al vertice del manicomio Un esposto al Procuratore della Repubblica su fatti e persone al vertice del manicomio Presentato da tre sindacalisti di Cgil, Uil e Cisl - Gli episodi segnalati si riferiscono al presidente del consiglio di amministrazione e ad alcuni membri - L'inchiesta dei carabinieri Tre sindacalisti vhanno presentato al procuratore della Repubblica un esposto che riguarda « fatti e persone al vertice dell'amministrazione dell'Opera pia ospedali psichiatrici », della quale è presidente Andrea Prele. 11 documento è stato trasmesso per conoscenza al procuratore generale presso la corte d'appello, al prefetto, ai ministri di Grazia e Giustizia, della Sanità, dell'Interno e al nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri. Hanno sottoscritto l'esposto Giuseppe Dellerba, Carlo Fiordaliso e Guerino Maione, rispettivamente responsabili provinciali a i della Cgil, Uil e Cisl, settore ospedalieri. I fatti elencati sono numerosi: molti anche i documenti allegati. In particolare si segnalano al magistrato: un ordine di servizio, firmato dal presidente degli ospedali psichiatrici e dal direttore amministrativo, sui permessi di uscita dal manicomio ai degenti; l'uso di una lettera di quattro infermiere « in cui si denunciavano gravissimi episodi di cui sarebbe stata vittima una ricoverata quattordicenne »; un viaggio fuori Torino di un'auto dell'Opera pia, che avrebbe avuto a bordo non soltanto personale dell'ente. 1111111111 un 111 immuni mulinili munì L'esposto fa riferimento inoltre: a una stanza da letto nella sede manicomiale di via Giulio, della quale « dispone un membro del consiglio »: ai pasti che il presidente e certi membri del consiglio stesso avrebbero consumato nella mensa aziendale; a varie delibere degli amministratori, relative all'Opera pia e al suo patrimonio. Infine il lungo scritto cita la situazione del ricoverati In manicomio alla luce di recenti dichiarazioni pubbliche, secondo le quali un gran numero di degenti potrebbero essere dimessi. E ricorda le avvenute collocazioni di malati in vari ospizi per i vecchi. Maione, Fiordaliso e Dellerba, nell'esporre tutti questi fatti, chiedono al procuratore della Repubblica se, di caso in caso, « si possono ravvisare gli estremi dell'infrazione alle prescrizioni della legge sui manicomi: l'Ipotesi eli delitto contro l'amministrazione della Giustizia e contro la pubblica amministrazione: l'ipotesi del sequestro di persona o di reuto contro la persona ». Ora sarà la magistratura a valutare le vicende riferite nel documento e a trarre le conclusioni: decidendo se sia il caso o no di aprire un'istruttoria. Gli ospedali psichiatrici sono già da tre mesi al centro di un'inchiesta per episodi recenti e del passato. L'indagine è stata affidata al Nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri. Il brigadiere Musella, che la dirige, ha compiuto accertamenti nei reparti di Collegno, Savonera, Grugliasco e via Giulio. Le testimonianze acquisite sono numerosissime, gli argomenti al vaglio i più dispaiati.

Persone citate: Andrea Prele, Carlo Fiordaliso, Dellerba, Fiordaliso, Giuseppe Dellerba, Guerino Maione, Maione, Musella

Luoghi citati: Collegno, Grugliasco, Torino