Il Coni vuole tutti i soldi del Totocalcio

Il Coni vuole tutti i soldi del Totocalcio Per favorire un rilancio dello sport nazionale a livello agonistico Il Coni vuole tutti i soldi del Totocalcio Giulio Onesti afferma che il cinquanta per cento dei proventi del concorso pronostici non basta più e invita all'austerity i presidenti delle federazioni - Non verranno costruiti altri impianti da parte del comitato olimpico - Chiesta alla Presidenza del Cc.isiglio la tutela dello sport come servizio sociale ed adeguati e regolari contributi dello Stato - L'autocritica di Artemio Franchi (Dal nostro corrispondente) Roma, 22 dicembre. Il Coni ha assunto un fermo atteggiamento nei confronti del governo al quale verrà chiesta la revisione del famoso accordo « fifty-fifty » sui proventi del Totocalcio. Questa è la decisione più importante scaturita dalla riunione del Consiglio nazionale dell'ente sportivo che si è tenuta stamane al Foro italico, sotto la presidenza dell'avv. Onesti, alla quale hanno partecipato tutti ì presidenti delle federazioni affiliate. L'assemblea ha accolto la proposta formulata nella relazione esposta dallo stesso Onesti il quale, fra l'altro, ha dichiarato: « Lo sport non può restare bloccato da disposizioni che gli lasciano soltanto il cinquanta per cento sugli utili del Totocalcio, un concorso pronostici inventato dagli sportivi, basqto su giochi sportivi e gestito dagli sportivi. E' giunto il mo- mento ptr sostenere che tutti gli utiii di quel concorso vadano allo sport ». Il consiglio ha ritenuto di dover esprimere il suo pensiero in proposito formulando un ordine del giorno per dare evidentemente un maggiore risalto all'iniziativa e per impegnare gli organi di governo ad una più concreta considerazione per i problemi sportivi. Tale documento, approvato all'unanimità, dice: « Udita la relazione del presidente della giunta esecutiva; constatato che il Coni e le federazioni sportive nazionali, pur con evidenti difficoltà di fondo e del momento, hanno continuato ad operare con appassionata dedizione in favore dello sport a tutti i livelli agonistici, con la partecipazione volontaria di milioni di giovani, ritiene indispensabile che la tutela dello sport sia riassunta dalla presidenza del Consiglio dei ministri che più di altri settori politici dello Stato può rispondere ai temi giovanili di massa, assicurando interventi autorevoli e solleciti. Verificato che gran parte dei problemi in atto sono di natura finanziaria, talvolta così gravi da mettere in difficoltà le strutture portanti dello sport italiano, chiede e lo ritiene indilazionabile, che tutti gli utili del Totocalcio siano lasciati alle esigenze di potenziamento sportivo del Coni e che interventi regolari e proporzionati siano destinati alla programmazione economica negata a questa stessa esigenza ». In precedenza Onesti aveva posto l'accento sulle difficoltà economiche in cui si dibatte il Coni, mirando evidentemente a giustificare l'atteggiamento assunto verso il governo, atteggiamento scaturito da una situazione che l'ente sportivo non riesce più a fronteggiare. « Il Consiglio nazionale è andato al di là dei suoi compiti istituzionali — ha detto Onesti — quando ha riattato e costruito impianti sportivi. Il comitato olimpico lo ha fatto perché il quadro nazionale era desolante, perché l'impianto sportivo non era considerato un dovere pubblico. Dal 1946 sono stati spesi, per le installazioni, ben 66 miliardi di lire. Ma l'esigenza degli impianti deve cedere il passo a ben altre priorità. Noi dobbiamo organizzare e dirigere lo sport agonistico e da competizione, assistere moralmente le Regioni nello sviluppo dello sport, servizio sociale. Il compito di costruire spetta allo Stato, alle Regioni, alle Province, ai Comuni, e anche ai privati che intendano trarre un one- sto profitto dalle loro iniziative ». « Va tuttavia precisato — ha proseguito il presidente — che la rinuncia alla politica costruttiva non sana il bilancio dell'ente. Nel 1971 il preventivo delle entrate esponeva un deficit di 800 milioni. Nel gennaio 1971 ci fu l'aumento della giocata minima. E per quanto il gioco non fosse tornato al livello precedente, gli incassi ebbero un ovvio incremento. In tal modo il Coni riuscì a far fronte alle maggiori esigenze della gestione, arrivando anche ad una buona copertura del deficit. Le cose si presentano assai peggio per il futuro. Il preventivo del 1972 deve tener conto dell'aumento di esigenze tecnico-amministrative, della lievitazione dei prezzi, della considerevole crescita dei costi del personale. La principale preoccupazione del Coni è stala di evitare che queste difficoltà avessero riflessi sul finanziamento delle federazioni sportive; perciò nel 1972 saranno mantenuti i contributi specifici di preparazione olimpica, così come sarà conservata l'assistenza ai P. O. ti Mentre la giunta esecutiva è posta davanti ad ardui problemi di quadratura del bilancio, mentre il Coni è costretto a ripensare e a ridimensionare le sue attività, le federazioni sono chiamate a fare altrettanto: esse dovranno fare estrema attenzione alla gestione dei bilanci e dovranno astenersi dal chiedere aumento di personale ». Sull'incidenza fiscale che colpisce gli spettacoli sportivi è intervenuto il presidente della Federcalcio dr. Franchi il quale ha voluto ribadire con dati significativi il notevole handicap che ne viene a subire specialmente una federazione numerosa come è quella della Figc. ti La Federcalcio si impegna a risanare i suoi guai — ha detto Franchi — non esito a fare l'autocritica di fronte al consiglio nazionale. Però il problema del fisco pesa su di noi accrescendo notevolmente le difficoltà. Quando, ad esempio, 20-30 milioni vengono versati al fisco per una partita importante come InterBorussia, il fatto assume una dimensione meno grave rispetto a quanto accade alle piccole società costrette a privarsi delle ventimila lire che rappresentano per esse una cifra importante. In Italia ci sono 660 mila calciatori praticanti. Quindi il football non ha soltanto una funzione agonistica ma una precisa fisionomia al servizio sociale ». Dalla discussione del consiglio sono quindi emersi due precisi orientamenti: revisione dell'accordo Coni-Governo sul Totocalcio e il richiamo dello Stato sulle incidenze fiscali. Il Coni non sarebbe più disposto a prorogare un problema la cui soluzione appare di vitale importanza per lo sport italiano. Il consiglio nazionale del Coni ha quindi approvato un ordine del giorno presentato da alcuni presidenti, fra cui Primo Nebiolo che ne è stato il promotore, tendente ad infondere un clima di maggiore democraticità in seno all'ente sportivo: « Il consiglio nazionale del Coni — si afferma nel documento, accogliendo con entusiasmo il ringraziamento e l'invito espresso dal presidente nella sua valida relazione — per l'aiuto che i membri del consiglio vorranno sicuramente prestare in un momento di profonda trasformazione di compiti e di programmi: riconferma la piena completa disponibilità di tutto il consiglio alla presidenza e alla giunta, s'impegna a portare tutto il proprio contributo ai problemi dello sport italiano e a tal fine chiede che vengano organizzate nel 1972 più riunioni di lavoro del consiglio stesso ». Sono state infine approvate dal consiglio le due relazioni illustrate dal segretario generale del Coni dr. Saini sulle spedizioni olimpiche di Sapporo e Monaco. A Sapporo la rappresentativa italiana sarà composta di 53 atleti di cui tre ragazze. Per quanto riguarda i Giochi di Monaco risultano finora confermati complessivamente 151 P.O. mentre sono in corso di esame altri 30 elementi. Le federazioni hanno potuto disporre quest'anno, per la preparazione olimpica, di 1900 milioni oltre 285 milioni per l'acquisto di materiale. Gli stessi stanziamenti verranno mantenuti per il 1972. Mario Bianchini Contributi del Coni alle Federazioni nel '70 Ecco, federazione per federazione, comprese quelle non olimpiche, l'elenco del contributi distribuiti dal Coni nell'esercizio 1970. Olimpiche Atletlca leggera 575.627.200 Atletlca pesante 291.288.000 Canottagglo 280.104.000 Clcllsmo 385.162.100 Glnnastlca 266.053.984 Hockey e patl. 166.047.480 Nuoto 317.624.000 Pallacanestro 312.362.796 Pallavolo 185.037.080 Pugllato 309.504.000 Scherma 313.154.240 Sport equestrl 200.154.000 Sport ghiacclo 134.580.050 Sport invernall 433.580.000 Tiro a segno 111.000.000 Tiro a volo 115.000.000 Vela 180.130.000 Pent. mod. 37.000.000 Pallamano 31.000.000 Calcio - 2.307.845.097 Non olimpiche Caccla 70.000.000 Cronometrlsti 49.000.000 Goir 53.000.000 Medici sport. 39.800.000 Motocicllsmo 155.000.000 Motonautlca 74.000.000 Baseball 101.796.000 Pesca sport 79.000.000 Rugby 155.500.000 Tennis 162.200.800 Aeroclub 60.000.000 A.C.I. (ili. 000. (Kill Scl nautico 26.000.000 Bocce 21.000.000 Tiro con l'arco 7.500.000 Ping pong 1.000.000 Escurslonlsmo 1.000.000 Totale 8.077.050.127 (Oneri per 11 federazioni) Totale compi. -f 2.166.130.788 personale delle 10.243.180.915 vcn presidente Onesti

Persone citate: Artemio Franchi, Giulio Onesti, Kill Scl, Mario Bianchini, Onesti, Pent, Primo Nebiolo, Saini

Luoghi citati: Italia, Monaco, Roma, Sapporo