Sciopero sospeso negli ospedali Si discute una "bozza,, di accordo

Sciopero sospeso negli ospedali Si discute una "bozza,, di accordo Le trattative per i 200 mila dipendenti non medici Sciopero sospeso negli ospedali Si discute una "bozza,, di accordo Il contratto avrebbe una durata triennale dal 1" gennaio 1971 - E' previsto lo stanziamento di 40-50 miliardi per gli aumenti delle retribuzioni - Oggi incontri per i parastatali e i braccianti (Nostro servizio particolare) Roma, 21 dicembre. Sono riprese oggi al ministero del Lavoro le trattative per il nuovo contratto dei duecentomila dipendenti ospedalieri non medici. Il presidente della Federazione degli Ospedali (Fiaro), avv. Lanni, ha presentato ai sindacati la bozza di un accordo che prevede due punti importanti: 1) la decorrenza del contratto dal 1" gennaio 1971 con durata triennale e, comunque, coincidente con la scadenza del contratto del personale medico; 2) lo stanziamento di 40-50 miliardi di lire al lordo per gli aumenti delle retribuzioni. I sindacati hanno precisato le loro richieste per la ripartizione della somma messa a disposizione. La discussione proseguirà in altri incontri, mentre sono sospese tutte le agitazioni. L'incontro per il riassetto dei parastatali, fra i sindacati e il ministro Donat-Cattin, è stato rinviato a domani in relazione alle sedute a Montecitorio per l'elezione del Presidente della Repubblica. In un telegramma al ministro le tre maggiori confederazioni (Cgil, Cisl, Uil) sottolineano la necessità che il colloquio « assuma carattere conclusivo ai fini della definizione del provvedimento di legge per il riassetto del settore parastatale, senza deformazioni sulle caratteristiche fondamentali già discusse e stabilite nella precedente trattativa con il governo ». Le stesse organizzazioni hanno sollecitato al ministro per la Riforma Burocratica la nuova disciplina della dirigenza statale (i funzionari direttivi aderenti alla Dirstat attuano da alcuni giorni uno « sciopero bianco », basato sulla scrupolosa osservanza di leggi e regolamenti antiquati): in ogni caso il testo del provvedimento dovrebbe essere approfondito con le organizzazioni sindacali. « Rifiutare la discussione, secondo le tre confederazioni, significa venire meno agli accordi presi e provocare ri¬ percussioni di estrema gravità senza che nessuna ragione possa legittimare un tale atteggiamento o attenuare le conseguenti responsabilità del governo ». La Dirstat deciderà nei prossimi giorni l'eventuale proseguimento dell'azione di protesta. Domani si riaprirà il negoziato tra Confagricoltura e sindacati per il nuovo patto nazionale dei braccianti e salariati agricoli. « Non v'è dubbio, ha dichiarato il segretario generale della Uisba-Cisl, Ligori, che sarà una giornata decisiva ai fini di un possibile sbocco della vertenza, la quale già difficile per se stessa risulta aggravata dall'accantonamento che si è voluto fare della trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato e del conseguente rinvio per la istituzione della Cassa integrazione guadagni ». Anche per il segretario generale della Fisba-Cisl, Sartori, il colloquio di domani avrà importanza determinan¬ te. La categoria è pronta ad intensificare l'agitazione — ha aggiunto Sartori — sia nel caso che non venga affrontato domani il merito della vertenza, sia che la Confagricoltura tenti di far passare interpretazioni di comodo sul previsto colloquio.

Persone citate: Donat-cattin, Lanni, Ligori, Sartori

Luoghi citati: Roma