Strade affollate, ma negozi vuoti così i romani preparano il Natale di Liliana Madeo

Strade affollate, ma negozi vuoti così i romani preparano il Natale ^ centro della città meta d'una marcia compatta e assurda Strade affollate, ma negozi vuoti così i romani preparano il Natale Sono «scesi» dall'estrema periferia, hanno guardato, hanno visto ben poco, se ne sono tornati a casa senza l'are acquisti - Il ritmo delle vendite procede fiaccamente - I soliti fortunati fanno sapere dove passeranno le vacanze - Una nota confortante: in aumento la gente nelle librerie (Nostro servizio particolare) limita. 20 dicembre. I preparativi del Natale si consumano senza allegria. Cartucce, bucce di castagne, avanzi di merenda, cicche ricoprivano questu mattina le strade di Roma: eru quanto rimaneva di una giornata campale, quella di ieri, quando i cinematografi sono rimasti chiusi, i negozi hanno osservato un'apertura feriale, e il centro della città è stato meta di' una marcia compatta e assurda, decine dì migliaia di persone stipate i-i poche vie, traffico paralizzato, autobus fermi, parcheggi congestionati, bambini smarriti, bar assaltati, famiglie frastornate, spintoni, irascibilità, torva confusione ritmala dalle strida ossessionanti di zampognari improvvisati e stonati. Sono stati, per lo più, i romuni « non » di Roma a scendere al centro, gli immigrati, gli abitanti dell'estrema periferia, i lavoratori cui resta ben poco tempo libero per visitare una città che non è la loro, che non amano e non conoscono: hanno guardalo, hanno visto ben poco, se ne sono tornati a casa senza fare acquisti. I negozi sono rimasti vuoti. Il ritmo delle vendite, ormai neppure i più ottimisti lo negano, s'è mantenuto fiacco. Il presidente dell'Unione commercianti di Roma e provincia lo ammette con amarezza: « Le vendite, quest'anno, procedono senza entusiasmo e fiaccamente. C'è un calo persino rispetto allo scorso anno, che pure non è stato felice per il mercato natalizio. Tale ristagno si avverte in tutti i generi di commercio, anche se nel settore dell'abbigliamento — a causa dei troppo rapidi mutamenti della moda — la crisi è più vistosa. Giunti a questo punto non ritengo che la situazione possa mi- gliorarc nei prossimi giorni: abbiamo già toccato il "punto culminante " delle vendite e siamo entrati ormai nella "fase discendente"». Le notizie di cronaca che si registrano in questi giorni di vigilia non hanno alcun sapore di novità. Da un paesino del Lazio i bambini di una scuola elementare hanno scritto a Babbo Natale, per chiedere in regalo l'acqua che i loro genitori devono andare a prendere a 8 chilometri di distanza. I soliti fortunati fanno supere dove andranno a riposarsi, finalmente: Mina col marito in Kenya sul Kilimangiaro; Gassman, con la moglie e i rispettivi figli, in Marocco: Mastroianni a Roma per Natale con la moglie c la figlia, a Parigi e poi a Megève per Capodanno con lu Deneuve. Gli agenti di polizia hanno multato sedici venditori e sequestrato tredicimila « botti », iniziando la caccia ai razzi, le castagnole, i trictrac che ogni anno mietono le loro vittime fra bambini e adulti, sempre però appar- i tenenti ai ceti più poveri. I i soliti snob fanno sapere qua- j li regali hanno comprato per \ ì loro amici snob: pantofole provenienti dal Karakorum, vaso da notte in argento con dedica incisa, vestaglia foderata di pelliccia, servizio da whisky per viaggio in argento dorato. A un giornulc della sera i bambini romani fanno giungere ogni giorno patetiche e strazianti letterine di Natale: chiedono una casa, lavoro per il padre, la pace in famiglia, lu saltile, lu possibilità di uscire dal collegio dove sono stati messi dai genitori emigrati all'estero. Fra t preparativi del Natale che si consti mano senza allegria, ecco emergere tuttavia qualche nota — almeno all'apparenza — rassicurante. Nelle librerie c'e più gente del solilo, i libri più richiesti esprimono un comune desiderio di socialità c l'intenzione di approfondire argomenti divenuti popolari: sono testi di ecologia e psicologia, sessuolo¬ C gia, astrologia, parapsicologia e cucina. I negozi che meno hanno avvertito la crisi sono quelli di generi alimentari: si compra in previsione del pranzo natalizio ma si fanno anche regali gastronomici, saggiamente, spaziando da primizie a maxipanettoni e specialità regionali. Il pensiero ai reietti e agli esclusi non è sta¬ to del tutto cancellato dal frastuono della grancassa consumistica: un gruppo di registi e attori, fra cui Marco Ferreri e Gian Maria Volontà, passerà la vigilia di Natale davanti a Regina Coeli per testimoniare la propria solidarietà a quanti, ingiustamente, 'à dentro soffrono. Liliana Madeo ì Roma. Qualche dolce per accompagnare lo «shopping» tra i baracconi natalizi (Foto Team)

Persone citate: Deneuve, Gassman, Gian Maria Volontà, Marco Ferreri, Mastroianni

Luoghi citati: Babbo Natale, Kenya, Lazio, Marocco, Parigi, Roma