I parastatali della Cgil aderiscono allo sciopero

I parastatali della Cgil aderiscono allo sciopero Le mutue bloccate fino a stasera I parastatali della Cgil aderiscono allo sciopero Era stato indetto solo da Cisl, Uil e Cisal - In crisi ieri gli ospedali per l'astensione dal lavoro dei dipendenti «non medici» Polemica tra Cgil e Uil per le trattative dei braccianti con la Confagricoltura - I cinematografi domani resteranno chiusi (Nostro servizio particolare) Roma, 17 dicembre. Ospedali e mutue sono stati oggi in grave crisi per lo sciopero dei lavoratori ospedalieri non medici c dei dipendenti parastatali amministrativi e sanitari. Negli ospedali l'assistenza è stata limitata ai casi urgenti, negli ambulatori degli istituti mutualistici tutte le prestazioni sono rimaste sospese. Quasi completamente deserti gli unici di tutti gli enti parastatali, compresi quelli dell'Inani, dell'Inps, dell'Inail, dell'Enpdep, della Gescal, dell'Enal, della Croce rossa italiana, degli Istituti case popolari e degli enti provinciali del turismo. Il disagio per la popolazione è stato ovunque notevole, ma soprattutto per gli infermi bisognosi di cure in ospedale n in ambulatorio. Le numerose pratiche per malattia, per pensione o per infortunio sul lavoro subiranno sensibili ritardi. L'astensione degli ospedalieri, confermata ieri nonostante le favorevoli prospettive che si erano delineate negli ultimi giorni, si è conclusa questa sera. « Riprenderemo le trattative con la Federazione degli ospedali (Fiaro) — ha dichiarato il segretario generale della Federazione dipendenti ospedalieri della Cisl, Prandi — il 21 dicembre. Ci auguriamo che in quell'occasione possa essere raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto, anche perché si dispone ormai di tutti gli elementi necessari. Se non si riuscirà ad arrivare a questo risultato, dovremo inevitabilmente inasprire l'azione ». I parastatali termineranno lo sciopero domani sera. La loro partecipazione è. stata quasi totale: all'ultimo momento, anche la Federazione di categoria della Cgil, che si era schierata contro l'agitazione promossa dalle altre organizzazioni (Cisl, Uil, Cisal), ha deciso di sospendere il lavoro per una duplice esigenza: « Protestare energicamente contro l'atteggiamento irresponsabile del governo che ancora ieri sera non ha saputo neppure precisare quali siano le sue obiezioni allo schema di disegno di legge elaborato dal ministero del Lavoro dopo più di tre anni di trattative con i sindacati; sollecitare la Cisl e la Uil a una ripresa del discorso unitario, per la comune ricerca di nuove forme di lotta che non arrechino gravi disagi ai lavoratori utenti e non isolino quindi la categoria dal mondo del lavoro ». Una « settimana di mobilitazione » nelle campagne (fino al 22 dicembre) è stata decisa dalla FederbracciantiCgil per protestare contro irisultato dell'incontro di ieral ministero del Lavoro con la Confagricoltura per il nuovo patto nazionale. In polemica con la Federbracciantiil segretario generale della Uisba-TJil, Ligori, ha precisato che la resistenza degli imprenditori è stata facilitatadal « disinvolto voltafacciadell'organizzazione della Cgilche ha abbandonato ogni sostegno alla richiesta per ltrasformazione del rapportdi lavoro, strettamente collegata all'istituzione della cassintegrazione guadagni ». Mentre prosegue lo « sciopero bianco » dei funzionardirettivi dello Stato, si conferma per domenica l'astensione del personale dipendente delle sale cinematografichprivate. Questa agitazione giudicata dall'Associazionnazionale esercenti cinem« del tutto ingiustificata eintempestiva ». L'Anec rilevche la « piattaforma rivend cativa » dei sindacati per il nuovo contratto di lavoro prevede oneri particolarmente elevati. -. t * *-

Persone citate: Ligori, Prandi

Luoghi citati: Roma